Capitolo 13

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Guardai per l'ennesima volta la nuova ecografia di mio figlio.
Era cresciuto parecchio nell'ultimo mese, proprio come la mia pancia.

Sfiorai la fotocopia e rivolsi l'attenzione nuovamente sul diario.

10/01/2017.
Inizio del terzo mese di gravidanza.

Avevo già puntato il prossimo appuntamento con la dottoressa Lois, il quale sarebbe stato esattamente un mese dopo. Finalmente avrei scoperto il sesso del feto.

Sentì il telefono squillare, mi voltai e lo presi dal tavolino.
Vidi il nome di Sarah sul display, cosi mi affrettai a rispondere.
"Pronto" dissi con voce ferma.
"Come è andata la visita?" Mi domandò lei.
Riguardai l'ecografia felice, subito mi spuntò un sorriso sul volto.
"Benissimo" esclamai euforica. "Ho già pensato a dei nomi sia femminili che maschili" ammisi mordendomi il labbro inferiore.
Mi stesi sul letto e iniziai a scrutare il soffitto.
"Ti prego, dimmi che non sei una di quelle ragazze a cui piacciono i nomi assurdi" anche se non la potevo vedere, sapevo che aveva chiuso gli occhi, alzato le sopracciglia e scosso la testa.
Nell'ultimo mese c'eravamo viste come minimo 20 volte: dato che Juls e Linds non erano mai disponibili, avevo iniziato ad uscire con lei e Drake.
"Guarda che ho buoni gusti! Se è una femmina, vorrei chiamarla Sharonna o Yssal." Okay, forse non erano i nomi americani più comuni, ma erano comunque belli.
"Mentre se è maschio Alec o Elvin"
La sentì trattenere una risata.
"Spero vivamente che sia un maschio, perché Elvin è l'unico nome che forse si salva fra quelli che hai appena detto."
Alzai gli occhi al cielo.
"Comunque dovresti parlarne con Will" aveva ragione, il figlio non era solo mio, e anche lui meritava di esprimere la sua opinione sul nome.

***
Sbuffai e mi appoggiai sul mio armedietto.
Era il primo giorno di scuola a seguito delle vacanze di Natale, ed io ero già stanca. La gravidanza non contribuiva affatto a rendermi la vita più serena, al contrario mi causava uno stress continuo.

La sera prima avevo rubato a Cole una grande felpa nera, la quale permetteva alla mia pancia di nascondersi dietro il tessuto.
Nonostante ciò, quando passavo per i corridoi e vedevo persone bisbigliare, guardarmi o ridere, non potevo fare a meno di pensare che lo stessero facendo a causa della mia gravidanza.

Chiusi gli occhi e li riaprì quasi subito.
Provavo un grande senso di nausea da almeno due settimane, ma mi era impossibile vomitare. La dottoressa Lois, aveva detto che era normalissimo e di non preoccuparmi, quindi avrei dovuto solo sopportare il mal di stomaco.

"Buongiorno mammina!" Mi salutò Drake sorridendo.
Non gli avevo detto che sapevo della sua relazione con mio fratello, perché Cole mi aveva letteralmente pregato di tenere la bocca chiusa. Da buona sorella, decisi di rispettare la sua decisione.
"Buongiorno" accennai un sorriso.
"Allora oggi a che ora ci troviamo?" Domandai spostando il peso sul piede sinistro.
Mi guardò riluttante.
"Linds e Juls non ci sono" ammise mentre arricciava il naso.

Era la quarta volta che ci davano buca quella settimana, ormai i nostri incontri avvenivano solo a mensa e duravano circa 20 minuti.

Alcune sere prima, io e Sarah avevamo parlato del fattore 'amicizia' all' interno di una gravidanza prematura. Mi aveva confessato che all'inizio dei nuovi mesi, le sue amiche si erano dimostrate molto gentili e propense ad aiutarla, ma appena la notizia fu nota a tutti, Sarah venne allontanata da loro senza che se ne accorgesse.
Realizzai solo in quel momento, che stava succedendo la stessa identica cosa pure a me.

Mi morsi il labbro inferiore per nascondere il disappunto e il dolore, per non darlo a vedere decisi di cambiare argomento.
"Meglio Yssal o Sharonna per una femmina?" Dissi la prima cosa che mi veniva in mente.
Drake fece per aprire bocca, ma fu interrotto dalla voce di Will.

"Che nomi di merda" esclamò.
Mi girai per poterlo vedere in faccia.
"Come?" Chiesi alzando un sopracciglio.
"Hai sentito" puntò i suoi occhi nei miei.
"Meglio se vi lascio soli" commentò Drake.

Non lo calcolammo minimamente, sentimmo solo i suoi passi allontanarsi lungo il corridoio.
"Bene, sentiamo allora cosa proponi tu!" Esclamai oltraggiata puntandogli il dito indice contro.
"A me piace Rose" assottigliò lo sguardo in segno di sfida.
Rose... leggero, corto, non troppo comune. Era perfetto.
Rose Scott
Suonava benissimo.
"Mi fa schifo" mentì, sapendo perfettamente che non era vero.

