Capitolo 10

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La figura tenebrosa rimane immobile a fissarci per qualche secondo per poi finalmente parlare.

< Sono venuto per te stronza. So tutto. So del bambino. >

Il ragazzo è ad un centimetro dalla mia faccia, comincia a farmi paura, ma con mio grande stupore Nicole mi scavalca e si mette davanti a me, ora è lei che protegge me. 

La situazione comincia a scaldarsi, sta diventando pericolosa dato che lui è fuori di se dalla rabbia e chissà cosa potrebbe farci se solo noi facessimo la mossa sbagliata. 

Intanto Alex rimane dietro di noi completamente immobile che assiste alla scena inerme, non sa se intervenire e magari peggiorare la situazione o farsi gli affari suoi è terrorizzata. 

< Tu devi abortire ti è chiara la cosa? Io non lo voglio e giuro su dio che ti ammazzo se non fai come ti dico. >

Quelle parole riecheggiano sorde nella mia testa. 

Sento il terreno mancarmi sotto i piedi, come si fa a dire una cosa del genere?

< Axel chi ti dà il diritto di parlarmi in questo modo? A causa tua ho fatto del male a Crysten e lei non si merita questo, ma a te non importa minimamente di lei, non ti sei chiesto come sta dopo quello che le hai fatto? Vedendo come sei si sarà schifata a pensare che è stata con uno come te. Io il bambino lo tengo, non pagherà con la vita per uno sbaglio, non mi interessa se tu non vuoi, io sono la madre e decido io per la vita di MIO figlio. >

Sono sbalordita, questa è la vera Nicole che conosco, ma Axel non sembra convinto quella rabbia che provava poco prima si sta trasformando in ira e  questo mi terrorizza ancora di più. 

Ora il suo sguardo è vuoto, come se avesse messo da parte ogni tipo di emozione per lasciare spazio solo a brutti pensieri, glielo si legge in faccia è come un libro aperto in questo momento, immagino le cose orribili che sta pensando in questo momento.

Si avvicina a Nicole e la prende per un polso stringendola forte, talmente con forza che non riesce ad ammettere un fiato per via del dolore. 

Presa dal panico e con l'adrenalina che mi pulsa nelle vena prevale l'istinto di proteggere la mia migliore amica che si trova in difficoltà, così mi fiondo su di lui provando a fermarlo, ma Axel fa in tempo a voltandosi colpendomi con uno schiaffo in pieno viso.

< Mirea! >

La guancia mi brucia, ho la vista annebbiate e le orecchie come tappate, ma riesco a percepire anche se debole il mio nome urlato da Nicole.

Mi volto tenendomi la guancia dolorante e vedo la mia amica cercare di liberarsi dalla presa di quel mostro che continua a tenerle il polso.

La figura esile di Alex finalmente si anima e spostandosi dalla porta corre da me. 

Io sono ancora a terra col naso dolorante e qualche goccia di sangue comincia a sgocciolare bagnando il vialetto di casa. 

C'è ancora una gran confusione, tra urla e rumori vari non si riesce a neanche a sentire i propri pensieri. 

Mentre io vengo aiutata a rialzarmi da Alex vedo una figura avvicinarsi a me non riesco bene a capire chi sia, dato che a causa del dolore, sono stordita. 

Dopo vari tentativi riesco a mettere a fuoco la figura di Cristian.  

Sento la situazione farsi sempre più accesa, i toni cominciano a scaldarsi molto e questa situazione sta durando fin troppo.

< Axel, lasciala! >

Axel lascia la presa dal braccio di Nicole che finalmente riesce a liberarsi da quel mostro.

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