Capitolo 42

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Mi alzo prendo un bicchier d'acqua e vado in camera.
Sono incazzata.
Sono veramente incazzata!
"Dove vai brutta stronza? Sei felice di avermi rubato il mio cuore? Sei felice di poter giocare con i sentimenti di me?" Sbraita, sbagliando una frase su due.

Preferisco non sentire nient'altro per stasera.
Mi fiondo correndo in camera, mi fa così incazzare!
Prendo in mano il telefono e scrivo un messaggio a Charlie.

Sarah: senti dì agli altri che sto preparando la borsa, torno a casa con te verso le tre del pomeriggio.
Charlie: sei sicura? È solo ubriaco... Gli stiamo parlando
Sarah: sono sicurissima.

Inizio a raccattare la mia roba sparsa per la stanza e ultimo la mia borsa infilandoci lo spazzolino.
Si, ho un carattere di merda.
Mi viene da piangere? Si, solo perchè sono fortemente incazzata e questa è la mia reazione.
Non lo reggo
Io non lo sopporto cavolo!
Odio quando la gente fa così!
Qualcuno sta bussando a quella maledetta porta e, a meno che non sia Alessia, non me ne può fregar di meno.
"TU NON TE NE ANDRAI DI QUI!!!! SEI UNA STRONZA INSENSIBILE!!!! STRONZA! IO TI ODIO" si mette ad urlare.
Io non lo reggo più, mi dirigo arrabbiata verso la porta e gli apro.
"Ma che cosa vuoi dalla mia vita?! Mi tratti così e poi pretendi che io resta qui a leccarti i piedi?
Ma riprenditi!
Hai altro da dirmi prima di non vedermi mai più?" Sbraito.
La mia pazienza ha un limite e lo sta per superare.
"VAFFANCULO! VAFFANCULO IO TI AMO"

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