«I'm so afraid to lose you again»

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Chapter 49.

Il silenzio regna dopo la promessa. Un silenzio non imbarazzante, ma rilassante. Sospiro e Niall mi guarda. Ricambio lo sguardo e subito nella mente mi viene l'idea di solleticarlo. Devo trovare un modo per farlo ridere e questo funzionerà più degli altri.

Di scatto, mi metto a cavalcioni su di lui e comincio a solleticarlo, muovendo le mie dita su e giù per il suo stomaco. A primo impatto, mi guarda curioso e sta per dire una cosa tipo 'cosa diavolo stai facendo?', ma inizio a solleticarlo prima che potesse pronunciare la terza parola.

La sua risata è l'unico suono che fa eco in questo posto silenzioso e solitario ed è una sensazione paradisiaca.

Lo dico sempre, questa cosa del paradisiaco, intendo. Se ci fate caso, ogni cosa che descrivo qualcosa con il termine 'paradisiaco', è qualcosa che riguarda Niall. È sempre lui, a farmi sentire così bene, felice fino al midollo e auguro a tutti di potersi sentire così, un giorno.

"Ti prego, smettila" mi supplica alternandosi tra le risate, cercando di afferrare le mie mani ma lo precedo, tirandole al mio petto.

"Questo è per avermi quasi fatto affogare prima" dico.

"Ma se quello ad affogare ero io!" ridacchia mentre io scendo dal suo petto e mi ristendo sull'erba accanto a lui.

"Non è per niente vero! Chi è che mi ha trascinato sott'acqua?" mi difendo anche se so di aver totalmente torto.

"Chi è che mi ha spinto sott'acqua, pensando che non avrei trascinato anche questa persona che voleva farmi morire affogato? E poi non sembrava quel bacio ti dispiacesse"

Caccio la mia lingua fuori e lui ride scuotendo la testa.

"Sai, sei la prima persona che porto qui. È una specie di luogo segreto per me e nessuno oltre Fred, naturalmente, -sorrido- sa che vengo qui"

"Davvero?" mi chiede e annuisco guardandolo negli occhi.

Sorride, abbassando per un momento lo sguardo e mordersi il labbro.

"E come puoi essere così sicura che Fred non l'abbia detto a tuo padre o a qualcuno della tua famiglia?"

"Non lo farebbe mai, lo conosco. Altrimenti tutte le volte che sono sparita sarebbero subito venuti qui a prendermi. Poi gli ho fatto promettere di non dirlo a nessuno, e mi vuole troppo bene per rompere questa promessa"

Annuisce nuovamente.

"Dovremo andare" dico guardando il Sole.

"Di già?" sbuffa leggermente, come fa un bambino quando la mamma gli dice che è tempo di scendere dalle giostre.

"Siamo qui dalle 9 di mattina Niall, saranno tipo le 14" mi giro verso di lui e guarda il lago avanti a sè e poi la barca con la quale siamo arrivati dove siamo ora.

"Prometti che ci riverremo?" mi guarda con un ginocchio poggiato sulle sue mani incrociate.

"Certo0" gli sorrido dolcemente.

Si alza e mi tende le mani per farmi alzare. Siamo a meno di cinque centimetri di distanza e anche se ci sono stati tanti momenti come questo, a così poca distanza dalla sua bocca, questa vicinanza riesce ancora a farmi rimanere senza fiato. Inspiegabile, lo so.

Mi bacia l'angolo della bocca e sale sulla barca. Rimango leggermente sorpresa dal suo gesto e aggrotto le sopracciglia, ma poi lo raggiungo e con i remi comincio a guidare la barca verso il molo.

Arrivati al molo e dopo aver messo la barca dov'era, saluto Fred e lo ringrazio, dicendogli che ci saremo visti presto.

Mi reco agli armadietti e prendo le nostre cose. Nel frattempo, sia i nostri vestiti che i nostri capelli si erano asciugati. Frugo nella mia borsa in cerca del cellulare e lo trovo, notando una vignetta bianca sopra ad uno sfondo verde: segno che è arrivato un messaggio. Lo apro e il nome di Jake esce in caratteri bianchi cubitali sullo schermo.

You are so beautiful to me 2. (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora