il gioco della bottiglia

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  "Piano bambini, fate piano, lasciate dormire Papà, è esausto!" disse Alec, fuori dalla tenda dei bambini.

"si riprenderà vero?" chiese Rafe preoccupato.

"Certo, la fata gli ha ridato parte della sua energia, ma era quasi al limite. Nonostante la vostra energia, l'incantesimo per restituire le ali era molto potente."

"Come fai a sapere che era potente? Chiese Rafe curioso.

"Perché il colore della magia del Papà cambia." Disse Alec.

"Non me ne ero mai accorto." Disse pensieroso.

"Tu come stai?" chiese il cacciatore . "Non mi hai più detto nulla."

"Io sto bene, mi sono spaventato, ogni volta che chiudevo gli occhi cambiava tutto, poi ho sentito la zia che mi chiamava, e mi ha portato da te".

"Ti avrei trovato anche senza la fata, a costo di smontare il bosco pezzo per pezzo" disse Alec, abbracciato il bambino.

"Ora andiamo dagli altri, lo Zio Jace ha acceso il falò".

"E papà Magnus non lo chiamiamo?" disse Rafe.

"No lasciamolo dormire". "Si è stancato tanto, ed era spaventato che ti fosse successo qualcosa" disse Alec.

"Mi dispiace se si è preoccupato" disse Rafe.

"Dai andiamo, non pensiamoci più" disse Alec.

Al lato del campo c'era un falò, e parte della famiglia era già riunita. Ai bambini fu dato un bastoncino di legno, e all'estremità dei marshmallow.

"Come mai abbiamo fatto un nfalò" chiese Max curioso.

"Tra i mondani si usa " disse Simon. " Si ci riunisce tutti insieme e si mangia e si beve e si ci racconta storie".

"Che storie?" chiese ancora.

"Solitamente sono storie di paura, si raccontano di vampiri, di fantasmi" disse ancora Simon.

"Che stupidi i mondani, hanno paura di cose che esistono" disse Rafe.

"Ehi" disse Simon ridendo. "Io sono un mondano".

"No Simon tu sei uno Shadowhunter" disse Max. "Non sei uno stupido mondano".

"Beh un po' stupido lo è" disse Jace, guadagnandosi una gomitata da Clary.

"E' sempre bello sapere di essere apprezzati" disse Simon, facendo ridere tutto il gruppo.

"Sai" continuò , "all'inizio odiavo Jace,. Poi dopo la barca siamo diventati intimi" disse ridendo.

"Per l'Angelo la barca, come dimenticare quella sera" disse Jace serio. Erano successe tante cose da quella sera.

"Potremmo fare il gioco della bottiglia" disse Izzy.

"Il gioco della bottiglia?" chiese Max.

"Si mette la bottiglia per terra, si fa girare e le due persone che sono indicate devono far qualcosa. Tipo baciarsi, o raccontarsi un segreto.." spiego Izzy.

"Quindi potrebbe capitare che devo baciare Rafe?" chiese Max. "Che schifo!!"

"Ehi" disse Rafe, tirando un pugno al fratello e ricevendo un colpo sulla testa dal Padre.

"Non iniziate a litigare o andiamo subito a dormire" disse Alec.

"Beh, potremmo fare così". "Giriamo la bottiglia e chi esce, deve dire il primo ricordo che gli viene in mente." Propose Izzy.

"oh Per l'Angelo" disse Alec. " Io non ho un buona memoria" disse.

"C'è una festa e io non sono stato invitato" disse Magnus, sedendosi dietro ad Alec e abbracciandolo.

MALEC ~ VITA DA PICCOLI STREGONI E CACCIATORI IN ERBA (Shadowhunters)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora