I - Capitolo 9: La Sparizione

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Ricordo la prima volta che andai a New York nell'estate del 1969. Avevo diciotto anni, Spencer ne aveva diciassette. Avevo già cancellato le superiori dal mio cervello, e Spencer non sapeva se sarebbe ritornato per l'ultimo anno. Alla fine non lo fece. Stavo andando via quell'estate, da nessuna parte e da tutte le parti. Spencer non sapeva se potesse, anche se aveva conservato del denaro come me. Sua madre gli aveva fatto tutta la ramanzina del 'se andrai per quella strada con quel buono a nulla di un Ross, allora non azzardarti a ritornare'. Ce ne andammo il giorno dopo e fecimo l'autostop fino all'altro capo della nazione per stare con una ragazza con cui Spencer aveva una storia all'epoca.

Si erano conosciuti durante le vacanze di primavera. Carla era più grande di noi, aveva appena compiuto vent'anni, e abitava in un bell'appartamento nel SoHo per cui aveva pagato suo papà. Io passai la mia estate in giro per l'ambiente musicale di New York, vivendo nella stanza degli ospiti, facendo serate sul palco dei bar locali e cantando per strada per qualche spicciolo. Facevo quel che cazzo volevo, senza la minima idea di che farmene della libertà improvvisa. Niente papà con il fiato sul collo, niente papà che mi tiene d'occhio, niente scuola, niente aspettative, niente responsabilità. A nessuno importava quel che facevo. Ero solo io e il mondo e una chitarra mezza scassata.

Non avevo idea di chi diavolo fossi, quindi pensai che sarei potuto diventare praticamente qualsiasi cosa.

Quando Spencer e Carla si lasciarono rumorosamente e irreparabilmente i primi di agosto, fummo sbattuti entrambi fuori con i piatti che volavano giù dalla cucina. Mi ero annoiato della città a quel punto, convinto di essermela lasciata alle spalle, quindi quando sentimmo del festival musicale fuori città, ce ne andammo. Woodstock. La musica fece click nella mia testa lì. Riuscivo a vedere tutto quello che veniva suonato in un miscuglio di luci colorate, con ombre e vortici, e la musica era viva.

Feci finalmente sesso a Woodstock, il che fu una bella novità. Feci sesso da non crederci, ma tutti fecero lo stesso. Avevo sprecato l'estate provando a corteggiare un'amica di Carla; una boriosa ragazza dell'Upper East Side, avrei dovuto immaginare sin dall'inizio che non l'avrebbe mai data a un aspirante rockettaro di Las Vegas con nessuna ambizione nella vita o con nessun progetto a breve termine, neanche per i prossimi dieci minuti. A Woodstock, incontrammo Brent, e lui disse che si trasferiva a Los Angeles, che fosse il posto in cui stare in quel momento. Spencer e io riuscimmo a procurarci un passaggio fino a Colorado Springs, e fecimo l'autostop fino a Vegas da lì. Fecimo le valigie e comprammo un furgoncino del '56 con i nostri ultimi centesimi. Dovemmo viverci dentro per una settimana prima che Brent trovasse un appartamento per noi tre.

Tre mesi dopo, Brent, Spencer, Joe e io ci sedemmo da Chuck e decidemmo un nome per la band.

Andai al Radio City Music Hall un paio di volte durante la nostra estate a New York, sempre costretto a stare da qualche parte nel terzo soppalco, il che era il biglietto migliore che riuscivo a permettermi. Cazzo se non è tutta un'altra storia fare da headliner qui - è un mondo diverso adesso, una vita diversa, un me diverso.

La nostra attrezzatura è sul palcoscenico, che ha davanti le tribune vuote. Guardo in basso dal primo soppalco, contando i posti per darmi qualcosa da fare.

"Ehi." Guardo alla mia destra e vedo Brendon che mi sorride con cautela. "Tutti ti cercano."

Torno a girarmi per avere di fronte il palco vuoto ai nostri piedi. Zack attraversa il palco, portando i cavi delle chitarra in braccio. Sembra piccolo da quassù.

"Lascia che cerchino."

Brendon si siede accanto a me senza un invito. Ritorno a contare i posti. Uno, due, tre - "Mi dispiace," mormora lui - sei, sette, otto... mi poggio contro lo schienale della mia sedia e mi stringo nelle spalle, alzando le gambe sulla ringhiera. Le dita di Brendon si rigirano nervosamente sulle sue ginocchia. "Non volevo essere io a dirtelo."

THROAM, Vol. 1: Over the Tracks | Ryden (Italian Translation) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora