CHAPTER FIVE

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"Sono tornato e ho portato la tua roba!" Jimin fece sapere della sua presenza, gridando e sbattendo la porta.

"Perché devi fare così tanto rumore?" gemette Yoongi, andando a prendere la borsa che stava tenendo Jimin, stropicciandosi gli occhi.

"Scusa, hyung." sospirò Jimin, sedendosi sul divano e strofinandosi il viso. "È solo che sono ancora incazzato."

Yoongi pensò per un attimo se prendere il suo cibo e andarsene - il che l'avrebbe probabilmente fatto sembrare uno stronzo - oppure sedersi accanto a Jimin e chiedergli cosa c'era che non andasse.

Alla fine decise di andare con la seconda opzione e si lasciò cadere sul divano, picchiettando leggermente sulla coscia di Jimin per ottenere la sua attenzione.

"Hey, che è successo?"

"Namjoon ha chiamato qualcuno bello e sai, se non avesse un fidanzato, che guarda caso sono io, non sarebbe stata una gran cosa. Non mi chiama mai in quel modo! Perché all'improvviso si mette a lodare il suo nuovo collega, che l'ha pure trattato come spazzatura! Non capisco cosa gli sta succedendo."

Yoongi aprì la bocca, ma la richiuse velocemente non appena realizzò di non sapere cosa dire.

Jimin sospirò un'altra volta e appoggiò la testa sulla spalle del maggiore, tenendo lo sguardo fisso su niente in particolare. "A volte penso che lui non voglia neanche stare con me."

"Smettila di dire cose senza senso, perché non dovrebbe voler stare con te?" Yoongi gli diede uno schiaffetto sul braccio, fulminandolo. "Se tu fossi una ragazza, uscirei di sicuro con te."

Jimin sbuffò, strofinando la testa sul collo dell'altro. "Chi ha detto che io uscirei con te?" ridacchiò, attaccandosi al suo braccio. "Come ho già detto tante volte, neanche una ragazza vorrà restare con te a meno che tu non cambi."

Yoongi alzò gli occhi al cielo, spingendo Jimin sul divano. "Sono stanco di sentirlo e solo per fartelo sapere, non importa quanto duramente ci provi, le persone non cambiano veramente. Restano le stesse." Si staccò dal minore e si alzò.

"Guarda un po' cos'ottengo cercando di essere gentile." borbottò e si diresse in cucina, prendendo il latte e i cereali.
Se sapesse che Jimin si sarebbe comportato i quel modo, avrebbe scelto la prima opzione fin dall'inizio.

"Perché tutti si arrabbiano con me senza ragione?" gemette Jimin e accese la tv, poiché non trovava nulla di sbagliato in quello che aveva detto.

Dopo più o meno quindici minuti, Yoongi tornò e si piazzò davanti alla televisione, con le braccia incrociate e bloccando la visione dello schermo. Jimin alzò pigramente lo sguardo su di lui, sembrando disinteressato.

Il maggiore sospirò esasperatamente e prima che Jimin potesse protestare, gattonò sopra di lui, mettendosi e cavalcioni e poggiando le mani su entrambi i lati della testa di Jimin. Dire che quest'ultimo fosse scioccato sarebbe stato un eufemismo.

Il minore lo fissò con occhi spalancati, non essendo capace di muoversi minimamente, sentendo il viso di Yoongi avvicinarsi al suo, il suo respiro che cadeva sulle sue guance.
Yoongi fece un sorrisino e gli rivolse uno sguardo fisso piuttosto intimidatorio, il che fece accelerare il battito cardiaco di Jimin e schiuse appena la bocca nel tentativo di chiedere cosa stesse succedendo.

"Y-Yoongi-"

Non fece in tempo a dire altro, che il maggiore fece scontrare le sue labbra contro quelle di Jimin, dando vita ad un bacio violento e brusco. Il minore guaì per lo stupore e continuò semplicemente a fissare, dato che non trovava la forze per respingerlo. I denti di Yoongi, che all'improvviso tirarono il suo labbro inferiore, lo forzarono ad aprire la bocca e il maggiore infilò velocemente la sua lingua all'interno, esplorando ogni centimetro della sua bocca.

Jimin si lasciò scappare un piccolo gemito e chiuse gli occhi, sorprendendo persino se stesso, quando tirò i capelli di Yoongi, spingendolo a continuare. L'altro premette il cavallo dei pantaloni contro il suo, guadagnandosi un altro lamento.

Quando Jimin strinse la presa e cominciò a contorcersi sotto di lui, Yoongi si fermo e appoggiò la sua fronte contro quella dell'altro, sempre con il suo sorrisetto.

Jimin era troppo perso nei suoi occhi scuri e cercò di recuperare il respiro, mentre Yoongi ridacchiava e accarezzava la sua guancia.

"Sei stato tu a trascinarci in questo, quindi non esserne troppo sorpreso." sussurrò all'orecchio di Jimin, prima di piazzarci un bacio casto e soffiarci sopra. "Vuoi che io ti tratti come una ragazza, piccolo? Allora questo sarà esattamente quello che farò." Si piegò per formare una macchia scura sul collo di Jimin, provocando un sussulto dell'altro.

"Quando tutto sarà finito, sono dannatamente sicuro che riuscirò a trovarmi una ragazza. Giusto, principessa?" Lasciò un bacio a stampo sulle labbra di Jimin e si alzò, dirigendosi verso la camera da letto.

Jimin rimase senza parole e troppo turbato per analizzare correttamente le parole del maggiore. Ora come ora tutto ciò a cui riusciva a pensare furono la morbidezza delle labbra di Yoongi e il suo dolce profumo. Passandosi il pollice sul labbro inferiore, sentì il bisogno di , voleva che Yoongi lo facesse un'altra volta.

Perché era così bello - e diverso allo stesso tempo - con Yoongi?
Perché Namjoon non lo aveva mao baciato in quel modo?

Il pensiero del suo ragazzo lo riportò velocemente alla realtà e cadde nel panico non appena realizzò che quello che aveva appena fatto si chiamasse tradimento. Benché Namjoon era a conoscenza dell'accordo suo e di Yoongi, sentire che il suo fidanzato aveva baciato qualcun'altro non avrebbe di certo portato a nulla di buono.

Così Jimin sospirò profondamente, chiedendosi come cavolo avrebbe fatto a spiegare la faccenda a Namjoon e come diavolo avrebbe reagito? Oppure avrebbe dovuto non dirgli niente ed evitare pertanto ogni inconvenienza, poiché nom voleva che la loro relazione andasse a rotoli?

how to treat a girl ; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora