6# Quello che non ti ho mai detto

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Io e Ryan ci dirigiamo verso il parcheggio dove è  parcheggiata la sua macchina.
All'esterno della scuola un sacco di studenti universitari ci guardano straniti:
Sono sorpresi nel vedere che Ryan Mitchell si sta rifacendo una vita dopo che quella troietta l'ha rimpiazzato con un altro ragazzo, oppure sono confusi solamente nel vederci insieme?
Sinceramente preferisco non saperlo.
Arriviamo in macchina, una Aston Martin bordeaux, e saliamo:
"Dove mi porti?" Chiedo a Ryan curiosa.
"Lo vedrai"  mi risponde sorridendo.
Preferisco non insistere, rimanendo col dubbio.
Ryan, per tutta la durata del viaggio, ha mantenuto la mano sulla mia coscia. Questa dimostrazione d'affetto mi fa scaldare il cuore.
Guardo il panorama dal finestrino: non so di preciso dove stiamo andando, ma spero in un bel posto; purtroppo il viaggio in macchina non dura molto.
Ryan mi ha chiesto un appuntamento per passare del tempo con me, questo è certo, ma anche perché ieri sera, gli ho detto che gli volevo parlare.
Se vogliamo stare insieme, lui merita di sapere il mio passato, dato che lui si è aperto con me.
"Chloe, siamo arrivati"  mi dice Ryan mettendomi una mano sulla spalla facendomi tornare alla realtà.
Lo guardo e lui capisce dal mio sguardo che c'è qualcosa che non va:
"Chloe, cos'hai?" Mi dice accarezzandomi la guancia e facendomi girare verso di lui:
"Perché lo fai?"
"Fare cosa?"
"Questo" dico indicando l'orizzonte"Ora mi hai portata qui per cosa? Per passare del tempo assieme o solamente perché vuoi sapere cosa ho da dirti?" Gli dico con un tono molto acido.
"Hey" mi prende il viso fra le mani "lo pensi veramente?"
"Non lo so, Ryan"
Apro lo sportello della macchina e scendo da essa:
"Dove vai ora?"  Mi chiede Ryan preoccupato.
Non mi volto nemmeno: ho bisogno di stare sola.
Ryan mi ha portato in una bellissima scogliera, dove il panorama è più che stupendo.
Continuo a camminare sul terreno arido e pieno di sassi, fino a quando non noto che dalla scogliera si può scendere e andare in un piccolo pontile che, a quanto pare, é illuminato con delle luci.
Senza dare ascolto al mio subconscio, che mi dice di andare da Ryan, do spazio alla mia curiosità e, senza cadere, cerco di scendere dalla scogliera per dirigermi sul pontile:
Esso è interamente bianco e su di esso sorge un gazebo, anch'esso bianco, che racchiude al suo interno un tavolino ornato con bicchieri in vetro soffiato e una bottiglia di vino bianco, tra l'altro, il mio preferito.
A quella immagine non posso non sorridere e, infatti, è proprio quello che faccio: ha pensato a tutto.
Decido di sedermi e di iniziare a bere un bicchiere di vino guardando il panorama.
Il pontile sorge sopra una spiaggia fatta interamente di pietre e piccole zone di sabbia. L'acqua cristallina va a scontrarsi contro la spiaggia e i riflessi del sole che sta tramontando si scontrano contro l'acqua creando delle zone arancioni in mezzo al mare aperto.
Sento la brezza marina in questo posto magico che ha scelto proprio Ryan.
Dopo un paio di minuti lo vedo a pochi metri di distanza da me:
Non è arrabbiato ma nemmeno contento, diciamo che ha un'espressione "neutrale".
"Almeno hai azzeccato il vino Ryan" lo canzono.
Mi viene vicino, mi fa alzare e, senza pensarci due volte, mi abbraccia dolcemente.
Io mi lascio cullare dalle sue braccia forti e muscolose e ,senza volerlo, scoppio a piangere.
Sono consapevole del fatto di aver pianto molto in questo periodo, ma ho bisogno di sfogarmi: non mi sfogo da diciott'anni.
"Vuoi parlarmi adesso?" Mi chiede guardandomi con i suoi bellissimi occhi.
Annuisco semplicemente e lui si siede:
"Non so da dove cominciare" gli dico mettendomi una mano in fronte "sono una frana"
"No che non lo sei. E ora racconta, prometto che starò zitto per tutto il discorso"
"Sei così dolce Ryan, davvero"
Mi sorride e prende le mie piccole mani racchiudendole fra le sue, come se voglia proteggerle.
"Io non sono cresciuta in una bella famiglia Ryan: mio padre picchia mia madre da quando sono nata, anche se non ne sono sicura. Magari la picchiava già da prima che io nascessi, quando c'era solamente Paige, mia sorella. Lei é la mia roccia, non potrei mai vivere senza di lei. Mi dà la forza di andare avanti e di non mollare mai.
Mia madre è sempre fredda con me, figurati che non si è ancora fatta sentire da quando io sono arrivata qui alla Rosewood.
Vorrei solamente che lei fosse stata più presente, tutto qui.
Poi l'altro giorno.....mi ha scritto mia sorella e mi ha detto una cosa che mi ha lasciata piuttosto perplessa"
"Non pensavo che la tua infanzia fosse stata così brutta"
"Sei la prima persona con cui io ne abbia parlato Ryan, significhi molto per me"
"Come mai non ne hai mai parlato con nessuno?"
"Con i miei genitori non avrei mai potuto parlarne, non mi avrebbero mai capito. Paige, si, é mia sorella, ma non mi sono mai sentita pronta a parlarne con lei. E avevo paura anche a parlarne con te sinceramente. Pensavo che mi avresti potuto giudicare"
"Non potrei mai giudicare una cosa che non è capitata a me"
A queste parole mi si scalda il cuore.
"Sapevo che non avresti mai potuto farlo.
E come puoi vedere ora sai tutto di me, Ryan"
"Ma che ti ha detto Paige ieri?"
"Mi ha detto che sono abbastanza grande da sapere una cosa che però non ha voluto dirmi. E ha detto che me l'avrebbe detta quest'estate, quando io ritornerò a casa mia"
"Ma come? Non tornerai a casa per le vacanze di Natale?"
"Meglio no Ryan. I miei genitori rovinerebbero anche il giorno più bello dell'anno. Stavo pensando di andare da mia zia nel Michigan, ma non ne sono sicura. E tu come farai? Non andrai in Grecia?"
"Per stare con chi, mia madre? Che va con un uomo diverso ogni sera"
"Scusami, hai ragione"
"Lasciamo perdere Chloe"
Si alza di colpo dalla sedia e va ad osservare il mare ed io decido di raggiungerlo.
Gli metto una mano sulla spalla e mi appoggio a lui:
"Non volevo reagire così con te, Chloe. Non in tua presenza"
"Non fa nulla Ryan, davvero"
"Forse è per questo che ci siamo innamorati, sai, abbiamo entrambi avuto un passato difficile e complicato. Dobbiamo farci forza a vicenda e non mollare mai Chloe"
Lo guardo con le lacrime agli occhi, rendendomi conto di aver incontrato un ragazzo dal cuore d'oro.
Ryan sembra notarlo e mi posa dolcemente una mano sulla guancia:
"Vieni qui"
Ryan mi prende in braccio e io, prendendogli il viso fra le mani, lo bacio con passione e sentimento.
Lo amo da impazzire.
Ci stacchiamo e lui, spostandomi una ciocca di capelli dal viso, mi dice:
"Mi perdonerai vero?"
"E per cosa?" Dico a Ryan curiosa e accennando un sorriso.
"Per questo"
Ryan inizia a correre e, pochi secondi dopo, ci ritroviamo entrambi sott'acqua.
Ci sono un sacco di conchiglie sul fondo e la sabbia è bianchissima.
Io riemergo e trovo Ryan già in superficie che sta sorridendo:
"Sei un idiota lo sai questo, vero?"
"Lo so Chloe"
Mi avvicino a lui che mi stringe a sé e mi accoccolo sulla conca situata fra il collo e la spalla:
"Ti amo tanto Chloe"
"Io Ryan ti amo più di qualunque cosa al mondo"
Mi stringe più forte, non facendomi sentire la temperatura fredda dell'acqua.

