Urlai nuovamente. I dolori erano costanti ed intensi, avrei tanto voluto strapparmi i capelli dalle tempie e arrendermi.
Ma non lo feci, mi strinsi alle braccia di Will, il quale aveva appena chiamato mio fratello e i miei genitori per avvertirli dell'imminente nascita."A destra!" Urlò Juliet dal sedile del passeggero indicando la strada giusta per l'ospedale a Drake.
"Andrà tutto bene" mi incoraggiò Will sfiorando la mia guancia con le sue morbide labbra.
"L'importante è che la bimba stia bene" sussurrai mentre la mia fronte veniva impregnata di sudore.
Sentì tanti clacson provenienti da macchine esterne, le quali si lamentavano della guida spericolata di Drake.
Ad un tratto l'auto frenò di colpo facendomi sobbalzare. Will mi staccò la cintura, mentre Juls mi aiutò a scendere dal veicolo.
Un'altra contrazione mi invase, per fortuna i miei migliori amici mi sorressero evitando la mia caduta.
Will intanto entrò in ospedale e iniziò a urlare.
Lo seguimmo all'interno dell'edificio."La mia fidanzata sta per partorire" disse il moro a una donna sulla cinquantina. L'aiuto da parte dei medici non stentò ad arrivare, e 10 minuti dopo mi trovavo in una camera, stesa sul lettino, con un pigiama da ospedale e da parte i miei genitori con Will.
"Non sono abbastanza dilatata" riferì loro le parole che mi erano appena state dette dall'ostetrica. "La buona notizia è che mancano pochi centimetri"
Mi avevano appena fatto l'epidurale per ammolire i dolori dovuti alle contrazioni.
Mia madre si avvicinò a me, mi spostò una ciocca dalla fronte e mi strinse la mano."Cerca di dormire un po' tesoro. Vedrai che andrà tutto bene" sussurrò al mio orecchio.
"Io starò fuori durante il parto, ma Will sarà qui per aiutarti"
Chiusi gli occhi per un paio di secondi, poi rivolsi l'attenzione verso il padre della bambina."Assisterai alla sua nascita?"
"Ovvio" mi sorrise. Ricambiai il gesto e posai la testa sul cuscino. Chiusi gli occhi, fra alcune ore avrei avuto la mia principessa fra le mani, e questo compensava tutte le cose negative che stavo vivendo.
***
Tremai appena una contrazione molto più forte delle precedenti, mi colpì.
Strinsi le lenzuola e inarcai la schiena, pochi istanti dopo Will mi prese la mano, mentre due ostetriche entrarono nella camera."È il momento" fece cenno una delle due al moro.
È il momento. La mia bambina aveva scelto di venire al mondo e io l'avrei dovuta aiutare.
Divaricai le gambe e feci esattamente ciò che mi diceva la dottoressa.
I capelli mi si inumidirono di sudore, mentre la mano di Will era diventata rossa."Bravissima, stai andando benissimo" spinsi con tutta me stessa. Faceva un male lancinante e per una frazione di secondo maledissi la Audrey, che quella sera di ottobre, aveva deciso di ubriacarsi e mettersi in questo enorme pasticcio. Ma poi scossi la testa, quello non era un pasticcio. Quella era la cosa migliore che mi potesse accadere, certo restare incinta a 16 anni è comunque troppo prematuro, ma in quei mesi avevo imparato realmente cosa era l'amore.
"Non ce la faccio più" biascicai guardando Will.
Quest'ultimo mi massaggiò la cute e si inginocchiò per guardami negli occhi."Audrey, puoi farcela"
Scossi la testa, ero stremata e stanca."Ascolta, sei forte e determinata... hai tenuto la nostra bambina in grembo per 9 mesi. E mi hai fatto perdere la testa per te" mi baciò la tempia e si avvicinò al mio orecchio.
"Ed è per questo che io ti amo" il mio cuore perse un colpo. Mi amava? Davvero Will mi amava? Dio Will mi amava. E io amavo lui.
L'adrenalina si impadronì di me, strinsi più forte la mano del moro e spinsi con tutta me stessa.
Alcuni secondi dopo, il pianto della bimba invase la stanza. Tirai un sospiro di sollievo, finalmente avrei potuto tenere in braccio mia figlia.
L'infermiera ricoprì il suo piccolo corpicino con un lenzuolo, poi me la mise in braccio.
Piansi dall'euforia, e Will mi seguì a ruota."Ciao piccolina... io sono la tua mamma" le presi la sua manina fra le mie. "E lui è il tuo papà"
"È proprio una bellissima bambina, avete scelto il nome?"
Annuimmo entrambi senza staccare gli occhi da nostra figlia."Rose" sussurrai poi osservando i lineamenti del suo visino.
Il nasino aall'insù, la bocca rosata, gli occhietti blu scuro e i capelli marroni."Ti assomiglia" gli feci notare
"Secondo me è uguale a te"
Sentimmo la porta della stanza chiudersi, segno che le ginecologo ci avevano lasciato da soli con Rose."Will..." lo guardai negli occhi "ti amo anche io"
Pochi secondi dopo, tutte le persone che erano fuori ad aspettare, entrarono portando giochi e fiori.
Buonasera a tutte😘
Spero che il capitolo vi piaccia!
Non smetterò mai di ringraziarvi per tutto😘
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Mai più come prima
Ficção AdolescenteLa mia vita sembrava proseguire a regola d'arte: buoni voti scolastici, ottimi amici e una famiglia perfetta. Avevo tutto ciò che una ragazza ha sempre desiderato nella propria realtà, e ne andavo fiera. Ma uno stupido sbaglio a seguito di una litig...