Cacciatori di fantasmi

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premessa: dato che sto cercando di aggiornare wattpad con Efp, spesso pubblico più di un capitolo al giorno, quindi date sempre un' occhiata nei capitoli precedenti, ovviamente se vi va.LaVampy


Era un pomeriggio freddo, in un gelido inverno, fuori la neve cadeva lenta, rendendo magico il paesaggio. Nell'accademia tutti erano intenti a far qualcosa, in attesa del rientro di Magnus, Alec e Jace, che erano stati chiamati da Emma, per una questione importante. Con la scusa di andare in camera perché erano stanchi i bambini si erano allontanati dalla custodia dei nonni, per scendere nelle segrete dell'accademia. Parecchie sere prima, curiosando nella libreria di Nonno Robert, aveva trovato un libro sulla storia dell'accademia Shadowhunters, che lo aveva incuriosito. Aveva chiesto il permesso al nonno per portarlo a casa e lo aveva iniziato a leggere, avidamente. Narrava di tempi antichi, di guerre, di fratelli Silenti e di nascosti. E quando aveva letto di Alec e Magnus, e delle loro imprese, si era sentito orgoglioso di averli come Papà, di portare il cognome Bane-Lightwood. Ed era rimasto incuriosito per la storia di un giovane cacciatore, che era morto in modo tremendo, durante la cerimonia di Ascensione, tanti anni prima, e c'era chi diceva che la notte si potevano sentire le urla del giovane. Un po' come quel film che aveva visto di nascosto una sera, quando tutti dormivano. Aveva sentito parlare di demoni, anche se non ne aveva mai visto uno, a parte Elyaas che ogni tanto veniva evocato da Magnus, e se tutti i demoni erano come quello, di certo a lui, non avrebbero mai fatto paura, conosceva i figli della notte e i figli della luce, perché spesso si era ritrovato a Idris, mentre i grandi erano intenti nelle riunioni e lui, con il fratello, spiava di nascosto. Anche se era certo che Magnus sapesse di questo piccolo vizio, perché quando i grandi iniziavano ad urlare, lui si voltava verso il buco, con gli occhi gialli, e per paura di essere visti, scappavano. Ma il padre non aveva mai detto nulla e di certo, lui non aveva mai chiesto.


Era intenzionato più che mai a scendere nelle segrete, ma per farlo c'era bisogno dello stilo, perché la magia di Max non era efficace. E tanto meno voleva scendere portandosi quella palla al piede del fratello. Era certo che a metà strada avrebbe iniziato a piangere e a lamentarsi. Lui voleva solo vedere il fantasma, non ne aveva mai visto uno. Erano veramente trasparenti, verde e che mangiavano ogni cosa, lasciando in giro una bava appiccicosa? Ma purtroppo quel pomeriggio, stranamente Max non aveva intenzione di addormentarsi e quando fece per uscire lo minacciò di iniziare a piangere, se non lo avesse portato con lui. Quando Rafe si trovò costretto a raccontare cosa voleva fare, Max iniziò a battere le mani felice, e al fratello non restò altro che alzare gli occhi al cielo ed annuire. Scesero furtivamente le scale, senza farsi vedere, avere il fratello stregone aiutava, restava solo una piccola cosa da prendere: lo stilo di papà.
Entrarono nella camera dei genitori, sperando che il padre non si fosse portato lo stilo dietro, con grande loro gioia lo trovarono dentro il comodino.


-Sei sicuro di voler venire?- chiese Rafe, al fratello.


-Certo che si- rispose il più piccolo.


-Non puoi usare la magia- disse ancora il piu grande.


-Io non la uso mai- mentì il piccolo stregone, incamminandosi verso l'uscita.


-Dove accidenti stai andando- lo bloccò il più grande, sbattendolo contro il muro.


-Ahia, sto andando nelle segrete- disse semplicemente.

MALEC ~ VITA DA PICCOLI STREGONI E CACCIATORI IN ERBA (Shadowhunters)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora