Capitolo 26

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"Cosa devi dirmi?" Will richiuse dietro di se la porta della camera di Juls.
Indietreggia di alcuni passi, fino a toccare la cassettiera della mia migliore amica.

"Volevo risolvere le cose." Ammisi sostenendo il suo sguardo. Il moro davanti a me indurì la mascella e assottigliò gli occhi.

"Perché?" Non stava dicendo sul serio, era solo ferito nell'orgoglio. Forse fare finta di nulla e dare poca importanza a ciò che era successo fra noi, lo faceva sentire meglio.

"Perché abbiamo... litigato" indugiai sull'ultima parola. Okay, entrambi stavamo evitato quel discorso da almeno un mese.
Sbuffò e si passò una mano fra i capelli.

"Noi non abbiamo litigato" concluse infine girandosi verso l'uscita.
Inarcai un sopracciglio confusa. "Ah no?" Domandai sarcasticamente.

Will fece per tirare la porta e uscire dalla stanza. Non glielo potevo permettere: dovevo assolutamente risolvere quella situazione.
Feci uno scatto e mi catapultai davanti a lui, sbarrandogli la strada.
Alzai una gamba dietro di me e richiosi la porta.
Gonfiai il petto e raddrizzai le spalle, decisa a non lasciarmi intimorire dalla sua altezza molto più imponente rispetto alla mia.
Ero schiacciata fra il suo corpo possente e la porta, nonostante ciò raccolti il coraggio e lo guardai intensamente negli occhi.

"Will, non evitare l'argomento" lo rimproverai.
"Il nostro rapporto è cambiato da quando...." fui interrotta dalla sua voce profonda.

"Da quando ho tentato di baciarti" trattenni il fiato e annuì. Detto da lui suonava stranamente sexy e ripensandoci mi ero pentita amaramente di non averglielo permesso.

"Perché mi eviti?" Andai subito al punto.
Will alzò le spalle impercettibilmente.

"Non sono abituato ad essere rifiutato. Non so come comportarmi" ammise.

"Tutto qui?" Non mi rispose.
Odiavo quell'atteggiamento infantile che aveva in certe occasioni.
Sbuffai e incrociai le braccia al petto.

"Stiamo per avere una figlia. Manca poco al parto... le ecografie sono perfette e io sto facendo un corso pre-parto" lo aggiornai brevemente sulle cose che si era perso in quel mese di assenza. "L'unica cosa che va male è il nostro rapporto" misi le carte in tavola.

"Farò qualsiasi cosa per sistemare le cose... dimmi solo cosa" gli proposi senza esitare sulle mie parole.
Per alcuni secondi mi persi nelle iridi verdi dei suoi occhi.
Sussurrò un 'non lo so' silenzioso e fu allora che mi venne un'idea.
Era incazzato per un bacio che gli avevo negato? Beh... la soluzione era molto semplice.
Stavo facendo la cosa sbagliata?
Forse era una soluzione infantile? Che importava, tanto peggio di così le cose non potevano mettersi.

Portai le mie mani sul suo collo e le agganciai. Uno sguardo confuso dominò la sua espressione, ma non mi importava.
Mi misi in punta di piedi e chiusi gli occhi. Feci scontrare la mia bocca contro la sua. Le farfalle nello stomaco si risvegliarono, mentre il mio corpo fu scosso da brividi.
Non avevo mai provato una sensazione così forte: volevo baciarlo più intensamente, volevo fargli sentire tutto il mio desiderio e trasmettergli i miei sentimenti.
Capì che il bacio era ben voluto quando mi poggiò le sue mani sui fianchi, spingendomi ulteriormente contro la porta.
Fece scivolare le sue labbra sopra le mie e intrecciò le nostre lingue. Misi istintivamente le dita nei suoi capelli, iniziando a strattonaglierli con forza. Dio, come stavo bene in quel momento.
La sua lingua esplorò curiosa tutta la mia bocca, inebriandola di menta e liquirizia.
Mi aggrappai a lui con tutte le mie forze. Ero letteralmente pazza di Will: del suo profumo, della sua voce, delle sue labbra, dei suoi vestiti, dei suoi muscoli, del suo carattere, della sua intelligenza e di tutto ciò che lo riguardava.
Lo volevo più di ogni altra cosa al mondo, e qualcosa dentro di me sapeva che quei sentimenti non erano solo da parte mia. O almeno ci speravo.
Appena si staccò dal mio corpo, avvertì un senso di mancanza e solitudine mai avvertito prima.
Tornai a fissarlo negli occhi per colmare il vuoto che si era creato fra di noi.

Mi inumidì le labbra, e iniziai a farmi paranoie sul perché non parlava.
Se c'era una cosa che odiavo era proprio il momento appena dopo il primo bacio con qualcuno: perché era colmato da un silenzio imbarazzante e molto spesso mai riempito.

"W-Will?" Balbettai abbassando lo sguardo sulle punte delle mie scarpe.

"Se avessi saputo prima che tenerti il broncio era un ottimo modo per baciarti... l'avrei fatto già da tempo" mi scompigliò i capelli con la mano.
Feci una smorfia e tornai a fissarlo.

"Non sei più arrabbiato?" Domandai come se fossi una bambina dell'asilo, la quale aveva appena litigato con la sua migliore amica.

"Dopo questo..." indicò me e lui "non posso essere proprio arrabbiato" fece un ghigno malizioso.
Strano ma vero: il mio strano modo per chiarire le cose aveva funzionato.

"Okay, è meglio che ritorniamo alla festa" abbassai la maniglia e tirai la porta verso di me.
Feci per uscire, ma Will mi prese per il polso, mi fece girare e mi strappò un bacio veloce sulle labbra.
La mia espressione in quel momento era simile a un cocainomane che aveva assunto abbastanza cocaina da avere le allucinazioni.
Sembravo drogata, e forse lo ero dato che alcuni secondi dopo mi ritrovavo sui gradini per andare al piano di sotto, e non mi ricordavo come avessi fatto a finire lì.

"Quindi ti piaccio da tempo" sussurrò Will al mio orecchio. Inciampai sui miei passi e andai a sbattere contro il muro davanti alle scale.
Mi voltai verso di lui.

"Ti ho baciato solo per risolvere le cose fra di noi. Non farti illusioni" smorzai tutte le sue fantasie con un gesto di mano.
Quella non era la verità e lo sapevo. E anche Will infondo lo sapeva.

"Ehi, non scaldarti troppo! E comunque non mi dispiacerebbe un secondo round" gli diedi una spinta amichevole, feci per ribattere a tono, ma la signora Carol apparve davanti a noi seguita dai miei migliori amici.

"Audrey, ero preoccupata, non ti trovavo più! Ti cercavo per aprire i regali..." lasciò la frase in sospeso e ci guardò quasi compiaciuta.
Dietro di lei, Drake e Juls, lanciavano sorrisi maliziosi.

"Beh... li aprirai fra una decina di minuti." Detto questo fece retromarcia e si nascose fra la folla.

"Meglio che le spieghi la situazione, altrimenti inizierà a pensare già alle nozze" il moro la seguì lasciandomi con i miei amici.

Alzai un sopracciglio sconcertata.
Mi guardavano come sapessero perfettamente cosa era appena successo fra me e Will.

"Alloora..." iniziò Juls prolungando la 'o' più del dovuto

"Bacia bene Will?" Proseguì Drake, non preoccupandosi delle persone che potevamo ascoltare.

"Come sapete che noi..." Juliet mi prese per il braccio e mi condusse davanti allo specchio all'entrata.

"Oddio..." sussurrai osservando il mio riflesso.
Le mie labbra erano rosse e gonfie, il lucidalabbra era sparso per tutta la parte inferiore della faccia, le mie guance erano rossissime, gli occhi mi brillavano e la coda di cavallo era scompiglita.
Mi sentivo... bella.

"Chissà cosa avrà pensato Carol" mi portai una mano alla fronte.
"Senza contare il fatto che il colletto della camicia di Will è sporco di lucidalabbra e i suoi capelli sono sconsigliati" aggiunge Drake guardando il mio riflesso nello specchio.

Buona seraa😘
VENTINOVESIMI IN TEEN FICTION😍
Ho detto tutto! Grazie grazie grazie e grazie.
Giuro che vi adoro.
Ho voluto aggiornare prima per ringraziarvi di tutto!

Mai più come primaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora