La nuvola nera in mezzo ai ricordi

214 12 0
                                    

Arrivai a casa, il mio corpo che chiedeva pietà. Come era stato possibile? Come avevo fatto a trovarmi di fronte al mio passato quando ero andata completamente a caso a correre per le vie di Beacon Hills?

Ora però sapevo qualcosa in più. Quell'uomo, Lorence, lui mi aveva fatto qualcosa, qualcosa di molto doloroso. Dovevo parlarci, da sola, dovevo trovare il modo di attirarlo da qualche parte. Ma poi con chi era al telefono?
Doveva essere per forza il dr.Kopei.
Ma cosa voleva da me? Cosa sapevo io di così pericoloso?
C'era solo un modo per scoprirlo.

Presi il telefono e composi un numero.
L:Andrea? Tutto bene? Come mai mi chiami a quest'ora?

Erano veramente le 3 di mattina? Come avevo fatto a non accorgermene?

A:"Liam, ascoltami, ho bisogno che tu faccia una cosa importante per me. Ho bisogno che tu convinca Scott a infilarsi nella mia testa"
L:"Non ti seguo"
A:"Ho bisogno che Scott faccia quella cosa con gli artigli e mi entri nella mente"
L:"Lo sai quanto possa essere pericoloso. Perché ti serve?"

Gli raccontai di cosa era appena successo.
L:"Oddio, ma tu stai bene? Ti ha ferita?"
A:"Liam tranquillo, io sto bene, ma è fondamentale che io ricordi. Questo dottore che mi perseguita è interessato ai miei ricordi, ma come posso sconfiggerlo se non riesco a ricordare? Ti prego, convinci Scott, è questione di vita o di morte."
L:"Va bene, Andrea, ci proverò. Ora per favore, torna a casa e dormi, domani mattina ne parleremo bene insieme. Ok?"
A:"Si, va bene. Buonanotte Liam"
L:"Notte"
E riattaccai.

Non avevo alcuna intenzione di tornare a casa, ero troppo spaventata, ma allo stesso tempo adrenalinica.
Continuai a camminare, finché non arrivai davvero davanti a casa mia. Entrai, mi accasciai sul divano e mi addormentai, senza neanche togliermi le scarpe.

La mattina dopo incontrai Liam e parlammo di ciò che era successo

A:"Devo ricordare. DEVO. Quell'uomo, mi ha fatto del male in passato e lavora ancora con il dr Kopei. Devo capire perché queste persone mi stanno dando la caccia, cosa ho fatto di così tanto scandaloso."
L:"Ok, ma come hai intenzione di fare? Scott potrebbe ucciderti con i suoi artigli, non sarai molto utile da morta"
A:"Dimentichi una cosa"

Feci volteggiare in aria le mani, per fare apparire le lacrime.
L:"Mh, ovvio. Come ho fatto a dimenticarlo. Ascoltami bene però, io chiamo Scott ma rimarrò con te per tutto il tempo, non mi staccherò mai, neanche per andare in bagno"

Risi e gli scoccai un bacio sulla guancia.
A:"Vedremo se riuscirai a tenerla per tutto il tempo ahahaha"
L:"Spiritosa" e rise. "Comunque, non hai più nero negli occhi"

E quella era la prima vera buona notizia di tutta questa storia contorta e incasinata.
Poco sapevo però, che ricordare avrebbe comportato un costo enorme, talmente grande che solo un guardiano come me poteva pagare.

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore (sequel de "Una completa estranea")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora