di Ragni e sbadigli

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Papa’, Papà. Corri!- urlò Max in piena notte, facendo scattare i genitori, che si precipitarono verso il ragazzino. 

Il primo ad arrivare in camera fu Alec, seguito da un Magnus molto addormentato. – Che succede Mirtillo?- chiese, avvicinandosi lo stregone.

-Papà, c’è un ragno enorme sotto il letto. Mi chiamava per nome .- strillò. –Papà Alec, uccidilo- disse tremando. Nascondendo il viso nel collo del padre. Magnus, intanto, abbracciava il figlio , lasciandogli dolci carezze tra i capelli.

- Max, lo sai che i ragni non ti possono fare nulla, sicuramente sarà stato un incubo.- Disse Alec, con tono calmo. In tono troppo calmo, pensò lo stregone.  Solo dopo svariati secondi Magnus, si rese conto che in realtà il cacciatore fissava un punto nella stanza. Una piccola macchiolina nera.

Ridacchiando, mise il bambino in braccio ad Alec, che gli riservò un’occhiataccia. – Alec, perché non porti Mirtillo a bere una tazza di latte, mentre io combatto con questo enorme mostro? – chiese lo stregone, facendo ridacchiare il giovane Lightwood. 

Ancora non si capacitava di come uno Shadowhunters grande, grosso e  micidiale; che uccideva demoni senza paura; potesse avere il terrore di un piccolo ed innocuo ragno. Un elegante sfarfallio uscì delle sue mani. Una piccola bolla blu raggiunse il ragno e ve lo imprigionò. Lo stava osservando affascinato, quando una manina strinse la sua. 

- Posso vederlo Papà- chiese il bambino timoroso. E Magnus avvicinò a lui la piccola sfera luminosa.

- Ma è così piccolo? Sembrava molto più grande. – disse con la voce rotta da uno sbadiglio. – Possiamo tenerlo?- chiese guardando negli occhi il padre.

Magnus, pensò ad Alec, era certo che non sarebbe stato entusiasta del nuovo inquilino. Quindi meditò una veloce risposta per non farci rimanere male il ragazzino.

– Mirtillo, sicuramente ci sarà un papà ragno che lo sta cercando sul terrazzo. Io direi di metterlo fuori così si possono rincontrare e andare a casa. – disse con tono saggio Magnus.

La spiegazione sembrò convincere il giovane stregone e il padre tirò un sospiro di sollievo. Poi Max  unendo le mani a coppa, sprigionò una piccola bolla gialla e Magnus vi posò l’animale.

– Ciao piccolo ragno- lo salutò Max, quando lo mise sul muro.

Alec aveva osservato la scena da lontano, un brivido lungo la schiena. In quella stanza si era sentito impotente. Terrorizzato.

- Grazie papà Alec. Buonanotte! – disse Max e ritornò in camera da letto, seguito da Magnus.

- Adesso è il caso di tornare a dormire, cosa ne dici Mirtillo? – aiutando il figlio a rimettersi a letto. Ed osservandolo mentre si addormentava. Chiuse la luce e uscì dalla stanza. Andò alla ricerca di Alec. E lo trovò davanti alla vetrata che osservava pensieroso il paesaggio.

- Alexander..- iniziò lo stregone. E notando il turbamento del compagno lo abbracciò da dietro.

- Era un ragno e io non sono stato in grado di toglierlo. Ero più terrorizzato di Max- disse afflitto il cacciatore.

- Fiorellino. E’  per questo che siamo in due. Oggi è toccato a me, domani ci sarà qualcosa che io non saprò fare, o avrò paura e lo farai te. – disse serio Magnus, facendo voltare il ragazzo. Per poi fondere le sue labbra con quelle del compagno.

- Ora merito una rincompensa, per aver salvato la Famiglia, da un mostro feroce? – chiese malizioso. Togliendo la maglia al cacciatore e spingendolo verso la camera da letto.

MALEC ~ VITA DA PICCOLI STREGONI E CACCIATORI IN ERBA (Shadowhunters)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora