31° incontri speciali

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Mente ero sul quel benedetto taxi, fermo nel bel mezzo di un traffico infernale, non potevo fare a meno di godere di quel panorama insolito ma allo stesso tempo magnifico che si prostrava davanti ai miei occhi: migliaia di grattacieli tutti rigorosamente altissimi che sfioravano quasi il cielo all'apparenza, altrettanti negozi di bigotteria sparsi qua e la e moltissimi negozi che sono sicura contengano abiti che non posso permettermi...
Davanti a tutto quello, io non potevo fare a meno di chiedermi se non fosse troppo...io fino a un mese prima e neanche producevo articoli di giornale! Non ero nessuno! E adesso invece? Beh tutto era cambiato... sarei diventata senza dubbio famosa dato che avrei dovuto recitare in una delle saghe cinematografiche più conosciute di tutti i tempi al fianco di attori famosissimi come..come..Johnny.
Cosa ne sarebbe stato di noi? Cosa sarebbe rimasto di quel fuoco che un tempo  cresceva senza sosta? Come avrei dovuto comportarmi con lui? Gli avevo detto senza dubbio delle cose orribili ma quei messaggi mi avevano sconvolta. Magari come ha affermato Annie, non ho pensato con lucidità ma chi dopo aver letto quei messaggi avrebbe creduto che tra lui e questa cazzo di "piccola" non poteva esserci niente! Ed inoltre, lei aveva risposto "si anche io ti amo" ció faceva presupporre che prima Johnny le avesse detto che l'amava e di conseguenza la teoria della fan, eretta da Annie non reggeva.

"Signorina siamo arrivati all'ospedale" disse l'uomo che guidava il taxi mentre mi indicò una fatiscente struttura enorme che si estendeva per mezzo isolato.

"La ringrazio, ecco i suoi soldi" dissi io porgedogli quando gli dovevo.

Una volta scesa dal taxi, non potei  non ammirare l'edificio grigio che si prostrava davanti ai miei occhi. Per fortuna, riuscii a trovare il punto di informazione molto prima di quanto mi aspettassi tuttavia, una signora sulla quarantina che doveva essere una specie di infermiera\segretaria, grazie alle norme di privacy indotte da Tim non poteva dirmi dove si trovava la camera di Helena.

"Mi dispiace ma come le ho detto, il signor Burton ha dato delle disposizioni esatte da eseguire essendo delle celebrità in balia dei numerosi paparazzi" ripeté brusca la donna.

"Ma la prego io devo entrare! Sono un'amica di famiglia chiami pure il signor Burton le dirà la stessa cosa!" esclamai io sfinita.

"Senta signorina non so per quale motivo lei voglia entrare ma le assicuro che.."
la donna fu interrotta da una figura che evidentemente l'aveva quasi sconvolta, difatti essa non riusciva quasi a proferire parola. Presa da un insolita curiosità, mi gurai e quello che vidi mi lasciò sconvolta.

"Signor d-depp le..le occorre q -qualcosa?disse la donna con un aria esterrefatta ma allo stesso tempo oserei dire con una punta di malizia, il che inspiegabilmente mi faceva sentire qualcosa che percepii come gelosia e che non andava bene. Per niente bene.

"Salve..garantisco io per la ragazza è un amica di famiglia" disse Johnny osservandomi con un aria strana quasi triste..non riuscivo a capire cosa c'era di insolito nel suo sguardo: non era infelice, triste o felice o peggio arrabbiato..no era più come se fosse vuoto. Come se d'un tratto tutto ciò che avesse intorno non gli intessessasse più.

"D'accordo può andare signorina, la camera è la 9 sezione 34." disse la donna guardando ancora Johnny invece che me il che mi dava fastidio e non poco.

"Bene la ringrazio" cosi dicendo, mi diressi senza neanche degnare d'uno sguardo Johnny che d'altro canto da lontano mi osservava, e mi diressi verso la camera di Helena.

"Fatti aiutare non sai dove andare" disse una figura poco distante da me. Mi girai e come già avevo presupposto sentendo la voce era Johnny.

"Oh mica vorrai perdere tempo con una fan scatenata e inutile come me? Corri che di sicuro Amber avrà bisogno di te caro signor Depp" dissi freddamente mentre cercavo invano la camera di Helena.

"Da quando in qua mi chiami signor Depp?" disse lui indifferente ma con il solito sorrisino in viso,mentre cercava di tenermi passo dato che io come una pazza stavo quasi correndo per i corridoi.

"Da quando mi pare. Ora vattene e lasciami stare dopotutto tu hai chiesto questo no? Una famigliola felice con una persona meravigliosamente calcolatrice e stronza." borbottai io mentre ancora cercavo quella benedetta camera.

"Devi girare a destra non a sinistra" disse lui sorridendo ancora. Ma che cazzo c'era in lui che non andava? Possibile che quelle parole non gli facevano ne caldo ne freddo? Dovevo rimediare trovando qualcosa che gli facesse davvero male a tal punto da lasciarmi andare..ma non ne ero in grado.. Mentre guardavo i suoi meravigliosi occhi marroni con qualche sfumatura color nocciola...cazzo!

Essendo una ragazza temeraria, carcai comunque la camera invano alla fine, sfinita mi misi su una poltroncina blu che si trovava nel reparto bambini ( che poi come diavolo avevo fatti ad arrivarci, nessuno lo sa) sotto l'attento sguardo di Johnny che fino ad allora non mi aveva lasciata andare da sola "per paura che mi perdessi" come se gnene fregasse qualcosa di me! Ad un certo punto, dalla porta di fronte rispetto a dove ero seduta io, apparve una piccola bambina che evidentemente era purtroppo affetta da cancro,(data l' assenza di capelli sulla sua testa)
accompagnata da una donna sulla trentina che doveva essere sua madre. La bambina guardava attentamente Johnny fin quando non esclamò:

"Mamma! Mamma! Jack Sparrow è venuto finalmente a prendermi"

Sua madre, non smetteva di guardare Johnny che si era avvicinato alla piccola dicendole: " ma certo piccolina! Sono il capitano Jack Sparrow! Sai ti stavo aspettando" così, la prese in braccio con il consenso di sua madre,le fece fare l aereo planino mente la piccola rideva a più non posso.
Davanti a quella scena, non potevo fare a meno di credere che Johnny era e sarebbe stato un grande padre...di certo non il padre dei miei figli però, il che mi rese incredibilmente triste.
"Allora piccolina, ora noi dobbiamo andare...ci vediamo d'accordo?"disse Johnny cercando di darla in braccio a sua madre.
La piccola però inaspettatamente si attaccò al collo di Johnny dando segno di non voler mollare la presa. " Voglio venire con voi! Capitanoo! Ti pregooo" disse ancora guardando Johnny dritto negli occhi. L'uomo si sciolse quasi alla vista degli occhioni azzurri della piccola così disse a sua madre che nel frattempo guardava sua figlia felice: "beh che ne dice se accompagno la mia amica,ad una camera qui vicina e poi le riporto subitissimo questa piccola piratessa?"
La donna ci guardò per un secondo per poi acconsentire dando un piccolo bacio sulla fronte a sua figlia che era ancora tra le braccia di Johnny.

Mentre stavamo camminando tra i corridoi, la piccolina ci rivelò di chiamarsi Elizabeth e di essere una grande amante del capitano Jack Sparrow. Non potevo fare a meno di sorridere vedendo i due che giocavano e scherzavano fun quando la piccola mi chiese: " e tu come ti chiami?". Io la guardai felice per poi dirle: "mi chiamo Kate!"
Elizabeth mi guardò con un' aria sospetta per poi chiedermi: "sei la fidanzata del capitano?" guardai Johnny che sorrideva, il che mi dava da pensare, ma decisi di rispondere prima alla bambina così le dissi: " no sono un amica."
La bambina smembrò rincuorarsi (forse segretamente aveva una piccola cotta per il suo capitano preferito) e poi mi disse ancora una volta: "posso vedere il tuo braccialetto?"
Così mentre io volevo mostrarglelo normalmente, Johnny invece me la diede in braccio (cosa alquanto inaspettata) facendo toccare le nostre mani...inutile dire che al contatto rabbrividii. La bambina nel frattempo era impegnata ad esaminare il mio braccialetto rosso che mi era stato regalato da Annie un bel po di tempo fa. Mi accorsi che nel frattempo, mentre giocavo con la piccola Elizabeth lui mi osservava... Con uno sguardo così dolce come se non ci fosse cosa più bella di me il ché per un certo senso mi rendeva quasi felice, mentre per un altro mi mandava in confusione.

"Ecco piccina siamo arrivati... Saluta Kate dobbiamo andare dalla mamma" le disse Johnny riprendendosela. Così salutai la piccola dandole un "mega abbraccio" (così l' aveva definito lei) ma prima che potessi entrare nella camera, Johnny posò un secondo la bambina atterra dicendole di aspettare un secondo il capitano, venne da me e mi sussurro' lievemente all'orecchio dicendomi: "secondo me saresti una mamma bellissima, anzi la più bella" e mi accarezzò la guancia.
Mente ero ancora mezza imbambolata, riprese la piccola ( che nel frattempo agitava la sua piccola manina verso di me) e sene andò.
A che cavolo di gioco stava giocando? Di certo non al mio, non erano quelli i patti, lui doveva essere indifferente! E io dovevo addirittura odiarlo!
Dovevi metterci più impegno! Dovevo fargli credere che non lo amavo più... L'unica risposta concreta che formulò il mio cervellino, fu una sola immagine, un flashback in realtà dove c'ero io insieme a Jack nell'intento di baciarsi... Adesso sapevo cosa fare.

Uno sbaglio bellissimo ||Johnny Depp||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora