Capitolo 43

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Federica Pov's

Arriviamo a casa, non prendo nememno la valigia, afferro solo la borsa che stava tra le mie gambe e mi precipito in casa, Riki mi segue, appena entro trovo Ari sul divano che piange, corro da lei l'abbraccio e cerco di farmi dire che cavolo è successo

A: "Mi ha chiamata Eva, la mamma di Nico, settimana scorsa si è ammalato in modo grave, sembrava che le cure stessere funzionando ma le sue condizione ieri sono peggiorate e tutto ha iniziato a precipitare" non finisce di parlare e scoppia di nuovo a piangere, lo faccio anche io, da quando ho sentito il nome di Nico e la parola malattia nella stessa frase il mond mi è precipitato addosso, eravamo molto amici io lui e mia sorella, purtroppo però io avevo litigato con lui e questo ci ha molto allontanati, ciò non toglie che gli voglio un bene dell'anima e questa notizia mi distrugge, vedo che però Ari non mi  guarda nemmeno e solitamente quando fa così mi nasconde qualcosa

F: "Ari mi devi dire qualcos'altro?"

A: "Fede non so come dirtelo, non si sa quanto sopravvivrà ancora"

F: "Dimmi in che ospedale è che andiamo"

A: "Quello vicino a casa di papà, avverto Luca e andiamo" va in camera ed io crollo, lancio il giornale che ho davanti e Riccardo arriva subito da me ma in questo momento non voglio nessuno per cui senza dire nulla vado in bagno sussurrando solo un leggero scusami che non credo abbia sentito, in bagno ho il secondo crollo, questa volta più forte, ho i gomiti appoggiati sul lavandino e la testa tra le mani 

L: "No Ari non andate da sole, lasciamo Bianca dai miei e vi accompagnamo, siete troppo sconvolte per guidare e sopraattutt Fede ha bisogno di qualcuno e per quanto tu le voglia bene e la ami in quanto sorella stai troppo male per badare a te e a lei" sento dal bagno Luca che si preoccupa e capisco  di aver trattato malissimo Riki, voleva aiutarmi e l'ho allontanato, allora esco dal bacio e corro da lui lo abbraccio piangendo, lui mi accarezza i capelli e cerca di calmarmi

F: "Scusa, scusa, scusami" dico sul suo petto

R: "Stai tranquilla amore, ora andiamo da lui, però prima lasciamo Bianca dai nonni, è troppo piccola" annuisco e andiamo tutti in macchina, ringraziamo Rafafella e Stefano per tenere Binca pur essendo piena notte ma loro capiscono la situazione eci incoraggiano, arriviamo all'ospedale e quando Eva ci vede subito ci abbraccia

E: "Ragazze è successo quello che tutti temevamo, se n'è andato" dice piangendo, io non resisto alla notizia, cado a terra, subito due braccia mi afferrano e mi fanno sedere, deve essere Riki ma non ne sono certa, sono abbastanza stordita.

Dopo una mezz'oretta mi sono ripresa dal mancamento ma non dalla notizia

F: "Eva posso entrare a salutarlo, l'ultima volta?" sul finale della frase mi si spezza la voce

A: "Vengo con te Fede" eva annuisce e noi entriamo, vederlo così fa impressione, non avrei mai immaginato che una cosa così potesse succedere, e poi non a lui, non se lo meritava, sia io che mia sorella stiamo in silenzio ma entrambe nella nostra testa stiamo parlando con lui, poco dopo un'infermiera ci chiede di uscire e lo facciamo senza obiettare, appena esco Riki mi abbraccia e mi tiene come se avesse paura che io cada da un momento all'altro, anche Luca sta abbracciando Ari, io guardo Riki 

F: "Sto bene, non cado più traquillo, grazie, grazie di tutto e di essere qua"  lui mi lascia andare ma mi tiene sempre la mano, mi da un bacio sulla guancia e ci sediamo sulle sedie di plastica

E: "Complimenti, siete due belle coppie, e Nico sarebbe anzi è contentissimo per voi, ne sono sicura" io e ari la ringraziamo e sorridiamo lievemente, raccontiamo gli ultimi avvenimenti, quindi la nascita di Bianca e la malattia di Nico, infine dico di essere incinta ed Eva si preoccupa del mio stato di salute, la tranquillizzo dicendo che ho la visita tra pochi giorni e passami la notte lì a guardare la camera di Nico ed a piangere insieme

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