Paura e amore.

568 39 3
                                    

L:"Cosa pensavi di fare?! Lasciarmi all'oscuro di tutto? Sono il tuo ragazzo, non uno sconosciuto che incontri per strada!"
A:"Questa cosa è più grande di quello che pensi!"

L:"Stai scherzando?! Abbiamo combattuto contro creature sovrannaturali di ogni tipo! Pensi che questo sia peggio?"
A:"Pensa alla cosa più cattiva che possa venirti in mente. Questo è molto peggio"

L:"Perché allora non mi spieghi?"
A:"Perché ho paura. Tanta paura"
L:"Perché non mi dici quello che sta succedendo. Capisco che hai paura, ma posso aiutarti"

A:"Non puoi! Lo vuoi capire che non ho più il controllo del mio corpo?!"
Liam si sedette affianco a me, guardandomi dritto negli occhi.

L:"Andrea, i-i tuoi occhi"

Io mi voltai, distogliendo lo sguardo e cominciai a piangere.

A:"Va bene, hai vinto. Ti spiegherò tutto, ma promettimi una cosa: alla fine della storia ti allontanerai da me e mi starai lontano. Non voglio farti del male."
L:"Non posso prometterti una cosa del genere, e lo sai."

Sospirai, aprii il cassetto del mio comodino e tirai fuori il diario di mia madre.

A:"Ho trovato questo diario dentro al cassetto del comodino di mio padre. Il cassetto era chiuso a chiave, ma io l'ho sempre avuta con me a mia insaputa. Ho scoperto che mia madre non è morta di cancro, ma è stata uccisa."
L:"Oddio... Mi dispiace. Cosa l'ha uccisa?"

A:"Quello che ora sta uccidendo me. È ereditario, mia madre lo sapeva, ma sperava che io non l'avessi."
L:"Dimmi una cosa. Quel giorno che ti ho portato la pizza...

A:"Il giorno in cui te ne sei andato, infuriato con me?"
L:"Si, quel giorno"

A:"Quando sono andata a buttare i cartoni della pizza, mi sono guardata allo specchio. Avevo una leggera sfumatura di nero nella parte bassa dell'occhio. Avevo paura, come ne ho tutt'ora"
L:"Solo una leggera sfumatura?"

A:"Liam... Cosa c'è?"
L:"Ora non è più solo una sfumatura. Ora si vede. È quasi a metà."

A:"No. NO. NO NO NO"
L:"Andrea?! Cosa succede?!"

Scott entrò in camera, preoccupato.

A:"ANDATEVENE, TUTTI."
S:"Scordatelo, non ti lasciamo!"
A:"ANDATEVENE E METTETE IL SORBO"

E chiusi gli occhi

Liam's pov
L:"Andrea, non ti lascio!"
A:"Allora muori!"

Quando lei riaprì gli occhi, erano neri, tutti neri.
Non si distingueva la pupilla dal resto.

Si scagliò contro di me, conficcandomi gli artigli in un braccio.
S:"Liam, vattene!"
L:"No! Andrea, devi calmarti!"

Le tirai uno schiaffo, lei cadde a terra.
L:"Andrea?"
A:"Capisci perché?! Non ci ho messo tanto a affidarti gli artigli nel braccio!"

M:"Ragazzi! Mi dispiace interrompere, ma credo di aver scoperto qualcosa!"
A:"Cosa?"

M:"Il mostro che hai dentro di te... si nutre di dolore e paura."
A:"Quindi mi stai dicendo che più ho paura, più questo essere diventa forte?"

M:"Andrea, hai paura?"
A:"No. Sono terrorizzata"

L:"Potete uscire un momento e lasciarci soli? Devo dire una cosa ad Andrea, in privato"

S:"Certo." E se ne andarono.

A:"Liam, rimanere sola con te è pericoloso"
L:"Fidati di me, ok? Chiudi gli occhi"
A:"Non potresti dirmi una cosa peggiore"
L:"Allora facciamo così. Prendimi la mano, e chiudi gli occhi"

Lei lo fece.
Io mi avvicinai a lei, misi le mie mani sui suoi fianchi e la baciai.

La baciai una, due, tre volte. Non volevo staccarmi da lei.

L:"Puoi riaprire gli occhi"
A:"Perché lo hai fatto?"

L:"Guardati allo specchio"
A:"Il nero nei miei occhi... È diminuito!"
L:"Quando hai paura aumenta."

A:"Sbagliavo a tenerti lontano. Scusa."
Io sorrisi e lei sorrise di rimando.

Vederla sorridere era raro, ridere ancora di più.
L'amaro così tanto, avrei fatto di tutto per lei.

L:"Andrea, non voglio perderti. Farò di tutto per aiutarti. Ti amo"
A:"Io di più"
L:"Io anche più del tuo più"

E passammo il pomeriggio così, abbracciati sul letto.

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore (sequel de "Una completa estranea")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora