3# Qualcuno come me

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Usciti dal campus prendiamo una rotonda che ci fa andare in due direzioni: una ci fa andare negli appartamenti degli studenti, mentre l'altra ci fa andare in tutti gli stabilimenti del campus. Diciamo che sono tipo dei club in cui, tutte le persone che scelgono un corso specifico, si riuniscono. In pochi minuti raggiungiamo il club dei giocatori di baseball.
Scendo dalla macchina seguita da Amber ed Ashley:
"Ok Chloe, cerca di stare attenta. Sai non ci si può mai fidare di tutti gli ubriaconi che ci saranno là dentro" mi avverte Amber indicando la casa.
Io faccio cenno di sì con la testa.
Zach, una volta parcheggiata la macchina, si avvicina alla porta e suona il campanello. Probabilmente se avesse bussato nessuno l'avrebbe sentito.
Ci apre la porta una ragazza alta, mora e molto magra:
"Hey Zach, benvenuto alla festa" dice la ragazza arrotolandosi una ciocca di capelli con la mano.
"Buonasera, Jackie" dice Zach baciandole la mano.
Ashley rimane impassibile, ma, nel vedere quella scena, qualcosa in lei scatta. Forse gelosia?
"Bene, ora può bastare. Andiamo a divertirci" dice Ashley prendendo Zach per il colletto della maglietta e portandolo dentro la casa. La ragazza alza gli occhi al cielo e se ne va.
"Spero che la serata non sia iniziata col piede sbagliato" ridacchia Amber.
"Lo spero anch'io" le dico sorridendo.
Entriamo in casa e, nel vedere lo scenario, ci viene un colpo al cuore.
Nessuna delle due é mai stata a delle feste del genere:
C'è un sacco di gente che balla, molta che si ubriaca e coppiette che stanno facendo delle cose che preferisco non sapere. Mi sento spaesata, non mi trovo in un luogo adatto a me, ma per una volta decido di buttarmi e di scatenarmi.
In lontananza vedo Zachary che sta parlando, tra virgolette, con Ashley.
É un ragazzo alto, magro, con gli occhi marroni e i capelli castani. É molto carino.
"Io li raggiungo, preferisco non stare da sola a questo tipo di feste. Tu vieni?" Mi chiede Amber.
" Ehm, no. Devo cercare una persona"
"Ah, va bene. Ma come ti ho già detto, sta attenta" e detto ciò, se ne va.
Cerco un piccolo spazio vuoto in cui sedermi, e fortunatamente, ne trovo uno in salotto.
Proprio mentre sto prendendo il telefono, lo sento vibrare: é Ryan.
"Sei già arrivata?"
"Si, sono qui in salotto. Fai presto non voglio stare ancora molto tempo da sola"
"Certamente :)"
Come previsto, un ragazzo si avvicina a me, cercando di provarci:
"Hey dolcezza, cosa ci fa una ragazza bella come te da sola a questa festa?"
"Sinceramente me lo chiedo anch'io"
"Beh, se vuoi, posso farti compagnia io"
Si avvicina sempre di più.
"No grazie, sto già aspettando qualcuno" cerco di sviare.
"Nessun problema, dolcezza. Posso aspettare"
"Ti ho già detto che sto aspettando qualcuno. Quindi va via"
"Non accetto un no come risposta, quindi sto qui e..."
Ma viene interrotto da Ryan che gli mette una mano sulla spalla e gli chiede:
"Hey, Duke. Cosa fai qui?"
"Ah....ehm...niente stavo solo parlando con questa ragazza"  dice Duke.
Dire che é diventato paonazzo é poco.
"Veramente mi stava importunando" dico con molta decisione.
"Duke, fossi in te, me ne andrei immediatamente" dice Ryan squadrandolo da capo a piedi.
"Si, si. Stavo giusto andando"  afferma facendo quello che ha appena detto.
"Menomale che sei arrivato Ryan" dico lanciando un sospiro di sollievo.
"Tranquilla non ti avrebbe fatto niente. Duke non é un cattivo ragazzo, però, ci prova con tutte"
"Non importa, l'importante é che tu sia arrivato"
"Bene. Ora vieni, ti faccio fare un giro della casa"
"Come vuoi" dico a Ryan sorridendo.
Mi prende la mano e iniziamo a fare il giro della casa.
"Allora, Chloe. Come mai sei voluta venire alla Rosewood?"
"Sai, i miei genitori sono delle persone importanti e, per loro, sapere che la loro figlia non ha una laurea, beh, li manda in bestia. Quindi eccomi qui"
"Quindi sei venuta qui perché i tuoi genitori vogliono che tu abbia una laurea?"
"É...complicato, Ryan" cerco di spiegare a Ryan sperando che lui non mi faccia altre domande sulla mia famiglia.
"Ah, capisco. Sai non si vede una ragazza per bene come te alla Rosewood da molto tempo"
"Cosa ti fa pensare che io sia una ragazza per bene?"
"Sai, se fossi stata una cattiva ragazza, beh, probabilmente a quest'ora saresti già in camera da letto con Duke"
In un certo senso ha ragione, i miei genitori mi hanno educata bene, non mi hanno fatto diventare una ragazza che se la spassa con tutti o una fuori di testa.
"Hai ragione, ma, so essere anche testarda quando voglio"
"Bene, abbiamo qualcosa in comune allora"
Ci guardiamo di nuovo negli occhi, ma questa volta, sono io a interrompere quel momento fantastico:
"Allora mi vuoi portare a fare un giro della confraternita oppure vuoi continuare a parlare?" Stuzzico Ryan.
"Fosse per me rimarrei a parlare, ma, questo si può fare anche dopo"
Questa cosa mi scalda letteralmente il cuore riuscendo a non farmi trattenere un sorriso.

Il cielo stellato di casa Anderson [Interrotta]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora