"Audrey? Mi stai ascoltando?"
Aprì e chiusi gli occhi per un paio di volte mentre squotevo la testa confusa e assonnata."No, scusa" ammisi rivolta a Juiliet.
Spostai l'attenzione sui miei amici che mi guardavano divertiti.
Con la coda dell'occhio vidi la mia migliore amica incrociare le braccia e alzare gli occhi al cielo."Ti ho appena chiesto" disse attirando l'attenzione mia e del gruppo verso di lei "cosa metterai questa sera, per la festa"
Giusto, la festa...
"Cazzo, avevo dimenticato che fosse questa sera!" Esclamai portandomi una mano in fronte.
Juliet sbuffò e si girò verso Adam, il suo ragazzo.
"Hai visto? Devo farle continuamente da Baby sitter, si scorda sempre tutti i suoi impegni, sarà possibile?" Domandò retoricamente la rossa.
In tutta risposta io risi nervosamente e tirai su con i naso.
Presi una forchettata dell'orrendo polpettone della mensa che, puntualmente, ogni venerdì riempiva i nostri piatti."Non preoccuparti, ci sarò!" La rassicurai facendole un sorrisino ironico.
"Vedrai come si incazza adesso" Fece notare Lindsay.Juliet e Lindsay erano le mie migliori amiche sin dai tempi delle elementari, le conoscevo come se fossero mie sorelle e volevo ad entrambe un bene indescrivibile.
Inizialmente, il nostro 'gruppo' era formato solo da noi tre, ma le cose erano cambiate quando Juls si era messa con Adam, fu così che sia lui che suo fratello si erano integrati a noi.
"Audrey Cooper, giuro che un giorno o l'altro ti trancio la lingua!" Mi minacciò impugnando una forchetta.
"È da mesi che io e Juls stiamo parlando di questa festa, tesoro" intervenne Drake in soccorso della fidanzata del fratello.
"Lo so" dissi mandando giù un bicchiere d'acqua per smorzare il sapore del polpettone.
Tutta la scuola parlava di quella festa.
Ormai era una tradizione: il primo weekend di ottobre, veniva organizzato un grandissimo party a casa di uno dei ragazzi più belli e popolari della scuola, quell'anno sarebbe stata nella villa di Will Scott.I ragazzi del primo anno non erano invitati dato che venivano considerati dei Novellino.
Ed è per questa ragione che quella sarebbe stata la mia prima festa della scuola.
Uno dei vantaggi di essere al secondo anno."Ci passate a prendere da me per le 22?" Chiesi conferma a Drake. Quest'ultimo annuì freneticamente.
"E vi prego di vestirvi bene, dato che questa sera conoscerete il mio ragazzo." Ci ricordò ancora una volta Drake prima di alzarsi e andare a buttare gli avanzi in un cestino.
Drake era gay e questo era un grandissimo dispiacere per tutto il genere femminile, dato che era il ragazzo più bello di tutta la scuola.
Eh già, le ingiustizie della vita...
Anche Adam non era niente male, ma era fidanzato da più di due anni con Juliet e aveva occhi solo per lei.
Ci alzammo anche io e Lindsay, lasciando i due innamorati da soli a scambiarsi effusioni in pubblico.
Uscimmo in fretta e furia dalla mensa e andammo a prendere i nostri libri dagli armadietti.
"Sai già cosa metterti?" Mi chiese Linds mentre litigava con il lucchetto dato che non si apriva.
Scossi la testa.
"No, ma ti assicuro che qualcosa troverò" sorrisi non del tutto sicura di ciò che avevo detto.
Sentì Linds tirare un sospiro quando il lucchetto fece 'click'.
"Beh... anche io non ho ancora scelto" mi confidò.
Chiusi l' armadietto e raccolsi il mio zaino da terra."Rarazzee" strillò qualcuno dietro di noi in maniera molto euforica.
Mi passò per la mente la pubblicità che si apriva ogni volta che cercavo di vedere un film online.
"Ragazzi, oggi sono veramente euforico"
Scossi la testa e feci un sorriso mente un braccio circondò le mie spalle e contemporaneamente l'altro quelle della mia migliore amica.
Sobbalzai per la sorpresa, ma mi ricomposi subito."Ci sarete questa sera alla festa del mio amico?" Domandò la stessa voce mentre ci faceva girare in direzione opposta agli armadietti.
Vidi Linday arrossire di scatto, così decisi di dare un'occhiata al tipo che ci stava 'abbracciando'.
Riconobbi subito i capelli biondi e gli occhi azzurri di James, il migliore amico di Will Scott.
Pochi secondi dopo, Will entrò nel nostro campo visivo.
Era davvero un ragazzo bellissimo.
Gli occhi scuri e tenebrosi erano dello stesso colore dei capelli scompigliati e leggermente mossi. I pettorali ben scolpiti, venivano evidenziati con il maglione color pece che portava addosso.
La sua statura imponente, faceva sembrare la mia altezza quella di una bambina di seconda media.
Arrossì leggermente, ma non lo diedi a vedere.
"Ehm... si, ci saremo" risposi io per entrambe.Pochi secondi dopo le nostre spalle furono liberate e un senso di stanchezza si impadronì del mio corpo.
"Vi aspettiamo, allora" ci sorrise Will prima di scomparire fra i corridoi della Baltimora high school.
Successivamente anche James ci salutò facendoci l'occhiolino."Cos'è appena successo?" Mi domandò Lindsay ancora in trance.
Scossi la testa incredula e disorientata.
"Non ne ho la più pallida idea"***
Alzai gli occhi al cielo e misi in viva voce la chiamata di Juliet.
"Si, sono quasi pronta ti ho detto" le ripetei per la quindicesima volta.Quanto è ansiosa..
Arricciai i capelli sulle punte bionde mentre aggiustavo il pullover rosa sulle maniche.
"Siamo quasi arrivati a casa tua, quindi ti conviene aprirci" annuì e attaccai incurante del fatto che Juliet stava ancora parlando.
Ero sicura che le sarebbe piaciuto tantissimo il mio outfit di quella sera: indossavo un top bianco che mi era stato regalato da Adam per il mio compleanno, un paio di pantaloncini di jeans e infine un cardigan rosa per combattere il freddo.
Scesi le scale velocemente e aprì alle mie migliori amiche.
"Allora, ho fatto un buon lavoro?" Chiesi con una punta di compiacimento.
"Stai benissimo" esultò Linds, mentre Juliet si limitò ad annuire felice del mio abbigliamento.Dopo circa 5 minuti suonarono di nuovo al campanello.
Usciamo di casa velocemente ed entrammo nella Ranger Rover dei fratelli.Scusate per gli eventuali errori all'interno del capitolo
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Mai più come prima
Teen FictionLa mia vita sembrava proseguire a regola d'arte: buoni voti scolastici, ottimi amici e una famiglia perfetta. Avevo tutto ciò che una ragazza ha sempre desiderato nella propria realtà, e ne andavo fiera. Ma uno stupido sbaglio a seguito di una litig...