"Ryan! Vuoi aspettare un po'?!"
Ignoro la richiesta e continuo a dirigermi lungo la strada. Due isolati non è abbastanza lontano da quella casa, tre isolati non sono abbastanza.
"Okay, sei arrabbiato! Lo capisco!"
Arrabbiato? Spencer pensa che io sia arrabbiato? Sto andando via per non tentare il suo omicidio, ma no, adesso è preoccupato, adesso vuole parlare.
Spencer alla fine mi raggiunge, bloccandomi la strada. Gli giro attorno, ma lui mi blocca ancora una volta, adesso afferrandomi per le spalle. Mi libero repentinamente e lo colpisco, il mio pugno vola in avanti di testa sua, le mie nocche colpiscono la sua mandibola. È un pugno floscio, ma faccio una smorfia e allontano protettivamente la mano. Spencer si sta toccando la mascella con un'espressione dolorante. "Cazzo, amico! Era necessario quello?!" Alza lo sguardo su di me, incontra il mio, e aggiunge all'istante, "Era necessario." Io provo ancora a superarlo, ma lui mi ferma per l'ennesima volta. "Lascia che ti spieghi, d'accordo? Non è quello che pensi tu!"
"Allora non hai sposato Haley alle nostre spalle? Non hai avuto una cazzo di figlia con lei?!" chiedo aggressivamente.
"Allora forse è quello che pensi tu."
"Vaffanculo! Mi hai sentito? Vaffanculo!" urlo, avvistando un taxi lungo la strada e chiamandolo. Mi passa davanti. Impreco ancora, rovistandomi precipitosamente le tasche. Spencer mi offre una sigaretta, e io gliela strappo di mano, mettendola tra le labbra in fretta e furia.
La accendo mentre Spencer sussurra, "Mi dispiace." Sembra dispiaciuto. Suona anche dispiaciuto, ma non è sufficiente.
"Hai avuto tutto questo tempo per dirmelo, ma non l'hai fatto. Invece, hai mentito. Costantemente. Spudoratamente," riassumo furiosamente, non sapendo cosa mi faccia incazzare di più. Il tradimento. La moglie. La figlia? Mentire alla band, mentire a me. Sono il suo migliore amico. Pensavo di esserlo. "Sapevo che c'era qualcosa che non andava, ma non avrei mai pensato a una cosa del genere," ringhio.
Credevo si fossero lasciati mesi fa, lo scorso maledetto anno. Mesi di bugie? Mi fa sentire il voltastomaco. È un attore, nient'altro.
"Non ho avuto scelta," Spencer dice in fretta, e la mia mano si chiude di nuovo in un pugno, volendo colpire ancora. Non ha avuto scelta? Nessuno l'ha costretto. Qualsiasi decisioni abbia fatto, le ha fatte consapevolmente.
E una figlia dura tutta la vita. A cosa stava pensando? Stava pensando? Spencer non è parte del mio mondo come credevo. Per tutto questo tempo ha vissuto qui invece, in fondo alla strada in quella casa di merda insieme a quella parte d'America perbenista, una moglie e una figlia e un pugno di valori che non sopravvivrebbero mai nel mio mondo.
Ho perso il mio migliore amico mesi fa senza neanche saperlo.
Un altro taxi sta passando per la strada, e rallenta mentre faccio segno di fermarsi. "Guarda, parliamone!" Spencer dice frettolosamente.
"Abbiamo un concerto tra un'ora. Non ho tempo di parlarne; sono solo venuto a prenderti." La macchina si ferma davanti a me, e apro la portiera posteriore. Spencer si sta guardando indietro con preoccupazione. "Oh mio dio," sussurro, chiudendo gli occhi e provando a calmarmi. "Vai a salutarle. Ti aspetto in macchina. Hai due minuti."
"Okay," Spencer borbotta, probabilmente capendo che non dovrebbe contraddirmi adesso.
Cerco di non guardare verso la porta della casa quando Spencer esce, ma lo faccio, comunque. Haley è lì, la mogliettina perfetta con in braccio la neonata. Quella bimba non può avere neanche un mese. Spencer le bacia entrambe prima di fare una corsetta fino al taxi, conoscendo i nostri tempi ristretti. Haley saluta. Io non ricambio il saluto.
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THROAM, Vol. 1: Over the Tracks | Ryden (Italian Translation)
FanfictionNell'estate del 1974, Ryan Ross intraprende un estenuante tour in supporto dell'album rivelazione della sua band, sforzandosi di adattarsi alla pressione e alle prospettive di fama improvvisa. Mentre si divide tra la sua band che sta per sciogliersi...