Capitolo 16

499 35 3
                                    

~Natsu~

《Bene, allora possiamo andare?》chiesi felice come non mai.
Oggi era il terzo giorno di vacanza, ma quello era solo un motivo secondario della mia felicità. Quella mattina nel mio appartamento era arrivato mio fratello Zeref, con sua moglie Mavis e i suoi due figli e miei nipoti Zero e Natsu. Ancora non riuscivo a capacitarmi del fatto che ero zio di quelle due pesti che stavano correndo per l'appartamento. La nostra famiglia si era allargata e non di poco.
《No, non ce la posso fare! Sto per svenire, me lo sento!》
Zeref, da quando gli avevo annunciato cosa avremmo fatto quel giorno, non aveva smesso un attimo di lamentarsi e di pensare alle cose più tragiche che potessero esistere.
Era riuscito a terminare un suo film mentale con la casa che andava in fiamme. Eppure dovevamo solo andare dai nostri genitori per far conosere loro i nipoti e spiegare tutta la storia.

《Dai Zer, andrà tutto bene!》esclamò Mavis per l'ennesima volta.
《Zero! Natsu! Bisogna andare, smettetela di correre!》continuò la bionda attirando l'attenzione dei due nanerottoli. Istintivamente mi voltai anch'io verso di lei. Sbuffai rendendomi conto che non ero più l'unico Natsu della famiglia. Zeref dietro di me ridacchiò.
《Ridi, ridi! Tanto poi sarò io a ridere quando sarai davanti ai nostri genitori.》lo beffeggiai e, appena sentì le mie parole, il suo volto sbiancò.
《Dai ragazzi! Siete peggio dei bambini!》ci rimproverò Mavis scherzosamente.
《Bene, se siamo tutti pronti possiamo andare.》dissi avviandomi verso la porta.
Ero contento di poter tornare a casa e vedere tutta la famiglia riunita. Mi era mancato davvero tanto Zeref.

Durante la camminata verso casa Dragneel ci fermammo più volte in diversi negozi dato che i gemellini non potevano farne a meno.
《Aspetta!》mi bloccò Zeref prima che potessi suonare il campanello di casa nostra. Eravamo arrivati davanti alla porta e per tutto il tragitto sembrava che si fosse calmato e che avesse deciso di comportarsi da persona matura.
A quanto pare non era così...
《Che c'è adesso?》sbuffò Mavis, prima che lo facessi io. Poteva davvero essere insopportabile Zeref quando ci si metteva d'impegno!
Rimase in silenzio per qualche minuto ed allora mi voltai di nuovo verso la porta pronto per suonare.
《Io non entro!》esclamò velocemente mio fratello facendomi bloccare con la mano a mezz'aria.
Non era possibile! Ma si poteva avere un fratello del genere?!

Mi giari ma non ebbi neanche il tempo di dirgli qualsiasi cosa, che uno schiaffo da parte di Mavis si posò sulla sua nuca. Mi voltai ancora una volta verso la porta cercando di nascondere il fatto che stessi per scoppiare a ridere.
《Lo sai cosa succede se non lo fai!》sentii la minaccia sussurrata di Mavis e con la coda dell'occhio riuscii a vedere Zeref deglutire e sgranare gli occhi. Potevo solo immaginare come lo avesse minacciato...
Senza aspettare altro tempo suonai quel banedetto campanello.
I due genitori con i loro figli si spostarono di lato per non farsi vedere quando, dopo qualche minuto, la porta venne aperta.
《Hey Natsu! Finalmente sei arrivato! Dovevi essere qui quaranta minuti fa...》esclamò Wendy non appena mi vide. In effetti era davvero tardi, ma non era di certo colpa mia...

《Beh, si... ho avuto un contrattempo, nulla di che!》cercai di giustificarmi ridacchiando.
《L'importante è che tu sia qui! Comunque entra, nel salotto ci sono mamma e papà che ti aspettano: non ti vedono da prima dell'inizio dei corsi alla gilda.》continuò la mai sorellina che come sempre parlava troppo. Era timida con gli sconosciuti e con i nuovi amici, ma se eri tra coloro che conosceva bene non potevi scampare dalla sua parlantina.
《Si arrivo, vai pure da loro. Vi ho portato una sorpresa...》anticipai, ricevendo uno sguardo incuriosito mentre già Wendy si stava muovendo verso il salotto.
Mi voltai verso la famiglia nascosta e sussurrai di entrare rimanendo dietro di me. Feci il mio ingresso nel salotto e i miei genitori mi saltarono subito addosso, abbracciandomi.

《Natsu! Finalmente sei arrivato!》esclamò mia madre stringendomi più forte, quasi soffocandomi.
Non ero mica tornato dalla guerra, eh!
《Per quanto rimarrai?》chiese invece mio padre.
《Credo una settimana, giorno più giorno meno. Volevo tornare all'appartamento della gilda per gli ultimi giorni di vacanza.》spiegai quando tornai a respirare e cioè quando mia madre si staccò da me.
《Bene. E comunque ho sentito che hai una sorpresa...》iniziò mio padre Igneel facendo sorridere ancora di più mia madre Grandine.
Sorrisi anch'io felice, facendo entrare Zeref, Mavis e i gemellini.
La prima a fare il suo ingresso fu la bionda con in braccio uno dei bambini, creando un po' di confusione tra i miei genitori.

Unexpected Love ~ NaluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora