Miriam sentì bussare alla porta. La aprì di malavoglia e si trovò davanti Sebastian
<<Sebastian? Cosa vuoi? >> La ragazza si appoggiò alla porta.
<<volevo farti una proposta. Abbiamo iniziato con il piede sbagliato e mi chiedevo se avessi voglia di venire a prendere un gelato con me.>>
<< mhh>> Miriam guardò l'orologio
<< alle 22:00 di sera? >>
<<ehm si>>
<< va benissimo, molto volentieri >>
<< oh...perfetto. Ti aspetto giù >>
<<si mi preparo e arrivo>>
Miriam chiuse la porta.
Prese una maglietta nera che le arrivava all' ombelico e dei jeans strappati. Uscì dalla stanza e guardandosi i piedi si legò i capelli in una coda alta. Ad un certo punto andò a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno. La ragazza alzò lo sguardo e vide jace.
<<dove vai ?>> jace sorrise
<< Sebastian mi ha offerto di prendere un gelato. Dice che abbiamo iniziato con il piede sbagliato >> il sorriso gli morì sulle labbra
<<Sebastian?>>
<<si Sebastian, ragazzo biondo,alto, occhi azzurri>>
<< si ho capito >>
<< okay...io vado >>
<<si poi passa in camera mia quando torni>>
<<okay>> Miriam lo guardò e scese le scale
Vide Sebastian e sorrise
<<pronta>>
<<aspetta>> Sebastian si avvicinò e le sciolse i capelli buttando per terra l'elastico
<< ora va meglio>> il ragazzo sorrise
<<andiamo?>>
<<si certo >> i due uscirono dall'istituto e si avviarono alla gelateria vicino al parco
Miriam guardo la vetrina dove c'erano i gelati e sorrise
<< un cioccolato e fragola e un limone e menta>> Sebastian guardò la ragazza dietro al bancone e disse i gusti dei gelati
<< come fai a sapere che io adoro menta e limone??>>
<<ho tirato ad indovinare >> Miriam lo guardò scettica
<<okay ti ho sentito parlare con jace>>
<<ah, comunque grazie>> la ragazza sorrise. Sebastian si sedette su una panchina e Miriam si sedette affianco a lui. Ci fu un attimo di silenzio. La ragazza non sapeva cosa dire e Sebastian sembrava imbarazzato.
<<allora...raccontami di te Sebastian >>
<< mh la mia storia potrebbe essere terribilmente noiosa. Quindi preferisco andare dritta al punto.>> Miriam lo guardò e in pochi secondi le labbra di Sebastian si posarono sulle sue. La ragazza spalancò gli occhi e ricambiò il bacio. C'era qualcosa che l'aveva attratta in quel ragazzo dalla prima volta che lo aveva visto. Era così misterioso e così...simile a lei. Sebastian la prese per i fianchi e la attirò al suo petto. Miriam cercò di non perdere l'equilibrio e si appoggiò al suo petto mentre il ragazzo continuava a baciarla. Miriam si staccò per riprendere fiato.
<<wow>> la ragazza guardò Sebastian, il suo viso era illuminato da un sorriso a trentadue denti. La ragazza sorrise.
<< è stato...>>
<<fantastico >> Miriam concluse la frase di Sebastian e lo baciò.
Il ragazzo sorrise e ricambiò il bacio. I due rimasero per quasi un ora su quella panchina guardando il parco illuminato dai lampioni.
<<forse è meglio tornare all'istituto >>
<<si, si è fatto tardi>>
I due ragazzi tornarono all'istituto e prima di entrare Miriam si ricordò che jace la stava aspettando per parlarle. Guardò l'orologio e vide che era mezzanotte. Probabilmente jace era già andato a dormire. Sebastian la accompagnò fino alla sua stanza.
<<beh allora...buonanotte >>
<<buonanotte Sebastian >> il ragazzo si avvicinò e la baciò delicatamente. Quando il ragazzo si allontanò la ragazza stava per aprire la porta quando sentì dei passi provenire dalla porta accanto, la camera di jace. La ragazza si avvicinò e fissò la porta. Quando l'aprì vide jace camminare nervosamente avanti e indietro per la stanza. Quando si accorse della presenza di Miriam il ragazzo alzò lo sguardo. Era a petto nudo e delle gocce di sudore gli bagnavano la fronte. Jace si avvicinò a Miriam
<<dove cavolo eri finita? È mezzanotte pensavo che...>>
<<pensavi cosa??>>
<<pensavo che fossi scappata via...>>
<< jace io ti avevo detto che sarei uscita per una passeggiata >>
<< non è vero>>
<<si invece! Evidentemente non mi stavi ascoltando>>
Jace aprì bocca, ma Miriam lo interruppe
<<allora di cosa dovevi parlarmi>>
<<io...>>
<<tu?>>
<<lascia stare...>> Miriam lo guardò e scosse la testa
<< va bene. Sono stanca>>
<<eh già deve essere molto stancante baciare Sebastian >> jace sussurrò così piano che Miriam credette di essersi immaginata tutto.
<<come scusa??>>
<<hai sentito.>>
<< si e allora? Ci siamo baciati. Problemi?>>
<< mhh>>
<< anche tu ti sei baciato con clary, ma io non ho detto nulla, mi sono trattenuta>>
<< perché trattenuta?>>
<<jace non ti conviene. Non tirare la corda>>
<< no sentiamo. Cosa non hai detto >>
Miriam chiuse gli occhi e cercò di trattene la rabbia. Lei adorava dire alle persona cosa pensava veramente. E spesso ci andava giù pesante.
<<jace>> lo ammonì per l'ultima volta
<<avanti Miriam >>
<<clary sembra una gatta morta, pendente dalle tue labbra. Fa gli occhi dolci con te e quando vi vedo mi viene da vomitare. Non dico cosa sembra solo per rispetto>> Miriam scoppiò. Jace rimase in silenzio
<<notte jace >> Miriam uscì dalla stanza e si chiuse in camera sua. Si buttò sul letto sbuffando. Il comportamento di jace l'aveva particolarmente infastidita. Cominciò a fissare il soffitto e chiuse gli occhi. Gli dispiaceva per jace, ma lo aveva avvertito. Chiuse gli occhi e si addormentò cercando di non pensare a cosa sarebbe successo domani.
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NEVER SAY EVER
RomanceAveva una vita tutta sua, un ragazzo che amava e che la amava. Sembrava tutto un sogno. Finché non arrivò lui. Distrusse tutto con il suo amore. Distrusse completamente la ragazza senza lasciare neanche un pezzetto di cuore da tenersi stretto. Lei...