29° "tutta colpa sua"

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Andai immediatamente nella mia camera, dove c'era un Johnny completamente assolto dai suoi pensieri.
"Qual'era la strada giusta da seguire? Mandarlo a fanculo oppure fare finta di niente?"
Queste due domande mi assillavano mentre non riuscivo a staccare gli occhi da lui. "La pizzeria è chiusa oggi è martedì" dissi freddamente per poi aggiungere "ora esci da qui non voglio vederti mai più. SEI UN FOTTUTO COGLIONE SENZA PALLE"

L'uomo che poco prima era seduto tranquillamente sul letto e aveva la testa sul cuscino, adesso mi guardava con un'aria interrogativa come se stesse cercando di capire se effettivamente quella situazione fosse reale o meno. D'altro canto come potevo biasimarlo, non mi sarei mai aspettata un vile gesto da parte sua. Non mi amava? D'accordo, avrebbe potuto benissimo dirmi come stavano i fatti, e la cosa sarebbe finita lì.

"Stai scherzando Kate? Cosa diavolo ti ho fatto?!" chiese sempre con un aria molto confusa,mentre si alzò dal letto per venire nella mia direzione..quasi come per controllare se fossi realmente io. "Vattene via da qui e non farti vedere mai più" dissi in preda alla nausea. Johnny si avvicinò a me prendendomi per i polsi prima di chiedermi:"puoi almeno dirmi cosa cazzo ho combinato sta'volta?".
Lo guardai con uno sguardo pieno di tutto il disprezzo che riuscii a racimolare prima di dirgli solo poche parole, poche ma efficaci: "se credi che davvero io possa essere attratta da te, ti sbagli. Sono qui per la casa e per il lavoro...magari per i tuoi soldi"

Mi odiai praticamente da sola dopo aver detto quelle orribili parole. Johnny si limitò ad osservarmi e a dirmi "credevo di conoscerti ma mi sbagliavo" così, mentre sul suo perfetto viso iniziò a comparire un'espressione di disgusto ma allo stesso tempo di confusione, diede un pugno alla porta lasciando una piccola crepa che neanche si vedeva prima di prendere la sua roba e abbandonare casa mia.

Una parte di me, quella più coscienziosa e razionale mi diceva che avevo fatto bene. Quel messaggio non lasciava spazio a fantasie o spiegazioni, e poi sarebbe finita comunque. Invece, il mio cuore, come al solito testardo mi diceva che avevo sbagliato a lasciarlo andare così, io l'amavo si, ma c'è un limite a tutto. Così, essendo quasi le undici, mi misi sul letto, dove c'era ancora la sagoma del corpo di Johnny sulle coperte e mi addormentai cercando di cacciare via i pensieri che mi affliggevano.

Non so con esattezza che ora fosse quando riaprii gli occhi, ma ormai qualche timido raggio di sole, riusciva a oltrepassare le tapparelle della finestra. Mi costrinsi seppur con una voglia pari a zero ad alzarmi e andai giù dove c'erano in cucina ancora i resti della farina dappertutto...tuttavia non mi andava di pulire in quel momento e mi ripromisi che l'avrei fatto più tardi e che prima avrei chiamato tutti: Annie, Jack, e Helena.
La prioritá andava naturalmente alla mia migliore amica che prima d'allora non avevo sentito.

"Annie mi senti?come stai!?" dissi io felice alla mia migliore amica.

"Kate!Io sto benissimo e tu come stai? Come ti trovi a Los Angeles? La casa ti piace?E con Johnny? E hai conosciuto quella brutta troi..Amber?" disse Annie entusiasta ma allo stesso tempo in trepidazione..quella ragazza era fatta di ansia.

"Calmati ahahahaa io sto bene. Qui a LA è bellissimo la casa è stupenda. Se tutto va bene verso fine settimana dovrei iniziare a studiare il primo copione per i pirati dei Caraibi"

Uno sbaglio bellissimo ||Johnny Depp||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora