19.

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Girarsi e rigirarsi nel letto è l'unica cosa che riesco a fare e chiudere occhio sembra una cosa impossibile e fuori da ogni immaginazione, quasi come la scena, che mi si è riproposta prima sia normale attitudine e il resto fosse tutto fuori luogo. 

Il freddo tormenta le sinapsi e alimenta come un fuoco il mio non riuscire a dormire, dormire per dimenticare, che è l'unica cosa vorrei riuscire a fare per spegnere i pensieri come blocchi di ghiaccio, che spezzandosi al suolo, svaniscono nel nulla. Al piano sottostante sono ancora tutti incoscienti di quello che io ho visto, preferisco non parlarne con nessuno per il momento.

Beatrice si è sdraiata accanto a me, forse pensa io stia dormendo, ma ha iniziato ad accarezzarmi quasi come volesse consolarmi. Sento il suo sospirare sulla mia spalla e il rumore delle sue mani tra i miei capelli neri come il cielo sopra di noi, che però è pieno di stelle. Vorrei tanto voltarmi e guardare i suoi occhi a specchio, che riflettono le stelle e la luna, ma ho paura, paura perché persone come lei, speciali come lei, sono in grado di leggere tutto ciò che pensiamo e tutto ciò che cerchiamo invano di nascondere.

Quando inaspettatamente mi guarda, mi guarda come non mi ha mai guardato nessuno, intendo dire con gli occhi pieni di tutto e un sorriso che sembra dare spazio ad ogni cosa.

Mia madre mi ha sempre detto, che spesso fare l'amore è parlarsi con gli occhi senza dirsi o fare nulla di così speciale, spesso solamente standosi accanto e accarezzandosi l'animo. L'animo di chi ha perso ogni appiglio e a cui rimane solo tutto questo, due semplici occhi, gli occhi di chi forse amiamo senza saperne l'apparente ragione.  

Ci fissiamo entrambi per una mole di minuti interminabile, sembra, che entrambi siamo alla ricerca dello stesso fine, un bacio senza fine. Sento il cuore accelerare al tal punto da arrivarmi in gola e far tremare la cassa toracica. Gli occhi ballano. I suoi sono bellissimi invece. Sento improvvisamente la sua mano, che cerca la mia nascosta sotto le coperte. La stringo a me e tutto attorno sembra non avere più forma logica una forma precisa. Appoggiando la testa sulla sua spalla sento il battito cardiaco aumentare. I suoi occhi verdi incrociano i miei scuri e finiscono per scontrarsi in un lungo ed inteso bacio come all'inizio volevo, senza fine. 

Le mani di entrambi finiscono per fare un disastro bellissimo andando ovunque, sembra quasi, che vogliamo appartenerci per sempre e non basta ogni minimo gesto a colmare tutta quella voglia. Si spoglia e il mondo di punto in bianco sta silente e fermo, immobile proprio come me, che perso in quello spettacolo meraviglioso sento mancare l'aria. 

I corpi si scontrano dando vita ad una sinfonia spettacolare, il freddo mi passa davanti come una persona, che di fretta se ne va salutandoti, quasi per caso, quasi per sbaglio. Sento addosso a me il caldo di un attimo, che vorrei non avesse fine. Ansimare e graffiarsi la pelle ha sostituito di gran lunga mille altre parole. Ho volontariamente voluto dimenticare tutto, per scelta, non per caso. Lei è bellissima, sembra essere arrivata nella mia vita per rendere la mia stessa esistenza fantastica e per la prima volta dopo veramente tanto tempo, beh sento di aver trovato un posto nel mondo.   

REMÌ RYAN.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora