Farfalle nello stomaco

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Miriam si svegliò di colpo. Un altro incubo. All'inizio era un po' stordita, ma poi aprì completamente gli occhi e si rese conto di essere nella sua stanza. La ragazza si stiracchiò e sorrise. Il sorriso le morì sulle labbra appena si ricordò del litigio di ieri sera con jace. Miriam buttò la testa all'indietro e sprofondò nel cuscino. Decise di prendere coraggio e di scendere dal letto. Strisciò fino al bagno e si sistemò i capelli. Uscì dalla camera e in punta di piedi si diresse verso la cucina. Alcune ciocche di capelli le ricaddero sul viso.
<< già sveglia?>>
Miriam si fermo e si irrigidì
<< si. Non avevo sonno>>
jace si avvicinò
<< senti mi dispiace per ieri>>
Il ragazzo era alle spalle di Miriam. Sentiva il suo fiato sul collo.
<< non...non avrei dovuto stuzzicarti. Mi spiace >>
Miriam rimase in silenzio e gli continuò a dargli  le spalle.
<<credevo fossi scappata...>>
La ragazza si girò di scatto
<< perché continui a credere che io sia scappata?? So che vuoi sbarazzarti di me, ma non scappo ogni volta che ho un problema.>>
<< non intendevo questo lo sai >>
Miriam non rispose e si diresse in cucina. Jace la seguì
<< Miriam>>
Miriam stava per girarsi e dirgli in faccia come stavano le cose, ma venne interrotta da clary
<<jace ti devo parlare>>
<< non ora clary, io devo parlare con Miriam>> jace gli rivolse di sfuggita uno sguardo
Clary non esitò. Prese jace per la maglietta e lo baciò
<< bleah mi sta per salire il diabete>> Miriam roteò gli occhi. Jace la guardò e ricambiò il bacio, ma senza staccare gli occhi da Miriam. Miriam se ne andò e si diresse in sala allenamenti. Prese del nastro nero e se lo legò alle mani. Cominciò a prendere a pugni il sacco da boxe. Ogni colpo era sempre più carico di rabbia e rancore. Aveva bisogno di sfogarsi. Ne aveva l'assoluta priorità. Ad un certo punto sentì qualcuno entrare. Si girò infastidita
<< jace ti ho detto...>> la ragazza si fermò vedendo Sebastian
<<oh ciao seb >> sorrise
<< ciao Miriam >> Sebastian la squadrò
<< ti alleni?>>
<< eh già>>
<< mhh>> Sebastian si avvicinò e la prese dai fianchi da dietro. La ragazza sorrise
<< stasera ti va di uscire con me?>>
<<ehm si certo>> Sebastian rise per la reazione imbarazzata della ragazza e si allontanò.
<<alle otto va bene?>>
<<si certo, non vedo l'ora >>
Sebastian uscì dalla stanza e poco dopo Miriam fece lo stesso.  Quando arrivò al corridoio vide jace e si bloccò. Si girò e si diresse dalla parte opposta.
<<hei aspetta>>
La ragazza la ignorò e raggiunse la camera in tempo chiudendosi a chiave
<<Miriam ti prego apri>>
<< no>>
<<daii>>
<<jace vattene>> sentì esitare
<< va bene>> Miriam sentì il ragazzo andarsene.
La ragazza andò verso il letto e prese album e matita. In meno di venti minuti aveva finito il disegno. Una versione di jace con dei lineamenti più...dolci. La ragazza lanciò via il quaderno sbuffando e si stese sul letto. Continuando a chiedersi cosa le stesse succedendo. Chiuse gli occhi e si addormentò in un sonno leggero, ma privo di sogni. Per lei c'era solo spazio per gli incubi.

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