Unexpected Love ~ Nalu

Capitolo 17

~Lucy~

《Mia!》esclamai colpendo la palla che arrivava dal campo avversario. La passai a Levy che riuscì ad alzarmela per una perfetta schiacciata facendoci mantenere il nostro vantaggio.
《Basta! Non ne ho più voglia, tanto vincete sempre voi!》proruppe Gray dalla squadra avversaria. Scoppiai a ridere per la sua reazione, in effetti la mia squdra li aveva stracciati per tre partite di seguito.
《Inizio ad avere fame, che ne dite se andiamo a mangiare?》propose Natsu affamato come sempre e stanco di perdere partite di beach-volley contro di me.
《Ottima idea! Ho fame anch'io!》esclamò Juvia andando ad abbracciare il suo Gray.
Dato che era una calda e bellissima giornata, nonostante fosse passata solo una settimana dall'inizio di settembre, avevamo deciso di andare al mare tutti insieme.

Ieri Natsu mi aveva telefonato raccontandomi ciò che era successo due giorni prima, quando era tornato a casa. Era davvero felice che i suoi genitori avessero deciso di ascoltare la storia di Zeref e di farlo ritornare a far parte della famiglia. Anch'io ero felice, sia per Natsu che aveva riavuto definitivamente suo fratello, sia per Zeref stesso che era riuscito a farsi coraggio ed affrontare i problemi creati dalla paura da cui era scappato anni prima.
Mi stavano davvero simpatici Zeref e Mavis, li avevamo anche invitati a passare questa giornata con noi. Inizialmente avevano declinato la proposta perché dovevano badare ai gemellini, ma fortunatamente erano intervenuti i nonni Igneel e Grandine offrendosi di stare con i loro nipotini per iniziare a recuperare il tempo perso.
Tutto il nostro gruppo si diresse verso il bar-ristorante dove avremmo pranzato, io e Natsu mano nella mano.

Appena trovammo un tavolo abbastanza grande per tutti, ci mettemmo a sedere.
Natsu mi lasciò un veloce bacio sulla labbra prima di essere richiamato da Gray per parlare di qualche loro solita stupidata. Mi girai dall'altro lato dove si trovavano Erza e Mirajane a parlare e mi unii a loro.
《Allora, hai più parlato con Gerard?》chiese Mira sussurrando il nome del ragazzo.
《No, perché non so che dirgli...》sussurrò Erza sbuffando.
《Come non lo sai?! Gli devi dire che provi lo stesso anche tu! Così poi vi mettete insieme e siamo tutti felici e contenti.》continuò con lo stesso tono l'albina, che aveva già gli occhi a forma di cuore.
《Ma non lo so... io lo amo ancora, ma non mi fido più molto di lui.》spiegò la rossa.

《Hai ragione, dopotutto ti ha tradita. È normale che tu non riponga in lui la stessa fiducia che avevi all'inizio, ti capisco. Forse potresti prima metterlo alla prova o cose così...》proposi, lasciando Erza a pensare in silenzio.
Dopo qualche minuto poco lontano da noi notai, con le nostre ordinazioni, una ragazza che conoscevo bene.
Perché era qui? Non volevo assolutamente farmi vedere da lei, anche se si stava avvicinando sempre di più al nostro tavolo.
Forse se fossi andanta in bagno velocemente non l'avrei incontrata, anche se sarebbe stata una cosa difficile evitarla per tutto il tempo dato che lavorava qui.
Feci per alzarmi e correre verso il bagno, ma Natsu mi prese per mano guardandomi con un'espressione confusa.
《Dove vai?》
《In bagno. Torno subito.》lo rassicurai sorridendo.

Oltrepassai la porta con la scritta "Toilette" e aspettai per pochi minuti, prima di tornare al tavolo dai miei amici.
Non sapevo che lei lavorasse qui, altrimenti non ci sarei di certo venuta a mangiare. Forse c'era anche lui?
È da un po' di tempo che non li vedevo e sinceramente ero stata bene anche così, non ci avevo neanche mai pensato a loro due.
Non riuscii a formulare un altro pensiero che andai a sbattere, da classica sbatata, contro qualcosa. O meglio, qualcuno.
《Oddio, scusami. Non volevo!》mi scusai alzando poi lo sguardo.
《Non ci posso credere! Lucy!》esclamò sorridendo il ragazzo biondo davanti a me. Anche lui qua? Almeno è il mio migliore amico, ero davvero felice di rivederlo, era passato così tanto tempo.
《Sting! Cosa ci fai qui?》chiesi abbracciandolo.
《Ci lavoro! Ho lasciato la Sabertooth e non solo l'unico.》spiegò brevemente lasciandomi confusa.