Quando Miriam uscì dall'orfanotrofio insieme a Magnus il vento le accarezzò il viso e le venne subito la pelle d'oca. Non era abituata a stare all'aperto. Dopo aver camminato per un po' in completo silenzio Magnus si fermò e la ragazza dietro di lui. L'uomo aprì il portone ed entrarono in una grande casa. Da lontano giungevano delle voci, persone che ridevano e scherzavano. Magnus le appoggiò un braccio intorno alla spalla e lei non si ritrasse. Quando entrarono nella stanza c'era molta gente che stava parlando e non appena videro Magnus si zittirono tutti.
<< Magnus, sei tornato!>> a parlare fu un uomo alto e snello come Magnus, ma con i lineamenti più dolci e con capelli biondi che contornavano il viso.
<<elijah non ve lo ha detto? Sono andato a prendere la ragazza in orfanotrofio.>> lo sguardo di tutti i presenti si spostò sulla ragazza.
<< un altra strega? In quale orfanotrofio l'hai trovata?>>
<< non è una strega steven>>
<<hai portato qui una mondana?!>>
Miriam non capiva di cosa stessero parlando, ma il loro comportamento la irritava molto e decise di intervenire non sapendo neanche cosa significassero i due termini con cui steven l'aveva chiamata.
<< hei! Io non sono né una strega nè una...mondana>>
Magnus la guardò per un attimo, poi tornò a rivolgersi a steven
<< non è una mondana, è una shadowhunters >>
<< e perché l'hai portata qui? Perché non l'hai lasciata all'orfanotrofio?>>
<<perché la devo consegnare a Jonathan Herondale>>
<<aspetta io sono cosa??>> Miriam non riuscì a trattenersi.
<<sei una shadowhunters, una cacciatrice di demoni>>
<< si certo>> Miriam si mise a ridere, una risata amara.
<<ora vieni Miriam ti porto alla tua stanza>>
<<prima mi spiegate cosa siete voi! >>
<<noi siamo stregoni>>
<<esistono davvero??>>
<<certo,insieme ai vampiri, ai licantropi, ai demoni e ai cacciatori di demoni.>>
<< lo dite come se tutto questo fosse normale>>
<< lo è, benvenuta nel mondo invisibile ragazzina>>
Miriam non rispose.tutto questo sembra un film di fantascienza, ma infondo non era molto stupita. Questa nuova scoperta poteva essere la risposta a molte delle sue domande.
Magnus la portò in una stanza. Era molto grande con al centro un enorme letto.
<< questa è la tua stanza>>
Miriam non parlò.
<<se hai bisogno sono di là >>
Magnus uscì dalla stanza e Miriam cominciò a guardarsi intorno. Sulla scrivania trovò dei fogli e una matita. Prese subito la matita e cominciò a disegnare. Dopo un po' Miriam guardò il foglio dove aveva disegnato due ragazzi. Il solito ragazzo biondo e un altro ragazzo con i capelli neri e con le braccia incrociate al petto. Le braccia dei ragazzi erano ricoperte di tatuaggi strani di cui Miriam non era a conoscenza di aver disegnato. Prese il disegno e lo piegò per poi metterlo in tasca. Prese il suo zaino e aprì la finestra. Fortunatamente la sua stanza era al prima piano. Miriam saltò e sgattaiolò dal giardino per poi ritrovarsi per strada. Cominciò ad incamminarsi per le strade del città finché non senti una goccia bagnargli il viso. Alzò la testa verso il cielo e altre gocce gli bagnarono il viso. Pochi minuti dopo scoppiò un forte temporale e Miriam cominciò a correre per cercare un riparo. Stava girando ormai da mezz'ora per la città, i vestiti ormai erano fradici e i capelli le si erano incollati al viso. Ad un certo punto Miriam la vide. Era una chiesa abbandonata, c'era qualcosa che L'attirava e decise di entrare.
La ragazza entrò. La chiesa stava cadendo a pezzi, le macerie era sparse ovunque. Cominciò a camminare per la chiesa ammirando le vetrate ancora intatte. Ad un certo punto sentì un rumore. Come se qualcosa o qualcuno fosse andato a sbattere contro qualcosa. La ragazza si avvicinò con cautela finché non vide una sagoma. <<chi sei?>> il ragazzo si alzò di scatto e guardò Miriam con stupore
<<tu mi vedi?>>
<<certo che ti vedo che domande!>>
Il ragazzo si avvicinò e Miriam rimase a bocca aperta. Era il ragazzo biondo che continuava a disegnare. Le venne in mente il nome che Magnus le aveva detto quando aveva guardato il disegno.
<< tu sei jonathan herondale?>>
<<si sono io, come fai a conoscermi? E perché io non ti conosco?>>
Miriam non rispose e continuò a squadrarlo dal basso verso l'alto. Tirò fuori il disegno e lo guardò. Poi guardò il ragazzo.
<< che cos'è?>> il ragazzo si avvicinò e le strappò il disegno dalle mani.
<< perché hai un disegno di me e alec?>>
<<alec?>>
<< mio fratello>>
<< io non so perché disegno queste cose.>>
<<mh vieni seguimi>>
<< perché dovrei?>>
<<fidati di me>>
La ragazza avrebbe voluto dire di no ma non ci riuscì. Il ragazzo le porse la mano. Quando l'afferrò rimase a bocca aperta. Davanti a lei non c'era più la chiesa abbandonata. Ma la facciata brillava, con contorni d'oro e ornamenti argentei che ricoprivano tutto l'edificio.
<<benvenuta all'istituto>> il ragazzo sorrise, un sorriso dolce che mise in difficoltà Miriam.
Quando entrarono un ragazzo le sfrecciò davanti e lei fece alcuni passi indietro.
<< beth ridammi l'arco!!>> solo dopo Miriam si accorse che il ragazzo stava rincorrendo una ragazza con i capelli biondi.
<< no! Mi serve!>>
<< beth! Per l'angelo è il mio arco!>>
Il ragazzo raggiunse la ragazza e gli tolse l'arco dalle mani.
<< ti amo ma il mio arco non si tocca>>
La ragazza sorrise e lo baciò
<< Alec, beth>> i due si girarono sentendo la voce di jace.
<<abbiamo una nuova arrivata>>
<< piacere mi chiamo Miriam >> la voce della ragazza era fredda come al solito
<< piacere io sono Alexander Lightwood>>
La ragazza bionda di fece avanti
<< io sono Malbeth >>
All'improvviso arrivò in altra ragazza dai capelli neri
<< fratellone dove hai messo la mia spada?>>
<< non ne ho idea izzy io non l'ho toccata>> Alec sbuffò e guardò la ragazza
Izzy guardò Miriam
<<chi è lei? Piacere io sono Isabelle ma puoi chiamarmi izzy>>
<<piacere Miriam >>
<<Alec fai rapporto al clave e digli che c'è una nuova shadowhunters >>
<<si vado>>
<< okay, ora dovrei tornare da Magnus mi starà cercando>>
<<Magnus Bane?>>
<< si, lui mi ha portato via dall'orfanotrofio ma sono scappata>>
Izzy la guardò e sorrise
<< questa ragazza mi piace>>
<< voleva portarmi da un certo jace Herondale>>
<<mhh>> jace si fece avanti
<< sono io>>
<<ah perfetto>>
Jace squadrò la ragazza
<<vieni ti porto nella tua stanza>>
Senza fare domande lo seguì e jace la portò in una stanza non tanto diversa da quella che gli aveva dato Magnus.
<<se hai bisogno noi siamo di sotto. E ti pregherei di non scappare>>
<<non ho intenzione di scappare>>
<< fantastico>>
Il ragazzo uscì e Miriam si stese sul letto. Dopo poco tempo si addormentò con in mano il disegno che aveva fatto.
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NEVER SAY EVER
RomansaAveva una vita tutta sua, un ragazzo che amava e che la amava. Sembrava tutto un sogno. Finché non arrivò lui. Distrusse tutto con il suo amore. Distrusse completamente la ragazza senza lasciare neanche un pezzetto di cuore da tenersi stretto. Lei...