capitolo 2

363 23 0
                                    

Nico pov's

La mattina seguente mi risveglia circondato... letteralmente. C'erano tutti, Percy, Jason, Piper, Annabeth, Reyna, Il coach, Hazel, Frank, tutti a parte Leo, pensai amaramente. Anche Will se ne stava in un angolo della stanza, in silenzio mentre si guardava le scarpe. Fu Jason a parlare per primo.
J"Come ti senti?" Chiese con voce sinceramente preoccupata.
N"Credo bene, se fosse per me non sarei neanche qui"
P"Perché...dove volevi andare?" Aveva un'aria dubbiosa mentre me lo chiedeva.
Mi sentivo tremendamente a disagio, non ero abituato ad avere tutte quelle persone intorno a me. Mi rilassai pensando ai nostri giorni sull'Argo e poi cercai lo sguardo di Hazel. Notai che aveva gli occhi gonfi e le occhiaie, evidentemente lo aveva percepito anche lei.
N"Pensavo di tornare da mio padre"
Dissi Rispondendo sottovoce alla domanda di Piper. Jason reagì quasi urlando e la cosa mi stupì abbastanza.
J"Questo è fuori discussione"
Pe"concordo" aggiunse Percy
N"Non mi dite voi cosa devo fare... comunque resterò per almeno una settimana, credo"
J"Ne riparleremo" disse facendo il segno con le mani dai suoi occhi verso i miei.
J"Scusami Nico ma devo andare...ho da organizzare molte cose...sai il campo Giove e tutto il resto"
Riflettei su tutto il casino che Ottaviano doveva aver lasciato e non lo invidiai neanche un po'.
L'ex "pretore" aveva causato molti problemi, nonostante questo ripensando a ciò che avevo fatto mi si chiude lo stomaco. Mi chiesi se ci fosse stato un modo diverso per fare le cose.
Frank mi risvegliò dai miei pensieri con la sua solita voce tranquilla.
F"Anche io devo scappare"
N"Ciao... quando potrò uscire di qui verrò a trovarvi" dissi marcando la parola potrò cercando di farmi sentire da Will.
Quest'ultimo alzò lo sguardo e mi fece una linguaccia. Mi scappò un sorriso, dopodiché mi voltai verso le persone rimaste. Piper e Hazel se ne andarono in fretta dopo aver detto ciao nello stesso momento per poi scoppiare a ridere. Ognuno mi aveva raccontato qualcosa della battaglia e come al solito il coach era un pochino troppo entusiasta, d'altronde era appena diventato padre. Reyna prima di andarsene mi aveva abbracciato e io ero rimasto fermo come un palo. Dopo aver salutato, si congedò imbarazzata, evidentemente neanche a lei piaceva il contatto fisico.  Alla fine rimanemmo io, Percy e Will.
P"Said Nico, volevo dirti che sono contento che tu stia bene. E non sai quanto io mi senta in colpa per tua sorella, ma non so più cosa fare per dirti che mi dispiace. Vorrei esserti amico. Poi dopo quello che mi hai detto qualche ora fa..." Lo disse così velocemente che feci fatica ad afferrare le parole.
N"Io penso che sia tutto ok...preferisco non parlarne ora, sono molto stanco, ma ti assicuro che non sono arrabbiato con te" anche se la situazione stava diventando imbarazzante, dopo aver detto quelle parole, che suonavano strane alle mi stesse orecchie, mi resi conto di aver detto la verità. P"Ok... però quando dovrai prendere una decisione...quando dovrai decidere se restare o no, per favore pensaci bene, fallo per Jason e per tutti noi" rimasi in silenzio per un bel po'. Forse perché non sapevo cosa dire o forse perché non c'era niente da dire. Percy dopo un po' se ne andò mormorando un ciao a bassa voce. Quella conversazione, strano ma vero, mi aveva lasciato dei dubbi sul lasciare il campo mezzosangue. Comunque non avevo voglia di pensarci in quel momento, soprattutto con il mal di testa che mi ritrovavo. Mi buttai nel letto con gli occhi chiusi. Dopo poco sentii dei passi che si avvicinavano e Will era accanto al mio letto.
W"Come stai?" Disse con un tono dolce che mi stupì.
N"A parte il mal di testa e il fatto che sto per vomitare va tutto a meraviglia" lui mi guardò sorridendo e poi uscì dalla stanza, rientrando poco dopo con Delle pillole in mano e il vassoio del mio pranzo. Come se in quel momento avessi avuto voglia di mangiare.
N"Non ho fame"
W"Niente cibo, niente pillole e ti terrai il mal di testa per tutto il giorno" riluttante iniziai a mangiare ciò che mi aveva portato.
Mentre mangiavo inizia ad osservarlo, notando le occhiaie che gli soolcavano gli occhi.
N"Quanti tempo è passato dall'ultima volta che hai dormito più di un ora?" Chiesi addentando il panino.
W"Non so...tre giorni?" Annuii lentamente.
N"Dovresti"
W"Lo so, ma nel periodo in cui tu non c'eri, o ero in infermeria oppure in ricognizione quindi non ho avuto molto tempo per cose banali come dormire"
Calò il silenzio per qualche minuto, fino a che lui non lo interruppe.
W"Nessuno di noi era lucido nella battaglia di ieri" non capii bene il senso di quella frase, ma cercai di non pensarci
W"Se non fosse stato per Ottaviano niente di tutto questo sarebbe successo"
Al suono del suo nome il mio sguardo si incupí e Will se ne accorse. Poggiò la sua mano sulla mia gamba.
W"So quello che stai pensando e immaginavo che lo avresti pensato, ma non devi"
N"No, non lo sai...non ho esitato, l'ho lasciato fare, potevo evitare che morisse. Quando ci ripenso mi vengono i brividi" feci una pausa cercando di scrutare una qualsiasi reazione da parte sua.
N"E la cosa peggiore è che se a me vengono i brividi...cosa potrai mai pensare tu, tu che hai visto il mio sguardo mentre tutto questo accadeva"
Dissi abbassando la voce ad ogni parola. Calò il silenzio ed ebbi paura che se ne sarebbe andato, poi parlò e mi stupì un'altra volta.
W"Penso...Nico...che io ero presente e che anche io avrei potuto fare qualcosa, qualunque cosa" disse avvicinandosi dal fondo del letto.
W"Inoltre ognuno di noi in questa guerra ha fatto e visto cose che non avrebbe voluto fare, ma la guerra è fatta di questo"  era ancora in piedi accanto a me e mi guardava negl'occhi. Provai una certa sensazione di calore nel constatare che stava parlando con me, non se ne era andato. E di nuovo c'era il silenzio, ma non era imbarazzante. Continuavo a guardare un quegli occhi celesti, percependo le sue dita poggiate sulle mie. Poi suonò la conchiglia che suonava il pranzo e Will si voltò verso la porta. W"Devo andare" disse in un sussurro. Non dissi niente, aspettai che se ne andasse, presi le pillole e mi addormentai.

💛🖤•|Solangelo|•🖤💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora