Addio Frank
Recitava il messaggio che stringevo tra le mani.
Dopo qualche minuto passato a fissare il pezzo di carta, afferro il giubbotto e le chiavi della macchina per poi uscire di casa e dirigermi dal mio ragazzo.
Quando vedo la porta di casa sua spalancata mi prende il panico e corro su per le scale, saltando dei gradini e rischiando di inciampare per poi ritrovarmi nella camera del maggiore.
Il ragazzo era per terra, in ginocchio, tra le mani aveva delle scatoline di pillole.
-Gerard...-
Mi avvicino, piano, per poi inginocchiarmi accanto a lui.
-Perché?-
Finalmente Gerard alza lo sguardo dal pavimento per posarlo su di me.
I suoi occhi sono lucidi e le guance bagnate dalle lacrime. È stremato, lo vedo. Gli occhi sono rossi e gonfi, le occhiaie più evidenti del solito. Eppure, sono stato lontano da lui solo per una settimana.-Non ce la faccio più Frank- mi sussurra.
Gli apro le mani con delicatezza, facendo cadere le scatoline per terra, per poi spingerle lontano da noi.
Gli passo un braccio intorno alle spalle e lo avvicino a me.
-Va tutto bene, ci sono io qui con te adesso. Cazzo, non dovevo andarmene!-
Sapevo della depressione del mio ragazzo eppure me ne ero andato lo stesso, certo, solo per una settimana, che avevo passato da mia nonna malata, ma mi ero allontanato comunque.-No Frank, non é colpa tua. Tu sei perfetto, sono io che..-
Lo interrompono, posandogli le mani sulle spalle
-No Gerard. Tu vai bene così, okay?
Certo, non sei perfetto ma non lo sono nemmeno io, capito?
Tu, per me, sei perfetto.
Ti amo Gerard, capito? Ti amo-Il rosso si asciuga le lacrime con il dorso della mano e finalmente mi mostra un piccolo sorriso.
-Anche io ti amo Frankie-
Gli lascio un piccolo bacio sulla fronte e lo stringo a me.-Non provare mai più a fare una cosa del genere, okay?
Non ci provare perchè se tu muori, io ti seguo-
Annuisce, a occhi chiusi, la testa abbandonata sulla mia spalla.Quando riapro gli occhi sono su un prato, la schiena appoggiata ad un albero.
Mi passo una mano sul viso.
Ho fatto di nuovo lo stesso sogno.
Sono quattro anni che mi tiene sveglio la notte. Quattro anni che, almeno la notte, mi fa stare bene.
Cerco il telefono nella tasca del giubbotto e, una volta trovato, invio un messaggio al mio ragazzoDa Frank a Gerard:
Mi manchi :(
Ti amo
XofrnkDopo un minuto sento un rumore provenire dalla tasca interna del giubbotto. Tiro fuori l'altro telefono e leggo con le lacrime agli occhi il messaggio che ho appena inviato.
Riprendo il mio telefono e invio un altro messaggio, ormai non riesco più a fermare le lacrime e tremo cosí tanto che faccio fatica a scrivere
Da Frank a Gerard:
Perché mi hai lasciato qui da solo?
Cosa ci sto a fare ora io, qui, sulla terra? Nulla.
Eri tutto ciò che avevo.
E non é una di quelle banali frasi che si scrivono a San Valentino. Eri davvero tutto ciò che avevo.
Dopo il tuo suicidio ho perso il lavoro e la casa, ora vivo da Mikey, tuo fratello, che mi ha accolto volentieri ma ormai sono quattro anni. Sono diventato un peso per troppe persone.
É da troppo tempo che non ti vedo, vengo da te. Solo qualche altro minuto e saremo di nuovo insieme. Aspetta solo qualche altro minuto, amore. Arrivo.
Per sempre tuo.
XofrnkMi alzo, a fatica e mi trascino verso il bordo del burrone.
-Arrivo Gee-
Sussurro prima di lasiarmi cadere.Scusate l'assenza e l'innumerevole ff triste...
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Frerard os
FanfictionUna raccolta di one shot Frerard. I generi cambieranno di storia in storia, tristi, comiche, insensate, stupide, alcune saranno vere e proprie os altre solo idee che mi sono venute in mente.