Fuori il cielo è ricoperto di nuvoloni grigi ed è alimentato dal vento che sbatte forte sulla finestra della mia camera. Di andare a scuola proprio non ho voglia, sopratutto se so di dover incontrare quel presuntuoso.Eppure stanotte l'ho sognato.
Ho sognato quegli occhi castani, quel suo carattere presuntuoso.
Lo odio.
E allor perché mi perseguita nei sogni?
Scuoto la testa con disapprovazione e a malincuore scosto il piumone di dosso. Faccio per alzarmi ma con i piedi inciampo e cado col culo per terra.
Se non l'avete capito, la goffaggine è il mio forte.
Dopo essermi preparata esco di casa senza aver fatto colazione e mi dirigo alla fermata affollata da ragazzi che aspettano l'autobus.
Infilo le mie solite cuffiette nell'orecchio ed inizio ad ascoltare ''Perfect'' di Ed Sheeren.
Per fortuna il pullman passa dopo una decina di minuti, ma come sempre è strapieno.
Siamo tutti attaccati come sardine... e c'è anche puzza di sardine.
Perché la gente la mattina non si lava?
Osservo fuori la pioggia che lentamente inizia a battere sul pavimento ruvido della strada e solo dopo aver notato i passanti che si coprono con l'ombrello, mi maledico mentalmente per essermelo dimenticato.
E adesso come faccio?
Prenoto la mia fermata e quando le porte si aprono scendo di fronte scuola.
La pioggia inizia a scendere velocemente e mi bagna come un pulcino.
Attraverso la strada, quando uno stupido a tutta velocità mi passa davanti schizzandomi addosso l'acqua delle pozzanghere.
''Deficiente! Se ti prendo non sai che ti faccio!'' , urlo sperando che mi senta e infatti con la stessa velocità con cui è schizzato avanti, fa retromarcia e mi si ferma davanti.
''Ma allora sei tu? Guarda cosa hai combinato!''
''Ma guarda guarda. La mia piccola impavida ragazzina'', dice quasi divertito.
''Prima di tutto, io non sono tua. Seconda cosa, ma ci sei o ci fai?''
''Sei ancora più sexy quando ti arrabbi, sai? E poi non ti agitare troppo, va a finire che esplodi'', con gli occhi seguo la traiettoria del suo sguardo diretto sul mio petto ricoperto dalla camicetta inzuppata, da cui si intravede il reggiseno di pizzo nero.
Maledetto!
Senza rispondergli gli passo davanti cercando di raggiungere la scuola, ma con la macchina avanza quasi venendomi addosso.
''La smetti di torturarmi? Guarda che ti denuncio!'', esclamo furibonda dando un calcio sulla ruota anteriore.
''Ehi, Ehi, Ehi, calma tigre'', dice Luca uscendo
impaurito?
dalla sua Polo.
Gli uomini e i loro gioielli.
''Adesso tu vieni in macchina con me e risolviamo tutto, ok?''
''Non c'è nulla da risolvere, a parte il fatto che sono tutta bagnata!''
Improvvisamente Luca inizia a ridere e accompagnandomi dal lato del passeggero, mi fa salire dentro.
Cos'ho detto di male?
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Quello che non dimentica il cuore
RomansaIo non ho smesso di aspettarti, ho smesso di sperare che torni, ma non ho smesso di aspettarti, credimi. Io sono qui che non mollo... e ce ne vuole di coraggio ad aspettare chi non torna, ma io sono forte, credimi. Lo faccio per me... e magari per...