9# Amore bugiardo

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Ashley

Guardo Zach mentre aspetto impaziente una risposta:
"Zach, ti ho fatto una semplicissima domanda. Non potresti semplicemente rispondermi?" Gli dico posandogli la mia mano sulla sua spalla nuda.
"Non é nessuno di importante Ash" mi dice prendendo la mia mano fra le sue:
"Se non è nessuno di importante non terresti al collo una catenina con su scritto il suo nome" dico a Zach, mentre lui alza gli occhi al cielo.
"Zach, a me puoi dirlo. Sono la tua ragazza dopotutto" gli dico accennando un sorriso.
"Tu non sei la mia ragazza" dice semplicemente.
La freddezza con cui ha pronunciato questa frase mi lascia senza parole, la pronuncia con così tanta leggerezza.
"Ma...che cosa stai dicendo, scusa?" Gli chiedo accennando un sorriso di speranza:
"Vuol dire che io e te non siamo fidanzati"
Io d'istinto ritraggo la mia mano dalle sue.
"Quello che stai dicendo non ha senso: stiamo insieme da un paio di mesi. Si, forse l'estate ci ha un po' fatto allontanare, ma questo non ha i cambiato i nostri sentimenti. Almeno.....non per me"
Sul suo viso compare un'espressione triste e poi dice:
"Ma..... io non provo nulla per te"
Sulla mia faccia compare un'espressione mischiata allo stupore e alla tristezza, all'umiliazione.
"Io.....io mi sono totalmente concessa a te. Io sono innamorata di te, cioè....." Gli dico non riuscendo a formulare una frase completa.
"Veramente provi quello che hai detto?"
"Ashley, io.....non voglio una relazione con te"
"E me lo dici ora, dopo che abbiamo fatto l'amore e dopo esserti approfittato di me"
"Così mi stai facendo passare per un mostro però"
"Non cercare di giustificarti"
"Ma parliamone almeno..."
"Zach...." Gli sussurro all'orecchio:
"Vattene da qui, adesso"
"Ash..."
"Vai, ti prego"
Prendo il lenzuolo fra le mani e mi copro tutto il corpo per non farmi di nuovo rivedere nuda da lui: non mi merita.
"Va bene....allora, è meglio che.....io vada"
"Forse si"
Leva il lenzuolo da sopra le sue gambe mostrandomi ancora una volta il suo corpo nudo e perfetto, corpo a cui vorrei essere abbracciata in questo momento.
Si veste velocemente ed esce dal cottage.
Io, ancora col lenzuolo, vado in cucina e lo guardo andar via, con il suo pick-up nero e perfettamente curato.
Sbuffo e mi metto le mani nei capelli, mentre qualche lacrima mi attraversa le guance, cadendo sul parquet marroncino.
Anche per me é arrivato il momento di ritornare al college, di ritornare alla Rosewood.

Zachary

Salgo sul pick-up e parto a tutta velocità verso Houston, mentre dalla finestra osservo Ashley che mi guarda con un'aria dispiaciuta e amareggiata: questa volta l'ho combinata davvero grossa e, non mi sarebbe bastato scriverle una lettera di scuse, almeno non stavolta.
Mi faccio strada verso quel sentiero sassoso e raggiungo la cabina di Philippe, che mi guarda con un'aria strana, per poi uscire definitivamente dallo stato del Montana.
Guardo i pini e i grandi laghi che stanno sotto le montagne ricoperte di neve bianca come il latte.
Ashley é così pura e candida, e io le ho mentito spudoratamente.
Adesso penso a lei e a come l'ho tradita: come posso essere stato così stupido da rovinare il nostro bellissimo rapporto?
Sono stato un così gran coglione.
Io l'amo, ma non posso dirglielo, non voglio avere una relazione seria e, da quello che ho capito, lei ne vuole una.
Ma non posso: é come se fossi incatenato da un sacco di problemi dai quali non riesco ad uscire, ed il mio problema principale è lei, anzi, forse l'unico, talmente grande da far sembrare che ce ne siano altri in agguato, ad aspettarmi nella parte più oscura del mio destino.

__________

Finalmente dopo molte ore di viaggio arrivo alla Rosewood distrutto.

Parcheggio il pick-up nel parcheggio del campus e scendo da esso, ma proprio in quel momento, sento il telefono vibrare: guardo il display e vedo il nome di Ryan.
Decido di rispondere, anche se non ne ho voglia:
"Hey Ryan, che succede?" Gli dico con molta freddezza.
"Niente Zach, volevo sapere solo perché ieri sera te ne sei andato dalla festa d'addio di Marc. Lui parte per sempre, ricordi?"
"Si, mi dispiace molto per Marc ma.....ecco..... dovevo fare una cosa molto più importante"
"Del tipo?"
"Tipo non te ne frega niente. Ora vado, ci becchiamo in giro" gli dico liquidandolo nel modo più gentile possibile in quel momento.
"Aspetta Zach....c'è un motivo se ti ho chiamato"
"Allora sbrigati, ho molto da fare"
"Ma si può sapere che cazzo ti prende oggi?"
Ryan ha notato la mia acidità nei suoi confronti, ma decido di continuare ad esserlo:
"Ryan, che cosa c'è?"
"Dato che oggi Ash torna alla Rosewood io e i ragazzi abbiamo pensato di organizzarle una festa di bentornato. La festa non ha un inizio preciso, essa inizierà quando arriverà Ashley, ma se vuoi puoi venire qui verso le sei e mezza. Ti va bene?"
Rimango un minuto in silenzio e poi gli rispondo:
"Oh.....certo, ci sarò"
"Perfetto amico. Ci vediamo dopo"
Detto questo chiudo la chiamata e giocherello con il telefonino fra le mani.
Mi dà troppo fastidio la curiosità di Ryan, non sa mai quando deve farsi i cazzi suoi.
Metto il telefono in tasca e vado nella mia stanza, dove prendo la mia borsa per andare a lezione.
Mentre me la metto sulla spalla vedo cadere qualcosa da essa, una foto se non sbaglio.
Mi abbasso per raccoglierla e la giro, vedendo che questa foto ritrae me ed Ashley ad una festa: ci stiamo baciando e lei mi mordicchia il labbro dolcemente, mentre io sorrido e le tengo la mia mano sulla sua guancia piena di lentiggini.
Mi manca cazzo, mi manca infinitamente.

Chloe

Ryan chiude la chiamata infastidito e io, toccandogli il bicipite, gli chiedo:
"Hey, che ha detto Zach?"

"Niente, riguardo a Marc ha detto che doveva fare qualcosa di più importante, invece per la festa di Ashley ha detto che verrà"
"Ti ho visto un po' infastidito dopo la conversazione, ma magari era solo una mia impressione" gli dico col presupposto di non voler continuare quella conversazione.
Oggi Ashley sarebbe ritornata alla Rosewood e, per farla divertire un po', io e i ragazzi abbiamo pensato di organizzarle una festa.
Amber ha deciso di occuparsi della location: conosce un certo "Gregory", il quale non abita nei dormitori, ma bensì nelle case vicine al campus, che sicuramente ci avrebbe lasciato organizzare la festa in casa sua;
Io e Ryan ci occupiamo degli inviti: infatti abbiamo appena chiamato Zach apposta per chiederglielo;
Jennifer, Aaron e Duke, devono comprare bibite, cibo e decorazioni per abbellire l'appartamento di Gregory in cui faremo la festa.
Spero davvero di rendere felice Ashley con questa festa.

Un paio d'ore più tardi

Sono in stanza con Amber mentre mi preparo per andare da Gregory.
Dopo aver parlato con me riguardo quel brutto accaduto diciamo che Amber si sente un po' meglio: quel Chris ieri ha provato ad infastidire Amber alla festa di Marc, ma fortunatamente, io ero sempre con lei e con un solo sguardo gli facevo cambiare direzione.
Non voglio che le accada qualcosa, voglio che si senta al sicuro.
Mentre mi metto la mia catenina in argento Amber decide di spezzare il silenzio:
"Allora, sei contenta che stasera Ashley ritornerà alla Rosewood?"
"Si non vedo l'ora di rivederla, mi è mancata tanto in questa settimana. E dire che la prima volta che ci siamo incontrate non abbiamo fatto molta amicizia"
Amber scoppia a ridere e afferma:
"Hai ragione, non vi siete prese bene all'inizio"
"Già, però non importa. Il passato è passato e...bisogna lasciarlo lì"
"Concordo" afferma lei mentre si pettina i capelli con la sua spazzola.
"Ora vado in bagno a truccarmi, dato che qualcuno vuole che io lo faccia" le dico guardandola in cagnesco.
Amber accenna un sorriso e poi mi chiede:
"Ma...alla fine come è andato l'appuntamento fra te e Ryan l'altro giorno?"
"Beh, é andato bene. Ma...come mai questa domanda?" Le chiedo appoggiandomi allo stipite della porta del bagno.
"Forse perché alla fine non me l'hai raccontato, dato che è successa una cosa che è meglio dimenticare"
"Giusto, ma comunque é andato tutto bene" le dico sorseggiando un sorso d'acqua che ho preso dal comodino.
"Mh....avete già fatto sesso?"
Io sputo l'acqua addosso ad Amber e lei emette uno strilletto:
"Oh oh, menomale che non mi ero ancora messa il vestito per la festa"
"Non puoi farmi domande del genere, mentre sto bevendo poi"
"Bene, ora che non stai più bevendo dimmelo"
"Ti ho detto che non puoi farmi una domanda del genere"
Amber alza gli occhi al cielo e appoggia le mani sui fianchi.
Io vado in bagno e prima di chiudere definitivamente la porta le dico:
"E comunque no, ci siamo solo baciati" ammetto infine "oh e ancora una cosa" le dico precipitandomi verso l'armadietto. Amber mi guarda stranita e si avvicina alla porta del bagno:
"Tieni, così ti puoi asciugare" le dico mentre le porgo un asciugamano.
Amber mi guarda con rabbia e un forte senso di vendetta e io chiudo la porta a chiave.
Mi avvicino allo specchio ed inizio a truccarmi con cose che non ho mai utilizzato prima.

Il cielo stellato di casa Anderson [Interrotta]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora