Sembri la protagonista del film "fino all'osso"!

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Miriam sentì la luce filtrargli attraverso gli occhi anche se erano chiusi. Sentiva come se la luce le stesse praticamente cavando via gli occhi se non li avesse aperti. La ragazza aprì prima un occhio e poi l'altro. All'inizio ci mise un po' a mettere a fuoco e a vedere nitidamente il soffitto. Ancora stordita Miriam cercò di mettersi a sedere. Ma qualcosa glielo impediva. Girò lentamente la testa e lo vide. Vide jace ancora addormentato e con un braccio sopra il suo petto. Ecco cosa le impediva di alzarsi, il braccio di questo ragazzo sopra il suo petto e con la mano appoggiata al suo fianco. A Miriam le si mozzò il fiato fino a che nella stanza non si sentì solo il suo cuore battere. Cercò di spostargli il braccio senza svegliarlo, per potersela svignare senza fare troppe domande. Meglio non sapere come dal pavimento, jace fosse misteriosamente finito nel suo letto. Miriam spostò il braccio, ma jace si svegliò. La ragazza inclinò la testa di lato e lo osservò.
<< buongiorno.>> jace la guardò dritta negli occhi
<< cosa ci fai qui.>> Miriam usò un tono freddo
<< non ti ricordi? Sei stata tu ieri a dirmi che potevo restare>>
<< no, intendevo, cosa ci fai nel mio letto.>>
<< ah...emh...il pavimento era scomodo>>
Miriam lo guardò male e corrucciò le sopracciglia.
<< bhe, fuori dal mio letto. Shola >>
<< mamama>>
La ragazza si alzò scocciata e andò in bagno a cambiarsi. Si mise un jeans strappato e una maglia di Cameron che aveva lasciato la sera precedente in camera sua. La maglietta profumava di lui, per la ragazza era come averlo vicino e per lei ero molto importante averlo accanto. Miriam si affacciò alla porta e guardò attentamente jace, il ragazzo era senza maglia e le braccia incrociate dietro alla testa.
<< allora, devo stare qui e vederti piangere mentre ti ingozzi di cioccolatini? Mentre io ti consolo e ti dico che andrà tutto per il verso giusto, ma in verità probabilmente non andrà meglio e sinceramente me ne importa ben poco?>>
<< wow, la tua delicatezza è veramente affascinante >>
<< delicatezza? Ah, spiritoso. Io sono schietta, se cercavi consolazione, bhe quella è la porta. Sei nella stanza sbagliata herondale>>
<< non cerco consolazione. Io non ho bisogno di consolazione perché non ci sto male>>
<< mh okay>> Miriam si inginocchia e mise la testa sotto il letto in cerca della cosa di cui aveva più bisogno in questo momento.
<< cosa...ma che?!>> la ragazza tirò fuori da sotto il letto la bottiglia di vodka alla pesca e la girò a testa in giù. Non scese neanche una goccia. Miriam strinse la bottiglia tra le mani fin a farsi venire le nocche bianche.
<< Cameron >> disse mantenendo a stento la rabbia.
<< bevi a quest'ora?>> jace la guardò scettico
<< certo, si può bere ad ogni ora. Si beve quando si hanno problemi, e anche se i problemi sono alle 3 del mattino, bhe, allora bevi alle 3 del mattino!>>
<< ma sono le sette del mattino e in più non è una buona idea bere a stomaco vuoto>>
La ragazza roteò gli occhi esasperata
<< bhe, non avrei potuto bere lo stesso visto che il mio migliore amico mi finisce le scorte>>
<< Cameron mi sta già più simpatico>>
<< cosa? Perché?>>
<< perché in questo modo impedisce che sia tu ad ubriacarti>> cosa fregava a jace se lei si ubriacava???
<< no fidati, non fare ragionamenti così contorti. Stiamo parlando di Cameron! Ha bevuto solo perché ne aveva voglia >> la ragazza si sedette sul letto esitando.
<< perché non ti metti magliette della tua taglia? Queste magliette così larghe ti coprono le curve che hai.>>
<< curve? Forse volevi dire costole>> Miriam si strinse d'istinto le braccia intorno alle costole, ma senza farsi vedere da jace.
<< quanto pesi?>> jace sembrava molto serio.
<< cosa?>>
<< ho detto, quanto pesi?>> scandisce le parole quando ripete la domanda
<< ma nessuno ti ha insegnato l'educazione??>>
<< cosa c'entra?? Miriam sono serio. Quanto pesi?>>
Miriam esitò un attimo, ma poi si rassegnò
<< 39 kg>>
Jace si alzò di scatto.
<< 39 kg?! Miriam hai 18 anni!>>
<< ma dai? Non lo sapevo!>>
<< Miriam, sei veramente sotto peso, sei...>>
<< no, non ti azzardare a dire quella parola, non farlo!>> la ragazza sbottò e jace sospirò
<< okay scusami>> Jace si alzò e si mise una maglietta. Senza volerlo nella mente di Miriam balenò un pensiero. Chissà com'era indossare la sua maglia. Era come indossare quella di Cameron? Era come sentirlo vicino a lei ? La ragazza scosse bruscamente la testa e scacciò subito il pensiero.
<< ora però vieni con me.>>
<< eh? Dove?>>
<< a mangiare qualcosa, sembri la protagonista del film fino all'osso >>
<< uh, ho visto quel film. Veramente toccante>> Miriam fece finta di asciugarsi una lacrima
<< okay andiamo va>> jace uscì dalla stanza. Miriam guardò la porta
<< allora?? Cosa aspetti??>> il ragazzo urlò dal corridoio
<< okay, okay>> Miriam sbuffò e lo seguì.

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