____________

Io e Ryan siamo seduti sotto il gazebo ad asciugarci: io sono seduta con le gambe a penzoloni dal pontile e Ryan è accanto a me, che mi stringe in un caldo abbraccio:
"Non te ne andare mai dalla mia vita Ryan, ti prego" gli dico guardandolo e accarezzandogli la guancia ruvida per via della barba.
"No, Chloe , non me ne andrò"

Mi stinge a sé e mi abbraccia: é un abbraccio pieno di compassione e tristezza e per me significa decisamente molto.
Ci stacchiamo e lui mi costringe a guardarlo negli occhi.
"Sei bellissima Chloe. Non cambiare mai per qualcuno se pensi che quella persona non sia la persona giusta per cui cambiare"
"Sta tranquillo, non lo farò"
Il rumore delle onde mi fa immaginare me e Ryan seduti li, in quello stesso punto, stretti in un caldo abbraccio. L'unica pecca è che saremo più vecchi ma non m'importa, l'importante è che ci sia lui con me.
Il suo viso al tramonto è bellissimo:
I suoi occhi verdognoli sprizzano energia da tutti i pori ma anche tristezza allo stesso tempo.
Si accorge che lo sto guardando intensamente:
"A cosa pensi?" Mi chiede
"A te" rispondo schietta "e tu, a cosa pensi?"
"A te che pensi a me"
"Mi immagino noi seduti qui, con i capelli grigi, ad ascoltare il rumore delle onde e a guardare il sole scomparire dietro l'orizzonte"
"Chissà, magari si avvererà"
"Bèh, lo spero. Lo spero davvero"
Mi prende per il braccio e mi fa distendere sul pontile, iniziando a baciarmi e salendo sopra di me: mi lascio trasportare dalle sue labbra, come faccio sempre. Ma questa volta sento qualcosa di diverso nel suo bacio, come un tocco di tristezza.
Ci amiamo talmente tanto.


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Alla fine, dopo la bellissima serata, Ryan mi ha riportato al dormitorio dicendomi che ci saremo visti domani.

Ero troppo felice e, non riuscendo a contenere la felicità, mi misi a cantare a squarcia gola nel bel mezzo del campus.
Erano le undici di notte, ma poco mi importava.
Dopotutto, forse dormivano tutti.

La mattina seguente

Mi sveglio in stanza da sola:

Amber non é in stanza con me e non c'era nemmeno quando sono tornata ieri sera dall'appuntamento con Ryan.
Inizio seriamente a preoccuparmi per lei, esce sempre tutte le sere e non torna quasi mai a casa se non prima delle quattro del mattino.
Tiro fuori il braccio da sotto le coperte e prendo il telefono dal comodino, dove ci sono un sacco di cartacce di merendine e schifezze varie: provo a chiamarla ma mi dà la segreteria.
Sono soltanto le 5 del mattino e di dormire non ne ho proprio voglia, così decido di andare a fare una corsetta mattutina. Tiro via le coperte da sopra di me e mi affretto a cambiarmi: fa veramente freddo questa mattina.
Esco dal dormitorio e inizio a correre: ne ho bisogno, dato che devo scaricare l'adrenalina del giorno prima.
Passo sull'erba bagnata dalla rugiada e guardo di fronte a mezzo vedendo molta nebbia che ricopre quasi tutto il campus.
Ma a pochi metri di distanza dall'ingresso dell'edificio principale vedo qualcuno per terra. Corro più velocemente, sperando che non sia la persona a cui penso.
Ma, purtroppo per me, vedo Amber stesa per terra, priva di sensi, con i capelli spettinati e il trucco sbavato. La scuoto un paio di volte e, non ottenendo risultati, decido di prenderla di peso e di portarla nella nostra stanza: li, mi avrebbe raccontato l'accaduto.

Buonsalve ragazzi/e, era da un po' che non commentavo un capitolo della storia. Chloe finalmente é riuscita ad aprirsi con Ryan. Succederà qualcosa che metterà in pericolo la coppia? E soprattutto Paige quando confesserà a Chloe il terribile segreto che affligge la sua famiglia dalla sua nascita?

Continuate a leggere la storia e a non saltare nemmeno un capitolo per non perdervi neanche un dettaglio di quello che succede. Se ti è piaciuto il capitolo lascia pure un commento o una stellina ☺🌠

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Il cielo stellato di casa Anderson [Interrotta]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora