CHAPTER TWENTY SIX

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Quella notte sembrò non finire mai, Yoongi si accigliò guardando la sua mano e quella di Tiffany intrecciate. Non era così che sarebbero dovute andare le cose quel giorno.

Invece di trascorrere il tempo con Jimin, sperabilmente come suo fidanzato, era bloccato in un posto dove non voleva trovarsi - un club - con Tiffany e le sue amiche. Beh, questo era all'inizio. Ora si erano presentati anche i fidanzati delle due ragazze.

Yoongi si sentì messo da parte, poiché era l'unico vestito in modo informale, ma chi poteva biasimarlo? Non rientrava nei suoi piani andare al club quella notte. Un appuntamento a casa con Jimin sarebbe stato dieci volte meglio.

Era profondamente immerso nei propri pensieri, ben lontano da quello che stava realmente accadendo al tavolo, quando Tiffany gli strinse la mano e si avvicinò a lui.

"Toccami di più, rendilo credibile." sussurrò, cercando di far aderire di più i loro corpi, per quanto fosse possibile.

Yoongi sbirciò leggermente gli altri, solo per vedere le coppie che erano tutte molto vicine e affettuose, mentre tutto quello che faceva lui era tenere la mano di Tiffany.

Così, invece di limitarsi a fare solo quello, avvolse un braccio intorno alla sia vita, accarezzando lentamente il suo fianco, mentre lei poggiò la testa sulla sua spalla e mormorò un 'grazie'.

I minuti ormai sembravano passare ancora più lentamente, e Yoongi si sentiva sempre più in colpa per aver praticamente abbandonato Jimin e aver scelto di fare il gioco sporco di Tiffany.

Con il passare del tempo, tutti quelli vicino a Yoongi erano ubriachi e ridevano un po' più forte del dovuto e discutevano di...argomenti più interessanti. Yoongi non poteva sentirsi ancora più a disagio di quanto lo fosse adesso.

Comunque, quando uno degli altri ragazzi suggerì che sarebbero dovuti andare a ballare e le sue coppie si allontanarono subito dopo, Yoongi sospirò di sollievo, convinto che fosse tutto finito. Quella era un'opportunità per scappare e non se la sarebbe lasciata sfuggire.

Tiffany si alzò con lui nello stesso momento, un sorriso sciocco piazzato in viso. "Andiamo, fidanzato."

"Sì," Yoongi le prese la mano e si inamminò verso l'uscita. "Andiamo a casa."

"Cosa?" ridacchiò Tiffany, fermandosi bruscamente e tirando lentamente indietro Yoongi. "No, tesoro, andiamo a ballare."

Yoongi scosse la testa e ancora una sua volta cercò di far collaborare Tiffany e farla andare all'uscita, ma la ragazza fece un passo verso di lui e posò le mani sul suo petto, mentre lo guardava con occhi tristi, da cucciolo.

"Per favore, fallo per me, Yoongi. Non voglio che dopo ridano di me."

Dopo aver sentito le sue ultime parole, Yoongi alla fine si arrese e accettò. "Va bene, ma andiamo subito a casa non appena tutto questo finisce."

"Certo che andremo a casa." rise Tiffany, con la sia voce che prendeva nuovamente la piega scherzosa. "A meno che tu non preferisca le cabine del bagno." Questo commento passò inosservato, mentre si avvicinavano alla pista da ballo, dove la musica era talmente alta da coprire ogni parola, a meno che non venisse urlata.

Tiffany lo colse di sorpresa quando attaccò il proprio corpo al suo in una questione di secondi, buttando le braccia intorno alle sue spalle e cominciando a muoversi a ritmo.

Yoongi guardò altrove, poiché i loro voci erano fin troppo vicini per i suoi gusti, e posò esitante le mani sui suoi fianchi.

Per ottenere la sua attenzione, Tiffany lasciò lentamente vagare una delle sue mani sul suo petto, avvicinando i loro visi, in modo da poter incatenare lo sguardo con il suo.

Yoongi le lanciò un'occhiata indifferente, catturando delicatamente il suo polso e portando il suo braccio intorno al proprio collo, guardando ancora da un'altra parte.

Tiffany ghignò e si protese verso il suo orecchio. "Lasciati andare, non essere così teso." disse prima di mordergli il lobo dell'orecchio, cogliendo Yoongi completamente alla sprovvista. "Rilassati e divertiti."

Il pensiero di accarezzare la sua schiena a attraversò la mente di Yoongi, ma si impegnò a mantenere la compostezza e a non farlo.

Tiffany, però, aveva appena cominciato. Vedendo di sfuggita le sue amiche, piazzò un bacio sulla mandibola di Yoongi, tenendo le sue labbra premute sulla sua pelle per alcuni secondi.

"Sono vicini." fu tutto quello che disse, riferendosi alle sue amiche, e Yoongi sospirò, annuendo brevemente. Dopotutto, era stato lui ad accettare di aiutarla.

Gradualmente, le labbra di Tiffany si spostarono sul suo collo, non limitandosi solo a baciare. Un'ondata di realizzazione improvvisa invase Yoongi e posò una mano sulla guancia della ragazza, intimandole di smettere di lasciare segni. "Non farlo." disse severamente.

Certo, avrebbe dovuto spiegare a Jimin che i succhiotti facevano parte del piano, ma chiedere al minore di essere il suo fidanzato con dei segni del genere fatti da qualcun altro probabilmente non avrebbe portato ad un esito positivo. Quindi sarebbe stato meglio non rischiare.

Tiffany osservò le sue labbra con un sorriso malizioso, mordendosi il proprio. "Ma posso fare questo..." affermò prima di premere le labbra sulle sue e passando la mano sul retro del suo collo, assicurandosi che così non si sarebbe tirato indietro.

Alla fine ricambiò il bacio, ma non tanto ardemente quanto lei, questo era poco ma sicuro. Quando lei inclinò la testa di lato e chiese il permesso di approfondire il bacio, lui la lasciò fare.

Non era niente a confronto ai suoi baci con Jimin. Forzato e superficiale, il contrario di come baciava il più piccolo. Dolce e pieno, da lasciarlo senza fiato e farlo desiderare di più, le labbra di Jimin erano uniche nel loro genere. Ed era passato così tanto tempo dall'ultima volta che ebbe la possibilità di avere un pezzo di quel paradiso, che non poté fare a meno di pensare ai loro casti, ma allo stesso tempo sensuali baci che avevano così tanti sentimenti nascosti da rivelare.

Tiffany finalmente indietreggiò, sorridendo ampiamente e rimise le braccia dov'erano prima, gli occhi ancora incollati a quelli di Yoongi.

Sbatté le palpebre confuso, le sue labbra erano leggermente spalancate e realizzò che aveva appena immaginato che fosse Jimin quello che stava baciando, non la ragazza davanti a lui. Non poteva più farlo.

Quando Tiffany era sul punto di far ondeggiare i propri fianchi come i suoi, lui la tenne a distanza, ancora stordito dopo quello che era successo.

"Scusa, ma io- non possiamo." disse a corto di fiato prima di sorpassarla, diretto verso l'uscita. Fortunatamente questa volte niente- nessuno lo fermò.

Tiffany era rimasta da sola così all'improvviso, la rabbia evidente sulla sua espressione. Rivolse un'occhiata alle sue amiche, sperando che queste non avessero notato quello che era appena successo e per fortuna era così, poiché erano troppo concentrate sui propri veri amanti.

Anche lei si voltò per andarsene, ma di sicuro non sarebbe andata all'appartamento. Non ora, perlomeno.

Yoongi aveva messo in chiaro ogni cosa, ponendo una fine alle sue speranza. Lui non poteva, loro non potevano.

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so che avevo pianificato un doppio aggiornamento l'altro giorno, ma ho avuto un imprevisto e non sono riuscita a finire il capitolo(mi mancava pochissimo)
sono appena tornata, quindi ecco ^-^

how to treat a girl ; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora