Capitolo 7

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Federica Pov's

La mattina seguente mi sveglio con un fortissimo mal di testa, e appena apro gli occhi mi trovo in un letto che non è il mio, subito mi agito, ma appena vedo un paio di occhi color oceano che mi guardano mi calmo.

R: "Buongiorno" mi dice sorridendo

F: "Buongiorno, ma dove siamo?"

R: "Siamo a casa mia, nel mio letto" appena sento queste parole mi sento avvampare, cosa ci facio nel suo letto?? no, non può essere successo, controllo e sono vestita e questo mi calma un pò, nel frattempo Riccardo sembra essere aver letto i miei pensieri e scoppia a ridere

R: "Tranquilla Fede, non è successo nulla, semplicemente quest notte hai avuto un incubo e sono venuto a calmarti, ma tu mi hai chiesto di stare con te e siamo venuti nella mia stanza perchè il letto è più grande" mi spiega ed effettivamente mi ricordo dell'incubo e mi incupisco, per distrarmi cerco di pensare a cos'è successo ieri sera ma non ricordo nulla. Riccardo si accorge del mio cambio d'umore e mi chiede "ti va di dirmi cos'hai sognato e da quanto vanno avanti questi brutti sogni"

F: "No riki ti prego non farmene parlare" dico sussurrando e con gli occhi lucidi

R: "Va bene, ma un giorno ne parleremo, promesso?"

F: "Va bene" sento il mio telefono squillare nella stanza accanto e mi precipito a rispondere anche per sfuggire alle domande sui sogni, sullo schermo appare 'Sister <3', appena rispondo sento la voce di Arianna che mi chiede dove sono

F: "Ari ciao, sono a casa di un'amico perchè?"

A: "Amico? chi è? lo conosco?" la solita curiosona

F: "No Ari, non lo conosci, am perchè mi hai chiamata?"

A: "Ah si, volevo dirti se potevi venire con me al centro commerciale"
F: "Certo che si, ad un giro di shopping non si dice mai di no!" mi volto a causa di una risata e vedendolo ridere rido anch'io e mia sorella se ne accorge

A: "Ti sento un pò troppo allegra Fede, comunque ti aspetto a casa"

F: "Va bene ciao rompiscatole" chiudo la chiamata e raccolgo le scarpe

R: "Ti accompagno a casa?"

F: "Ma no Riki figurati, hai già fatto tanto, prendo un taxi non c'è problema"
R: "Non ci pensare nemmeno, ti porto io, dai prendi le tue cose, ti aspetto giù"

Non mi resta altro che accettare, non so che mi prende ma mi sembra di conoscerlo da moltissimo tempo, e questa cosa mi piace molto.

Arrivata in macchina gli dò l'indirizzo di casa mia e il viaggio trascorre senza problemi tra cantate e battute

R: "Dovremmo esserci quasi, no?"

F: "Si, esatto, la casa arancione è la mia Riki"

R: "Eccoti arrivata cicci" mi dice e mi sorride

F: "Bhe ma oraa non ci vediamo più?" mi rattrista l'idea ma non voglio farglielo sapere

R: "scambiamoci i numeri, così possiamo metterci d'accordo per uscire, no?"

F: "certo" dico tutta felice, mi passa il cellulare per scriverci il numero e mi salvo come Cicci, il soprannome che mi ha dato lui, lui fa lo stesso e si salva come Riko, entrambi alla vista dei nostri nomi sugli schermi del telefono ridiamo, lo saluto e scendo dalla macchina, ma lui mi rincorre e mi blocca contro alla macchina

R: "Non penso che ti mi abbia salutato bene" dice con un sorriso malizioso ed io rido, ma vengo fermata da un suo bacio molto tenero; sentiamo un colpo di tosse e giro gli occhi guardando l'alto perchè so già che è mia sorella

F: "Arià mo vengo a cambiarmi e andiamo" urlo guardando oltre le spalle di Riki che ride

R: "Conviene che va altrimenti ci spia" dice ridendo

F: "Si mi sa anche a me, ciao Riko" lo saluto con un bacio a stampo questa volta e lui sale in macchina e parte

A: "Un'amico eh fede?" dice guardandomi

F: "Eddai Ari mo fai la mamma?"

A: "No, ma sono tua sorella maggiore e a me certe cose puoi dirle" mi dice facendomi l'occhiolino.

La giornata al centro commerciale trascorre felimente, ho compratto un sacco di cose e vado fiera dei miei acquisti, Arianna mi avverte che stasera uscirà con Luca, il suo fidanzato, e mi dice di invitare Riki o meglio 'il mio Amico' come lo chiama lei, prendo il telefono per chiamarlo ma il suo telefono è staccato, decido quindi di provare più tardi, magari ora è occupato.  

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