Capitolo 13

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~Lucy~

《Ti ringrazio Lucy, davvero. Non so se senza di te sarei riuscito mai a chiarirmi con Natsu.》mi ringraziò per l'ennesima volta Zeref.
《Non ti preoccupare, non importa che ringrazi. L'ho fatto con piacere.》ripetei sorridente.
Oggi avevamo il primo allenamento di pallavvolo e di basket e stavamo aspettando che arrivassero tutti per iniziare. Poco più in là Mavis e Natsu facevano una migliore conoscenza, mentre io parlavo di qualsiasi cosa con Zeref. Per esempio, ho scoperto che ha vent'otto anni, dieci anni più di Natsu e perciò ai tempi dell'incantesimo sui draghi ne aveva solo quindici. Era molto giovane per fare una magia del genere. Mavis inoltre ha ventiquattro anni, quando rimase incinta aveva solo due anni meno. Secondo me, per la sua età i suoi genitori avevano esagerato. Se aveva per esempio sedici anni li potevo capire, ma avere un bambino a ventidue anni non ci vedo nulla di male.

《Scusate il ritardo! Ho avuto un piccolo imprevisto...》esclamò appena arrivata l'ultima ragazza che mancava all'appello. Potevo solo immaginare di che imprevisto si trattava: era Lisanna, la sorella di MiraJane alla quale non somigliava per nulla.
《Non c'è problema, ma la prossima volta cerca di arrivare in orario!》esclamai in tono scherzoso, sorridendole.
In realtà non mi stava antipatica perché era una ragazza apposto sotto tutti i punti di vista. L'unica pecca era il fatto di non essere una ragazza proprio casta.
《Certo! Ora vado a cambiarmi, sennò non inizamo mai questo allenamento!》ridacchiò andando verso gli spogliatoi,  naturalmente lasciando prima un'occhiata languida al ragazzo moro accanto a me.
Ma è sposato con due bambini! Sbuffai prima di girarmi verso Zeref che mi guardava ridacchiando. Feci spallucce prima di andare ad aiutare Mavis a prendere i palloni.

L'allenamento fu facile dato che si trattava degli elementi basilari che io già sapevo e anche poco faticoso, se non per la corsa iniziale.
Quando tutti se ne furono andati, Mira ci informò che prima di andare via io e Natsu dovevamo compilare alcuni fogli, mentre lei tornava nel suo ufficio per fare non so che.
Ancora non sapevo come comportarmi con Natsu, dopo quel discorso di Zeref non ci eravamo più parlati. Non perché lo facessimo apposta, è che non eravamo mai rimasti soli. Appena messi a sedere, mi trovai a disagio non sapendo cosa fare. Lui iniziò a scrivere qualcosa nei fogli che ci aveva dato poco prima l'albina, senza proferire parola.
《Natsu...》 chiamai e lui si girò subito《perché mi hai baciata quella sera?》chiesi senza rendermene conto.
Aprì di più gli occhi diventando paonazzo, sicuramente non si aspettava quella domanda.

《Mi sembra di averti già risposto quella sera...》si riprese subito, tornando a scrivere. Dicendo così mi fece innervosire più di quanto non lo fossi già. Perché doveva complicare le cose?
Sbuffai e subito dopo presi il suo volto troppo perfetto, lo baciai.
Come la prima volta sentii dei brividi, sicuramente non di freddo, percorrermi tutto il corpo e le famose farfalle nello stomaco, che sembravano più una mandria di elefanti che delle delicate farfalle.
Mi avvicinai ancora di più a lui se possibile, cingendogli il collo con entrambe le braccia. Lui portò una mano sulla mia guancia mentre le nostre bocche si muovevano in sincronia.
《Oh, ehm... wow!》balbettò quando ci staccammo.
Senza dire nulla, presi una penna e su un foglio di carta scrissi quelle due parole che non avevo il coraggio di dire a voce.
Poi uscii di corsa dalla gilda.

~Natsu~

Ti amo. Su quel benedettissimo foglio c'era scritto "Ti amo". Era uno scherzo?
Non sopporto le persone che si prendono gioco dei sentimenti degli altri... ma lei non è così! Mi ama davvero?
Neanche il tempo di formulare quella domanda che infilai in tasca il foglietto con la scritta di Lucy e mi precipitati fuori dalla porta. Lei ormai non c'era più. Velocemente tornai al tavolo dove eravamo seduti poco prima e presi tutti i fogli che ci aveva dato Mira, per riportarglieli.
Appena arrivai al cancello dalla gilda pronto per iniziare a insguirla, mi accorsi che non sapevo dove fosse andata.
La prima cosa che mi venne in mente era casa sua, a quest'ora dove poteva essere andata altrimenti?
Iniziai a correre il più velocemente possibile verso gli appartamenti.

Unexpected Love ~ NaluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora