«Always going to be by your side»

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Chapter 48.

"Sono stato minacciato. Me ne sono andato perché un pazzo psicopatico fuggito poco prima da un manicomio ha minacciato di fare del male a me e alle persone a cui tengo: tra le quali tu e Lily, ma non solo; anche a Greg, Denise, Theo, mia mamma, mio padre e i ragazzi. Se fossi stato lontano da voi, non vi avrebbe fatto niente e ho deciso così di andarmene, per il vostro bene. Sono restato chiuso in una stanza completamente vuota e ogni tanto quell'uomo si degnava di darmi del cibo e dell'acqua. Dormivo per terra, con soltanto una coperta e sono uscito si e non sono mai uscito da lì in questi due anni. Sono tornato perché è stato arrestato per tentato omicidio e possesso di stupefacenti. Quando sono venuti i poliziotti a setacciare la casa, in cerca di droga, hanno trovato me e dopo avermi fatto alcune domande su chi ero eccetera, mi hanno liberato. Non potevo contattarti perché quel figlio di puttana si era assicurato che non portassi il telefono con me così che non potessi chiamare la polizia né fare comunque niente. Aveva installato una specie di cip e poteva controllare tutti i miei tabulati telefonici, se infrangevo le regole, avrebbe fatto male a qualcuno di voi e io non voglio vi succeda niente, mai. Non so perché l'abbia fatto, non so cosa voleva da me. Forse l'ha fatto per soldi o qualcosa genere, ma ora che è stato arrestato non ci voglio più pensare"

Sgrano gli occhi e rimango completamente paralizzata alla sua confessione. Non ci potevo credere; come si poteva tenere una persona prigioniera per così tanto tempo? Senza cibo né acqua, un riscaldamento, senza la sua famiglia.

Noto le lacrime scendere dal suo volto angelico e le sue mani che le asciugano velocemente per non farmele notare.

Mi avvicino a lui, sedendomi sulle sue gambe e lo stringo forte a me.

"Mi sei mancata da morire, credimi avrei voluto dirtelo prima ma ero così felice di essere di nuovo qui con voi, non mi sembrava vero. Volevo dimenticare questi due anni per almeno qualche giorno" dice affranto e io gli accarezzo i capelli mentre lui porta le sue mani alla mia schiena.

"Shh, cerchiamo di dimenticare tutto okay? So che non è facile ma proviamoci, insieme" mi stacco per un momento dall'abbraccio soltanto per guardarlo negli occhi che grondano ancora lacrime.

Porto il mio pollice sotto i suoi occhi e le asciugo mentre le sue labbra si increspano in un sorriso.

"Voglio che tu sorrida sempre, odio vederti triste e lo sai bene" prendo le sue mani nelle mie e le stringo, portandomele sul cuore.

"Non lasciarmi mai" mi supplica, guardandomi negli occhi.

"Non potrei, tu hai il mio cuore e se ti lasciassi non potrei vivere senza"

Unisco le nostre labbra e lentamente il suo corpo con sopra il mio si stende sul letto.

"Domani passeremo una giornata insieme, soltanto io e te, va bene? Magari andremo anche a pranzo da Mc Donald, ma promettimi che farai pagare tutto a me!" gli faccio promettere puntandogli l'indice contro.

"Prometto" alza gli occhi al cielo per poco tempo ma poi ritorna a fissare i miei occhi e a sorridere.

"Ti amo così tanto" mormora mentre sposta una fastidiosa ciocca di capelli dietro il mio orecchio.

"Anche io" per quanto glielo voglia dire, non riesco proprio a pronunciare quelle dannate parole, solo uno stupido 'anche io'.

Mi accarezza la guancia delicatamente, quasi fossi una bambola di porcellana che potrebbe rompersi se applicasse più pressione nel suo tocco.

"Ora dormiamo, è tardi e Lily si sveglierà tra poche ore"

Annuisco e a gattoni vado verso il morbido cuscino, poggiandoci la testa e chiudendo gli occhi per alcuni istanti.

You are so beautiful to me 2. (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora