Capitolo 3

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~Lucy~

Stavo dormendo beatamente quando suonò la suoneria del mio telefono... non mi ricordavo di aver messo addirittura la sveglia. Mi girai verso il comodino per afferrare il cellulare, mentre la fastidiosa suoneria invase le mie orecchie.
Non era la sveglia, ma mio padre che mi stava chiamando.
《Pronto papà! Come va laggiù?》chiesi mettendoci tutta la poca vitalità che potevo avere appena sveglia.
《Abbiamo avuto un imprevisto, ma per il resto bene. Ti ho per caso svegliato?》chiese forse sentendosi in colpa.
《Si, ma non c'è problema tanto tra poco sarebbe arrivata Levy a fare ciò che invece hai fatto tu. Almeno ho il tempo di prepararmi psicologicamente.》risposi tirandomi su con il busto e appoggiandolo alla tastiera del letto.

《Comunque ti ho chiamato anche per parlarti di questo imprevisto. Devo rimanere ancora del tempo qua, non so ancora quando tornerò ma molto probabilmente quando tu sarai già nel tuo appartamento della gilda. Inoltre per questo problema mi servono proprio i fratelli di Levy che sono gli unici che sanno come fare.》spiegò con calma mio padre.
《Ma allora se fate venire da voi loro due, noi non possiamo rimanere da sole in casa. Cioè potremmo perché sappiamo badare a noi stesse, ma voi non volete!》dissi come se fosse una specie di rimprovero. Ancora questa cosa non mi andava giù, siamo abbastanza responsabili di noi stesse e non abbiamo bisogno di qualcuno che stia con noi solo perché ha un anno in più.

《Non ti arrabbiare, ne avevamo già parlato e non voglio più tornare sopra questo discorso. Non voglio che tu rimanga da sola in casa! E comunque ho già pensato a tutto... cioè ci hanno già pensato Jet e Droy. Allora, i due fratelli sono amici del loro vicino di casa che ha diciotto anni. Voi praticamente dovrete andare a vivere da lui per il tempo necessario fino a quando inizieranno i corsi alla gilda.》disse scandendo bene le parole.
《Ma Levy, Jet e Droy sono già stati avvertiti vero?》chiesi ormai arresa all'idea di dover cambiare nuovamente casa.
《Si, con Jet e Droy ci ho parlato ieri sera per avvertirli di preparare le valige. Non penso che Levy lo sappia però. Ora però devo andare, ciao Lucy! Se succede qualcosa chiamami, mi raccomando! Ciao!》esclamò frettolosamente.
《Ciao!》risposi svogliatamente e mi buttai sul letto, subito dopo aver terminato la chiamata.

Non ci potevo credere! Devo andare in casa di uno sconosciuto solo per tre giorni! Erano già passati quatto giorni da quando ero arrivata a casa di Levy. L'idea iniziale era di rimanere con la turchina e i suoi fratelli per una settimana e poi andare a stare in un appartamento che offriva la gilda per i maghi condividendolo con Levy.  L'idea iniziale non era quella di cambiare casa ogni tre per due.
E poi chi sarà il vicino? La strada dove abitava Levy era piena di altre case!
La giornata era appena iniziata e già non vedevo l'ora che fosse sera per buttarmi nuovamente sul letto. Ma perché devo alzarmi da questo comodo letto? Uff...
Ma la vera domanda è: il vicino, chiunque egli sia, sarà carino e single?

***

Alle quattro del pomeriggio Jet e Droy avevano l'aereo che li avrebbe portati da mio padre, perciò i due fratelli ci accompagnarono davanti alla casa del misterioso vicino. Misterioso, proprio perché Levy non si era decisa a dirmi chi fosse, aggiungendo che era una sorpresa. In realtà non è un vero vicino perché abitava a qualche isolato di distanza dalla parte opposta della strada. La casa, vista da fuori, era simile a quella della famiglia McGarden, forse invece era un po' più grande. Mi decisi a suonare il campanello dato che i due fratelli si divertivano a rubare la valigia della sorella. Suonai un'altra volta vedendo che nessuno aveva ancora aperto dopo qualche minuto. I tre dietro di me avevano smesso di giocare e attendevano con me che la porta si aprisse.

Improvvisamente si aprì la porta e ci apparve davanti una ragazzina di qualche anno più piccola di noi. Era leggermente affannata e aveva dei lunghi capelli blu legati in due codine laterali, degli occhi marroni simili ai miei e indossava un vestitino rosa con uno scollo a V e un fiocco nero dietro la schiena.
《Scusate se ci ho messo tanto ad aprirvi ma ero al piano superiore e poi doveva venire mio fratello che invece era nella palestra ad allenarsi anche se gli avevo detto che poteva anche evitare per un solo giorno!》disse tutto d'un fiato facendoci rimanere a bocca aperta. Non sapevo che si potessero dire così tante parole con una sola boccata d'aria.
《Non... non c'è problema.》balbettò Levy stupita.
《Forza entrate! Cosa ci fate ancora lì fuori?!》esclamò spostandosi lateralmente per farci passare.

Unexpected Love ~ NaluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora