CHAPTER TWENTY EIGHT

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Alcune ore dopo, quando Namjoon mise piede nel suo ufficio, incontrò la vista di Jin seduto alla scrivania, mentre analizzava dei documenti. Perlomeno la sua mattinata non si rivelò completamente rovinata, pensò Namjoon mentre camminava verso di lui, posizionando le mani su entrambi i lati del maggiore e sorridendo.

"Hey, tesoro." salutò, tentando di dare a Jin un bacio mattutino, ma il più grande posò le dita sulle sue labbra, osservando con divertimento Namjoon.

"Sei in ritardo oggi, tesoro." puntualizzò Jin, mentre le sue mani prendevano stretta sul colletto di Namjoon.

"Già, Jimin e io avevamo alcune cose di cui discutere, ecco perché non sono riuscito ad arrivare in tempo." spiegò Namjoon, rubando un veloce bacio a Jin, il quale sollevo un sopracciglio all'affermazione dell'altro.

"Quali cose esattamente?" chiese, spingendo leggermente via e alzandosi dalla scrivania, sorpassandolo e accidentalmente scontrandosi con la sua spalla.

L'altro sorrise maliziosamente, voltandosi per catturare lo sguardo di Jin. "Perché? Sei geloso del mio ex?"

"Come no." sbuffò Jin, incrociando le braccia. "Perché dovrei essere geloso? Noi due non abbiamo un'etichetta da quel che mi ricordo. Tu puoi fare quello che vuoi e così anch'io."

"Geloso." Namjoon tossì, avviandosi verso la sua sedia, senza che il suo sorriso compiaciuti abbandoni il suo viso.

"Fottiti." Jin sorrise amorevolmente in risposta, voltandogli le spalle e facendosi strada verso la porta. Ma quando Namjoon parlò di nuovo, si fermò immediatamente.

"Cavolo, se ne sta andando proprio quando stavo per chiedergli di diventare il mio ragazzo... che peccato."

Jin alzò gli occhi al cielo, facendo del suo meglio per trattenere un enorme sorriso, continuando a camminare verso la porta.

"Mi sta veramente ignorando? Ah, suppongo che non voglia davvero me e la mia faccia di rana..."

"Stai zitti, oh mio dio! Fai morire dal ridere!" Alla fine Jin scoppiò a ridere, tornando completamente da Namjoon, che non poté che assecondarlo.

"Ma ami comunque la mia faccia di rana, lo so." Namjoon strinse l'altro in uno stretto abbraccio, stampandogli un bacio sulla guancia.

"Se lo dici tu." ridacchiò Jin, girandosi per concedere a Namjoon il tanto atteso bacio vero e proprio. "Inoltre, sì, mi piacerebbe tanto uscire con la tua brutta faccia. Almeno, con quella faccia, sarò sicuro che nessuno proverà a rubarti."

Namjoon lasciò andare la sua vita, lanciandogli un'occhiataccia. "Fottiti."

"Forse presto. Per ora concentrati sul tuo lavoro, tesoro." ghignò Jin, finalmente uscendo dall'ufficio di Namjoon e dirigendosi nel suo.

-

"Hey." salutò Tiffany Yoongi nel momento in cui entrò nell'appartamento, indossando un timido sorriso. "Possiamo parlare?"

"Sì, certo. In realtà, anche io avrei qualcosa da dirti." annuì il ragazzo, unendosi a lei sul divano.

"Parla tu." dissero nello stesso momento, passandosi subito dopo imbarazzati la mano sul retro dei propri colli.

"Lo dirò prima io." sorrise Tiffany adorabilmente abbassando lo sguardo, la sua mano che sfiorava leggermente quella di Yoongi. "Mi piaci."

"Anche tu mi piaci, Tiffany, cosa c'è di nuovo?" domandò, non realizzando il vero significato delle sue parole.

Lei alzò lo sguardo con occhi curiosi, incredula, ma non appena capì che lui non avesse compreso ciò che intendeva, scosse la testa, ridacchiando. "No, Yoongi, non intendevo come amico. Tu mi piaci- non come amico."

"O-oh..." fu tutto ciò che riuscì a balbettare Yoongi, colto di sorpresa.

"Ma va bene così! So che non provi lo stesso." continuò Tiffany, non dandogli il tempo di rispondere. Non che lui sapesse cosa dire in primis. "Tu, ovviamente, mi vedi come una buona amica e mi va più che bene. A dire il vero, è tutto qua. Ora è il tuo turno."

Ora, Yoongi trovava ancora più difficile dire a Tiffany quello che voleva. Non ricambiava i suoi sentimenti e dirle che dovesse trovare un altro posto in cui vivere probabilmente avrebbe peggiorato il suo umore, ma doveva essere fatto.

Lui voleva Jimin, non Tiffany.

"Sì, io... pensi di poter trovare un altro compagno di appartamento? So che è improvviso, ma sarà meglio così per entrambi."

"Hai ragione." concordò Tiffany, annuendo vigorosamente e continuando a sorridere. "Vedo se uno dei miei amici vorrà ospitarmi, oppure cercherò un altro posto. Ma me ne andrò il prima possibile."

Yoongi annuì, alzandosi in piedi con un piccolo sorriso sugli angoli della bocca.

"Quindi siamo a posto, giusto?" domandò la ragazza, guardandolo con fare preoccupato.

"Siamo a posto." rispose, e lei sospirò di sollievo.

Tiffany non voleva perderlo come amico e onestamente neanche Yoongi voleva rinunciare alla loro amicizia.

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