Capitolo 24

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Gli mordo l'avambraccio così forte tanto da lasciargli il segno dei denti.

Lui sobbalza per il dolore mettendosi in piedi e io riesco finalmente a liberarmi del suo peso tutto muscoli.

"Mi hai fatto male", dice Luca mettendo il broncio.

"Così impari a comportati", gli faccio la linguaccia.

"Io devo andare...", dice improvvisamente Rossella.

"Dove vai? Dobbiamo ancora pranzare", mi rivolgo alla mia amica.

"Ho appena ricevuto un messaggio da mia madre... mia nonna si è sentita poco bene e l'hanno portata in ospedale...", farfuglia con lo sguardo perso nel vuoto.

Io e Martina ci guardiamo e capendoci al volo e diciamo all'unisono

"Veniamo con te"

"Non c'è bisogno, davvero... sembra non essere nulla di grave", si alza frettolosamente, indossa la sua giacca e si porta la borsa sulla spalla.

Non insistendo mi alzo anch'io e avvicinandomi alla mia amica le prendo le mani.

"Allora devi promettermi che mi chiamerai non appena saprai qualcosa, in qualsiasi momento... non esitare, correrò da te"

Anche Martina ci raggiunge e ci stringe entrambe in un abbraccio.

"Vi chiamerò, promesso".

Ci stacchiamo sciogliendo l'abbraccio e, dopo averle baciato le guance, Rossella saluta con un cenno di testa Luca e Manuel lasciandoci poi da soli.

"Non credi che nell'ultimo periodo Ross sia strana?", sussurro nell'orecchio a Martina.

"In effetti... ora che me lo fai notare ogni tanto svanisce. Ha lo sguardo perso nel vuoto, resta stranamente in silenzio... e tu lo sai quanto sia chiacchierona. Anche più di te", metto una mano sulla fronte e spingendola con l'altra dico

"Sei incorreggibile"

Quando sto per tornare al mio posto noto Luca essersi seduto sulla mia sedia, affianco al posto libero di Rossella.

Lo guardo con disapprovazione, ma essendo l'unico posto rimasto libero, visto che Martina si è accomodata accanto a Manuel, lo occupo.

"Non riesci proprio a starmi lontana, eh?", mi schernisce.

"E tu non riesci proprio a non starmi fra i piedi, eh?", lo imito scostandomi un po' più in là con la sedia.

Si avvicina ancora di più, il che mi fa ridere.

"È da tanto che vi conoscete?", chiede improvvisamente Manuel interrompendo la situazione.

Corrugo la fronte, quando noto Martina dare un pugno sul braccio,
del suo ragazzo?

guardandolo male.

"Sì"

"No", rispondo guardando Luca.

Rivolge i suoi occhi nocciola sormontati dalle due lunghe sopracciglia folte che gli contornano il viso, verso di me.

Mi mordo il labbro inferiore senza interrompere il contatto visivo e dico

"È un bugiardo"

Quello che non dimentica il cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora