CHAPTER TWENTY FOUR

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In quelle poche ultime settimane, Tiffany e Yoongi continuarono ad uscire, perciò inevitabilmente si avvicinarono. Solitamente era Tiffany a prendere le iniziative, che Yoongi di certo non rifiutava.

Nel frattempo lui faceva tutto quello che suggeriva Tiffany solo per dimenticare Jimin, lei lo faceva per conquistare Yoongi. Inoltre lei era più che sicura che non sarebbe passato molto tempo prima di riuscirci.

In quel momento, i due si stavano rilassando di fronte alla televisione nella stanza di Yoongi, nessuno dei due prestava tanta attenzione al reality show.

La testa di Tiffany era poggiata sulla spalla di Yoongi e le sue braccia erano liberamente avvolte intorno alle sue. Non sembrava gli dispiacesse, Tiffany lo aveva notato.

Sorrise, mentre un altro pensiero attraversò la sua mente, ma, prima che lei potesse intrecciare le loro dita, fu interrotta dal bussare alla porta.

Il loro cibo era finalmente arrivato.

"Apro io." annunciò la ragazza, vedendo che Yoongi non aveva la minima intenzione di muoversi.

Quest'ultimo acconsentì con un breve cenno della testa, e Tiffany si alzò lentamente per andare a prendere la pizza.

Sfortunatamente per lei, non era il ragazzo delle pizze, bensì Jimin.

Finse velocemente un enorme sorriso per non lasciargli vedere lo sconforto sul proprio viso e tentò di salutarlo.

"Jimin, ciao!" cinguettò, aprendo ulteriormente la porta per lui. "Come-"

"Yoongi è a casa?" la interruppe, troppo impaziente per le chiacchiere.

Sì, è nella sua stanza." rispose e Jimin la sorpassò velocemente, senza neanche ringraziarla.

"Perfetto." sussurrò Tiffany, alzando gli occhi al cielo e chiudendo la porta. Rimase nel soggiorno, non avendo nulla di meglio da fare che controllare la sua bacheca di instagram e pregare che Jimin se ne andasse il prima possibile.

Jimin piombò nella camera del maggiore senza dire una parole e chiuse a chiave la porta, facendosi strada proprio vicino a lui, nel letto.

Prima che Yoongi potesse comprendere cosa stesse succedendo, Jimin era già accoccolato al suo fianco, sepellendo il viso nel petto del più grande.

Dire che Yoongi fosse stato colto di sorpresa sarebbe stato un eufemismo.

Dopo alcuni minuti di nient'altro che silenzio, il maggiore sentì la parte anteriore della propria t-shirt diventare umida. Solo allora si accorse dei singhiozzi di Jimin.

Con esitazione avvolse un braccio intorno alla vita del minore, mentre accarezzava la sua schiena con l'altro, e trovò il coraggio di parlare per primo.

"Cos'è successo, Minnie? Perché stai piangendo?" chiese, la sua voce abbastanza rassicurando per far sì che Jimin smettesse di singhiozzare e lentamente sollevasse la testa per incatenare i suoi occhi con quelli di Yoongi.

"Namjoon e io abbiamo rotto..." disse, anche se non era quello il vero motivo per cui stava piangendo - in realtà stava guardando proprio negli occhi della vera ragione in quell'esatto momento.

Yoongi gli prese il viso tra le mani, asciugandogli delicatamente le lacrime con i pollici, cercando in tutti i modi di non sorridere neanche un po' - anche se avrebbe voluto baciare Jimin all'istante per avergli portato una notizia così fantastica, ma ora il minore stava soffrendo e aveva bisogno di tutto il conforto del mondo.

"Non piangere a causa sua." disse, continuando ad accarezzare il suo viso con le dita.

"Non sto piangendo a causa sua, sto piangendo a causa tua." pensò Jimin, mordendosi il labbro inferiore per non permettere alle parole di scivolare dalla sua bocca.

I loro volti erano talmente vicini che potevano praticamente percepire il respiro dell'altro contro la propria pelle.

"Andrà tutto bene, vedrai." proseguì Yoongi, e Jimin si appoggiò sul suo palmo e chiuse gli occhi.

A Yoongi questo era mancato tantissimo - avere Jimin così vicino e sé e sentirlo sciogliersi al suo tocco; si sentiva stordito, come se il suo cuore fluttuasse e fossero passati secoli da quando avesse percepito questo piacevole calore.

Tutte le sue membra gridavano di baciare semplicemente il ragazzo sdraiato sopra di lui, poiché chi sapeva quando sarebbero stati di nuovo così vicini? Solo il pensiero così dannatamente allettante e anche Jimin sembrava così desideroso di ciò, ma non sarebbe accaduto.

Yoongi non poteva - e non l'avrebbe fatto - approfittarsi del minore solo a causa dello stato in cui si trovava.

Non importava che lui fosse più che felice adesso - Jimin era ferito e non sarebbe stato giusto.

Così, invece di baciare le sue labbra, piazzò un lungo, amorevole bacio sulla sua fronte.

anche Jimin era felice con quel piccolo gesto di affetto, dopotutto neanche lui si aspettava di baciare Yoongi come si deve.

Quest'ultimo continuò a lasciare piccoli baci casti su tutto il viso di Jimin e il minore sorrise lievemente, godendosi la sensazione di trovarsi tra le braccia di Yoongi dopo così tanto tempo.

Se fosse possibile, non se ne sarebbe mai andato.

Però, la sua coscienza gli ordinò di fare così, perché ancora una volta, Yoongi non era e non sarebbe mai stato suo.

Lentamente tirandosi indietro, gettò ancora una volta un'occhiata a Yoongi prima di scendere completamente da lui e sedersi a gambe incrociate sul letto. "Mi dispiace per essere piombato qui in questo modo, non sarei dovuto venire fin dall'inizio."

"No, ma di cosa stai parlando? Hai fatto bene a venire qui." lo rassicurò Yoongi, sistemandosi accanto al minore e abbracciandolo. Poggiò il meno sulla spalla di Jimin e strinse il suo fianco. "Mi sei mancato tanto."

"Mi...sei mancato anche tu." affermò Jimin, posando timidamente le mani sopra quelle di Yoongi. "Non immagini quanto..."

Il silenzio si insediò nuovamente tra i due e non ne avevano mai incontrato uno più confortevole.

Seduti così, non avevamo bisogno di nient'altro. E, invece di lasciar parlare le loro anime, decisero di tenersi tutto dentro anche questa volta.

Almeno adesso erano insieme, anche se per poco tempo.

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jimin @ tiffany: EEEEH VOLEEEEVIIIIIII

ho urlato, non potete capire. PERÒ MADOONNNN QUANTO È DIFFICILE DIRE "TI LOVVO" PER STI DUE!!

how to treat a girl ; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora