*Capitolo 7*

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*S'POV ELLA*

Rimaniamo a parlare fuori casa nel frattempo che cerco le chiavi. Quando finalmente le trovo le infilo nella serratura e apro la porta entrando insieme a Ty.

Ella-"Sono a casaa!" subito dopo sento un verso simile a quello di un cane provenire dal soggiorno. Guardo Ty come per chiedergli cos'era ma lui fa spallucce,così seguo il suono. 

Entro in soggiorno e trovo Emma,Isa e Leo seduti per terra a giocare con due cuccioli di labrador. 

Ella-"OMMIODDIOO!!! Di chi sono?"

Isa-"Sono nostri,mi sembra ovvio" Dice con un sorriso a trentadue denti.

Le salto addosso e la abbraccio fortissimo. "Grazie graziee" le dico urlando.

Mi stacco e mi siedo anche io per terra a giocare con i due cagnolini. 

Dopo alcuni minuti passati a giocare con il cucciolo beige, Ty si avvicina a me e mi abbraccia sussurrandomi "Penso sia l'ora di dargli un nome." Ci penso un po su e mi viene in mente.

Ella-"LAPO"

"Lapo?" dicono tutti in coro.

Ella-"Si, si chiamerà Lapo,sempre se non ti dispiace."

Isa-"No,Lapo è più che perfetto."

Feci un salto di gioia e poi mi rimisi a giocare con Lapo,me ne ero innamorata.

Isa-"Lei invece si chiamerà Mia." 

Dopo due minuti circa Isa si alza e torna subito dopo con una scatola bucherellata ai lati.

Isa-"Emma! Questo è per te." dice dandole la scatola.

Emma la apre lentamente e dopo fa un urlo di gioia,cominciando a piangere.

Tira fuori dalla scatola un bellissimo gattino nero con gli occhi verdi,assomigliava  a quello che aveva da piccola. Mi ricordo che ci era molto affezionata,forse è per questo che Isa ha deciso di prenderglielo simile. Quando morì, non volle più avere gatti e pianse per giorni interi.

Vedo Emma rattristarsi di botto,ma subito dopo sul suo volto compare un sorriso,e comincia a coccolare il gattino che ha in braccio. 

Emma-"Ciao piccola Effy"

Trascorriamo tutta la giornata a scherzare e coccolare i nuovi membri della famiglia.

Verso le undici Leo e Ty vanno a casa ed io,Isa ed Emma rimaniamo da sole.

Mentre guardiamo un film sentiamo uno stomaco brontolare. Io ed Isa ci giriamo verso Emma e lei accorgendosene ci guarda e dice "Che c'è? Non mangio da un'ora!"

Scoppiamo tutte in una sonora risata dopo di che vado in cucina a preparare dei toast.

Dopo aver mangiato mi arriva una telefonata da Leo in cui mi dice di incontrarci al parco perché mi doveva assolutamente parlare.

Mi vesto in fretta e mi avvio verso Leo.

Dopo un quarto d'ora arrivo e vedo Leo su una panchina con la testa fra le mani. Gli vado in contro e mi siedo vicino a lui.

Ella-"Ehi,che succede?"

Leo-"Ella..Mio fratello è in coma." si rivolge a me con gli occhi lucidi.

Ella-"NO,NON E' POSSIBILE. " urlo mentre delle lacrime mi rigano il volto. So che non devo piangere. Devo essere forte per lui,ma sono troppo legata a quel bambino. Ho passato gli anni della mia adolescenza insieme a lui perché spesso andavo a casa di Leo e giocavamo insieme.

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