CHAPTER ELEVEN

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La schiena di Jimin era premuta contro il petto di Yoongi, la sua testa sulla sua spalla e le braccia di quest'ultimo erano strettamente avvolte intorno alla sua vita, mentre riposavano sul divano, guardando qualche programma in tv.
Anzi, il maggiore stava guardando, poiché Jimin continuava a sospirare e giocare con le dita di Yoongi, fissando distrattamente lo schermo.

Ci volle un altro profondo sospiro prima che Yoongi gemette, spegnendo la televisione e zittendo Jimin, mettendo la mano sopra la bocca del minore.

"Smettila."

Jimin alzò lo sguardo con occhi supplicanti e Yoongi lo prese come un segno di approvazione e ritirò la mano.

"Cosa c'è?"

"Niente... non penso che capiresti comunque." Jimin alzò le spalle.

"Giusto, perché io non parlo la tua stessa lingua." lo fulminò Yoongi e alzò gli occhi al cielo, travolgendo Jimin in un abbraccio ancora più stretto e pizzicandogli la guancia. "Non voglio vederti triste, quindi sputa il rospo."

"Si tratta di Namjoon." borbottò Jimin, riprendendo a giocherellare con le dita di Yoongi. "Pensò che abbia perso l'interesse per me e per la nostra relazione."

Il maggiore si accigliò non appena sentì pronunciare quel nome e si morse l'interno guancia, interrompendo il contatto visivo con Jimin e guardando dritto davanti a sé.

"Perché dici così?" si schiarì la gola, ricordandosi tutte le volte che Jimin rientrava a casa e urlava di felicità perché 'Joonie è il miglior fidanzato di sempre'.

La sua relazione forse aveva cominciato a cadere in pezzi? Probabilmente no, sapendo quanto Jimin amasse il suo ragazzo.

Perciò tutto ciò che poteva fare Yoongi è ascoltare il minore, infine aiutarlo e tenere i propri pensieri e sentimenti per sé - come sempre.

"Perché si comporta in modo diverso. È più freddo e mi parla a malapena." sputò Jimin, seppellendo la testa nell'incavo del collo dell'altro. "Si è stancato di me, ne sono sicuro."

"Dovresti semplicemente lasciarlo se ti tratta così male." disse Yoongi, come se fosse la cosa più semplice da fare del mondo.

Jimin sbuffò e si voltò sul grembo di Yoongi, guardando in faccia il maggiore.

"Tu davvero non sai niente sulle relazioni, vero?" ridacchiò il minore, avvolgendo il suo collo con le braccia. "Non puoi semplicemente smettere quando vuoi."

"Perché no? Rompere è la cosa migliore da fare. Nessun litigio, nessun problema, niente."

"Yoongi!" piagnucolò Jimin, afferrando il maggiore per il colletto e appoggiando la testa sul suo petto. "Non puoi rompere senza aver risolto il problema. Non importa cos'è successo in una coppia, non possono lasciarsi senza chiarire le cose."

Yoongi aggrottò le sopracciglia, spingendo leggermente via Jimin per le spalle. "Se sai già cosa fare, allora perché mi stai parlando di questo argomento?"

"Perché volevo un tuo consiglio, tutto qua." Jimin provò a pizzicargli il fianco, ma l'altro afferrò il suo polso prima che potesse farlo e intrecciò le loro dita. "Pensi che dovrei parlare con Namjoon o lasciarlo fare? Potrebbe star attraversando una brutta fase e tornare al suo solito presto."

"Penso..." cominciò Yoongi. "che dovresti rompere con lui."

"Pensi?" intervenne Jimin, notando che il maggiore ci stava mettendo troppo a rispondere.

"Penso... che dovresti dargli più tempo. Non avevi detto che ci fosse quel suo nuovo collega che lo fa incazzare? Probabilmente è già stressato solo a causa sua."

"Quel Seokjin..." gemette Jimin, allentando la presa sulla maglietta di Yoongi. "Non mi piace per niente e l'ho visto solo una volta."

"Vedi? Ecco di cosa sto parlando. Tu l'hai visto solo per pochi minuti, ma il tuo fidanzato è costretto ad averci a che frase tutto il giorno."

Jimin si accigliò, pichiettandosi il mento, mentre cercava di pensare meglio. "Hai ragione." concordò. "Non dovrei dargli fastidio con la mia personalità appiccicosa in questo momento. Probabilmente sta avendo un momento difficile per colpa di Jin."

"Mhm." concordò Yoongi, avendone avuto abbastanza di questa conversazione.

"Ma se continua a comportarsi così, gli andrò a parlare sicuramente."

"Mhm." Il maggiore chiuse gli occhi, posando il meno in cima alla testa di Jimin, mentre la sonnolenza lentamente si faceva sentire.

"Hey." rise Jimin a bassa voce, allontanandosi un po' e prendendo il suo volto tra le mani, mentre osservava il suo adorabile viso assonnato. "Non addormentarti sopra di me."

Yoongi arricciò adorabilmente il naso, senza aprire gli occhi e lascio che la sua testa cadesse sulla spalla di Jimin e si accoccolò a Jimin come un orsetto di peluche.

Il minore era sul punto di protestare, ma qualcun'altro era stato più veloce, poiché sentirono bussare alla porta e Jimin si dimenticò di Yoongi, alzandosi per aprire.

Gemendo stancamente, Yoongi sostituì Jimin con un cuscino e si rigirò, addormentandosi più velocemente di quanto uno possa pensare.

how to treat a girl ; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora