Capitolo 45

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Siamo a Genova dopo venti minuti di autostrada e sono davvero sfinita.
Dobbiamo ancora iniziare a mangiare che già mi manca quella casa e le persone che ho conosciuto lì dentro.

La vedo arrivare
Pasta al pesto mmh quant'è che non la mangio!!

Lo sguardo mi cade sul telefono illuminato.
So già chi è anche se spero vivamente il contrario.

"Chiamata in arrivo da Payton" urla Charlie dal bagno.

Sempre d'aiuto lei eh.
Mi avvicino al telefono e i miei dubbi si realizzano.

"Rispondigliiiii" urla nuovamente.
Prendo il mano quel dannato oggetto e premo il tasto verde.

"Sarah! Sono Chase, non pensavo rispondessi.
Payton ... beh Payton è fuori di testa.
Solo tu lo calmi e lo sai...
Sta tirando bottiglie e ha scaraventato il tavolo, è lucido non ubriaco." Mi dice spaventato
"Passamelo." Rispondo fredda.

Sento Chase smanettare qualche secondo con il cellulare per poi pronunciare il mio nome
"Sarah... cazzo sei tu? Sei davvero tu?" Risponde Payton speranzoso.

Quanto mi manca

"Ei... sono io" sussurro.
"Oh Cristo Sarah... ti prego torna, dove cavolo sei andata senza di me? Quanto hai intenzione di farmi perdere la testa da 0 a 10 dio!" Pronuncia disperato
"Sono a casa mia con Charlie... scusami"

Sono una cogliona
Sto facendo del male a me e a lui
Va sempre tutto così male

"Ti prego torna qui.
Questa è casa tua.
Casa nostra.
Io ci muoio qui dentro senza di te.
Ho imparato ad essere me stesso con te.
Hai presente quando dipendi da qualcuno? Ecco io dipendo da te"

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