La veritá salterá sempre fuori

23 5 0
                                    

La ragazza si buttò sul divano e Cameron fece lo stesso circondandole il collo con un braccio. Miriam si appoggiò al suo petto e cominciò a fare la cosa sbagliata, cominciò a pensare. Si guardò intorno e la prima cosa che le venne in mente fu jace. Lei non voleva pensare a lui! Non riusciva però a fermare la mente...non ci riusciva. Poi pensò a jace e clary insieme, sentì una fitta fortissima al petto. La ragazza nascose la faccia nel petto di cam e strinse i pugni. Decise di cambiare pensiero e automaticamente vide Cameron. Il respiro tornò regolare. Vide quel familiare viso sorriderle nella sua mente e istintivamente sorrise anche lei. Cam la guardò curioso.
<<cosa stai pensando?>>
<< a te>>
Cameron fece un sorriso a trentadue denti.
<< quale onore essere nella tua testa>>
<< mh>>
<< va tutto bene?>>
<< emh...si>>
<< non sembra>> Cameron si mise a sedere e cominciò a guardarla
<< ho solo un po' di mal di testa>>
<< poverina>> cam gli sistemò i capelli dietro l'orecchio. Miriam si alzò e si mise il berretto nero.
<< quel berretto ti sta molto bene>>
<< grazie scricciolo>> Miriam sorrise.
<< andiamo a fare scherzi? Credo di mancare a roland>>
<< oh non sai quanto, sopratutto il caffè che gli versavi in testa dalla finestra ogni mattina>>
<< che bei tempi>>
<< andiamo>> i due si alzarono e si avviarono alla porta. Si fermarono quando quest'ultima si spalancò e videro jace con in braccio clary.
<< cosa è successo??>>
<< eravamo a bere qualcosa...e credo abbia bevuto qualcosa del popolo fatato>>
<< pessima cosa>> cam si appoggiò alla porta.
<< quella roba è troppo forte anche per me>>
<< dobbiamo andare alla corte della regina seelie>>
Miriam annuì anche se non sapeva neanche cos'era.
<<hei, scordatelo. Lei non verrà con te. La corte della regina seelie è molto pericolosa>>
Cam si mise davanti a lei.
<< va bene, vado da solo>>
<< no jace aspetta>>
<<cam aiutiamolo>> Miriam si girò verso il migliore amico.
<< eh va bene>> cam uscì dalla porta e seguì jace. Miriam fece lo stesso. Quando arrivarono Miriam era un po' confusa. Non sembrava così pericoloso come diceva Cameron. Dall'alto piovevano petali di rosa bianchi. E sembrava tutto così...floreale e calmo. Ad un certo punto arrivò una ragazza, con dei capelli color rosso opaco e dei disegni oro sul collo e sul petto. Sembrava una ragazza di quattordici anni.
<< a cosa devo questa inaspettata visita?>>
<< vostra maestà, clary fairchild ha bevuto inconsapevolmente una bevanda del vostro popolo e ora non sta bene. Le chiediamo di guarirla>>
<< mh, nessuno beve qualcosa del popolo fatato inconsapevolmente. Ne è sempre attratto prima di berlo.>>
Miriam era molto confusa
<< la guarisca così possiamo andare>> Cameron fece un passo avanti. Lo conosceva abbastanza bene. Lui aveva pazienza, ma quando riteneva che qualcosa non fosse degno della sua pazienza ci metteva pochi secondi ad arrabbiarsi.  La regina schioccò le dita e tutti furono avvolti da delle piante, tutti tratte Miriam. La ragazza guardò la regina e si girò di scatto verso gli altri con uno sguardo confuso. Corse verso cam e cercò di strappare le piante che stringevano il suo collo.
<<adesso ti libero, non ti agitare, ci sono qui io>>
Cameron la guardò con la faccia paonazza. Gli mancava l'aria e anche alla ragazza, come se anche lei avesse quelle cose infernali strette al collo.
<< è inutile giovane nephilim >>
<<li liberi immediatamente!>>
<< ad una condizione >>
<< sentiamo>>
<< dovrai baciare la persona che desideri di più. Se questa persona non ricambierà i tuoi sentimenti sentirai un forte dolore alla testa. >>
<<ma questo è ridicolo>>
La ragazza sentì un specie di strozzo e quando si girò vide che le piante si erano strette.
Miriam fece un respiro profondo e si diresse verso cam. Tanto valeva provare. Infondo da quando si erano baciati...qualcosa in lei si era accesso. La ragazza lo baciò ma sentì una leggera scossa, come un piccolo pizzicotto insignificante.
<< anche se questo angelo caduto prova qualcosa per te tu desideri un altro ragazzo>>
<< si ma non è qui>>
<< ed è qui che ti sbagli>>
La regina guardò jace.
<< no, io non vedo Sebastian morgerstern qui>>
<< infatti non è lui, cavoli per essere un angelo sei proprio ingenua>>
<< angelo?>>
<< questa è un altra storia>>
<< ti conviene fare quello che devi prima che le piante li uccidano soffocati>>
Miriam si avvicinò a jace.
<< questo non vuol dire niente, io non ti amo>>
Jace annuì e Miriam lo baciò. Non sentì nulla. Nessuno scossa. Si staccò e si allontanò rapidamente. Le piante di sciolsero subito dai corpi dei ragazzi. La regina sorrise compiaciuta. Miriam la guardò e scosse la testa e a passo veloce si diresse verso l'uscita. Non era vero, era tutto finto. Trovato! Era un incubo. Sperava solo di svegliarsi il più presto possibile. Quando uscì e la pioggia le bagno il viso capì. Era tutto vero. Non era un sogno

NEVER SAY EVERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora