*Capitolo 1*

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*6 anni dopo l'inizio della nostra amicizia*
X-"Ella ti devo dire una cosa.. "
Ella-"Se parli così mi fai preoccupare"
X-"Nono tranquilla.. Ecco.. Beh volevo dirti che.. Puta! Puta! Oh svegliati!"
Ella-"Ma cosa stai dicendo? Svegliarmi da co..? "
Non finisco neanche di dire la frase che sento una cosa ghiacciata pervadermi il corpo. Mi sveglio e mi trovo la faccia di Isa appiccicata alla mia che si sta sbellicando dalle risate.
Stavolta la ammazzo!
Le urlo "Ora ti uccido" ma non faccio neanche in tempo ad alzarmi dal letto che la vedo correre verso il bagno uscendo con la scopa e la lacca fra le mani urlando -"Stai lontana da me!"
Non ce la faccio più. Quando sono venuta ad abitare in questa casa pensavo di poter finalmente stare tranquilla senza preoccuparmi di QUALCUNO (i miei genitori)che mi rompesse i coglioni già di prima mattina, non contando che ci fosse anche lei.
Certe volte la vorrei uccidere, ma senza di lei non potrei vivere quindi la amo lo stesso nonostante le sue continue cazzate, anche se non sono da meno ma lasciamo stare.
Isa-"Oh ti svegli? Io vado a scuola in moto con Andre, ti ho lasciato la colazione di là "
Ella-"DAVVERO? " Wow di solito non lo fa mai.
Isa-"No. Ciao e muoviti che è tardi"
Ella-"Tardi per cosa? "
Isa-"Ma come, ti sei già dimenticata? Rincoglionita hai il colloquio oggi" ed esce sbattendo la porta.
Qual'era l'ultima parte? Ehm..
CAZZO, CAZZO IL COLLOQUIOO.
Mi vesto più velocemente che posso e prendo le chiavi della macchina. Mi dirigo verso il L'Ostrica, un ristorante in centro molto carino.
Spero tanto che vada bene, è il mio primo colloquio e sono veramente in ansia.
Se non andasse bene dovrei trovare qualche altro lavoro part-time altrimenti non riuscirei a continuare l'Università.
Fortunatamente anche Isa mi da una mano in casa lavorando anche lei come barista in una delle discoteche più famose di Milano.

*2 ore dopo*

Il colloquio fortunatamente è andato bene e mi faranno sapere domani se sono stata assunta o meno.

Chiamo subito Leo, il mio migliore amico, per fargli sapere la notizia e avere un supporto morale per le mie solite paranoie. Dopo due squilli mi risponde facendomi una valanga di domande.

Leo-"Ella raccontami tutto! Com'è andata? Ti hanno presa? Hai avuto una buona impressione? Pensi che ti prendano,o meglio QUANDO INIZI A LAVORARE ALL'OSTRICA CHE VOGLIO VENIRE A GUARDARTI FARE LA SERVETTA?!" E dopo questa, scoppiò in una fragorosa risata.

Ella-"Ha Ha ha, molto divertente! Comunque ciao anche a te, anche io sono molto felice e si se proprio vuoi saperlo,sto bene anche io."

Leo-"Dai lo sai che ti voglio bene e dato che dal tuo tono di voce sembri incazzata col mondo,ti vengo a rompere un po' i coglioni." Acconsento e chiudo la chiamata.

Prendo la macchina e mi dirigo un attimo al supermercato a comprare un po' di popcorn e altre schifezze varie. Girando per la corsia degli alcolici mi fermo a guardare delle bottiglie,e decido di prendere anche della birra,ho veramente bisogno di togliermi l'ansia di dosso.

Improvvisamente sento le risate di due ragazzi,appena mi giro le risate cessano, mi giro e vedo i due che si baciano. Si staccano e continuano a ridere. Quando focalizzo i due volti noto che quello è il mio ragazzo con Stefania, la mia più cara amica dopo Isa.

Io non sono una che piange spesso,ma in questo momento sento il mondo crollarmi addosso e sento gli occhi pizzicarmi e qualcosa di caldo sulla guancia  continua a scendere seguita da molte altre. Non mi sono neanche accorta di quando ho iniziato a piangere. Meglio che me ne vada da qui. Nel mentre prendo anche 2 bottiglie di vodka e vado a pagare uscendo di corsa. L'aria di colpo era diventata irrespirabile.

Arrivata a casa mi butto tra le braccia di Leo che mi stava aspettando davanti al cancello. Mi accarezza la guancia senza farmi domande,la cosa che mi piace di Leo è che mi capisce con un solo sguardo. Entriamo dentro e lui si offre di prepararmi una cioccolata calda,ma io rifiuto estraendo dalla borsa le due bottiglie di vodka e la birra.

Iniziamo a parlare di quel che è successo oggi e in un sorso finisco mezza bottiglia.

*S'POV LEO*

Non sopporto vederla così. Fa stare male anche me. Penso ad un modo per farla ridere e mi precipito con le mani sulla sua pancia,iniziando a farle il solletico e lei ovviamente comincia a dimenarsi come sempre.Beh almeno sta ridendo.

Dopo qualche minuto di risate sentiamo il suo Iphone squillare e risponde alla chiamata senza guardare chi fosse. Le vedo incupirsi il volto e i suoi occhi si riempiono di lacrime facendo cadere il telefono a terra. Guardai chi era. Quel coglione. Prendo il telefono e continuo a sentire la chiamata. Mi sta salendo l'istinto omicida. Dall'altra parte del telefono si sentono i gemiti di due persone che penso siano il ragazzo di Ella e la ragazza di cui mi ha parlato prima.Molto probabilmente la chiamata era partita da sola. Non ha avuto il coraggio di dirmi con chi era. Mi viene l'idea di chiamare Stefy per rendere un po' di buon umore Ella. Nel mentre che io vado a parlare con quella testa di cazzo che sta facendo soffrire.

Parte la canzone "All time low"(la mia suoneria) e quando risponde sento mia madre piangere.

Mamma-"De-vi venire s-subito in Os-p-pedale Leoo" mia madre era veramente spaventata.

Leo-"Mamma che succede? Mammaa? MAMMAA!" bip...bip...bip..CRISTO. Saluto in fretta Ella e mi dirigo in ospedale.

Spero solo che non si tratti di mio fratello..

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