"Invece ti piace, anzi lo adori" sorrise trionfante.
"No" pronunciai con voce incerta. Aggrottai la fronte "come fai a saperlo?" Ero bravissima a dire bugie, l'idea che la mia voce lasciasse trasparire un briciolo di insicurezza non mi passò neanche per la mente.
Si avvicinò al mio orecchio.

"Non lo sapevo, ma ora ne ho la conferma" sussurrò poco prima di oltrepassarmi.

Alzai gli occhi al cielo e mi costrinsi a dirigermi nel laboratorio di chimica.

Una volta arrivata in aula, guardai a destra e sinistra, notando che mancavano la metà degli alunni nella classe.

"Vi vedo un po' confusi" la voce profonda del professor Card attirò la nostra attenzione.
"La professoressa Grey ha avviato un progetto inerente all'analisi delle acque dei fiumi. Così alcuni ragazzi di seconda e altri di terza, sono stati chiamati per andare con lei" spiegò facendo scorrere il dito su dei fogli sottostanti.
"Come ben vedete io sono rimasto qui con voi. Così ho pensato di svolgere una lezione sia dimostrativa che applicativa, condotta dagli alunni dell'ultimo anno" pochi secondi dopo sentimmo qualcuno bussare alla porta.
Quando il Card pronunciò "avanti" ad alta voce, la maniglia si abbassò.

I ragazzi sfilarono davanti ai nostri occhi e si fermarono da parte al Prof.
La mia attenzione fu attirata dal sorriso di Will, il quale scrutava attentamente tutte le persone presenti. Quando i suoi occhi furono su di me, alzò le sopracciglia e fece un cenno con il capo.
Lo ignorati totalmente e tornai a catalogare tutti gli altri studenti.

"Okay, formate delle copie: devono essere composte da un alunno del secondo e uno del terzo" ci ordinò poco prima di sedersi e tornare alla lettura dei suoi moduli.

Sbuffai, aspettando che qualcuno si mettesse da parte a me.
Non dovetti attendere per molto, dato che la voce di Will tuonò nel mio orecchio destro.
"Ti sono mancato?"Domandò sarcasticamente accennando un sorriso.
Mi voltai verso di lui seccata.
"Chi non muore si rivede" citai impassibile.
Lo vidi scuotere la testa e arricciare il naso.
Davanti a noi si presentavano una decina di Becker, i quali contenevano liquidi di colori diversi.
Il moro ne prese una tra le mani e iniziò a scuoterla. Era evidente che faceva schifo in quella meria.

Mi toccai la fronte con la mano e mi resi conto di non aver dato l'ecografia a Will.
"Cosa hai dimenticato?"Domandò Il ragazzo in parte a me.
"La tua ecografia, l'ho lasciata a casa" lo sentì sospirare.
"Beh... c'è da aspettarselo da una persona che vuole chiamare la propria figlia Yssal" ridacchiò.
Gli diedi uno spintone e lo fulminai con lo sguardo.
In risposta, lui alzò le mani in segno di colpevolezza.
"Sto scherzando... passo a prenderla nel pomeriggio"
Annuì.
La nostra attenzione fu attirata dalla voce del Card che ci illustrò come fare l'esperimento.


Mi sedetti al solito tavolo della mensa, aspettando che qualcuno che non fosse Drake, mi chiedesse come stessi.
Ma le mie amiche erano totalmente incuranti delle mie condizioni, così continuarono a parlare fra loro indisturbate. O meglio.. io cercavo in tutti i modi di infastidirle fissandole, ma purtroppo i miei tentativi erano inutili.
Alzai gli occhi al cielo, e sbucciai velocemente la mela.

"Yssal" disse Drake interrompendo i miei pensieri.
Stortai la testa confusa.
"Yssal è decisamente meglio di Sharonna" mi spiegò.
Annuì.
"A Will piace Rose" gli dissi portando uno spicchio di mela alla bocca.
"Piace anche a me" confessai.

Uno strano rumore proveniente dall'autoparlante, attirò l'attenzione di tutti gli alunni a mensa.
Alzai la testa verso il rumore e misi giù la mela.
"Attenzione, abbiamo un annuncio importante da fare" esclamò una voce femminile a me sconosciuta.
"Sono venuta a sapere da una fonte anonima, uno scoop davvero clamoroso" la sentimmo fare una risatina da gallina e successivamente schiarirsi la gola.
"Presto sulla porta di casa di Audrey Cooper, comparirà un fiocco rosa o azzurro, dato che è incinta di Will Scott"
Impallidì immediatamente.
Mi alzai dal tavolo, sbattendo una mano sulla superficie.
Mi girai intorno e notai che tutte le persone presenti mi stavano guardando sconvolti.
Non poteva veramente essere successo.

Mai più come primaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora