I suoi occhi stanchi percorsero freneticamente le righe vergate ordinatamente con un inchiostro nero, frettolosi di leggere, ansiosi di sapere.
Guren respirò profondamente, calmando i battiti del proprio cuore che iniziavano ad accelerare.Se questa era la sensazione che avrebbe provato ogni volta che stringeva tra le mani il nuovo lascito di Shinya, allora come sarebbe arrivato alla fine?
Abbozzò un mezzo sorriso a quel pensiero, trovando comunque un fondo di verità in quell'idea.
Aveva capito come, da quel momento in poi, si sarebbe strutturato il labirinto ideato dal ragazzo. E ogni volta che trovava un nuovo indizio per venirne a capo, Guren si sentiva pervaso da una curiosità che non gli apparteneva, ansioso di scoprire dove le parole del giovane l'avrebbero condotto.Carissimo Guren,
Il cuore del moro fece un balzo, come sempre da quando quella caccia al tesoro era cominciata.
Se stai leggendo queste righe, vuol dire che ti sei intrufolato correttamente nella grandiosa residenza del prestigioso Tenri Hiiragi! Complimenti!
Non ho dubitato nemmeno un secondo della riuscita di questa tappa. Era davvero complicato, lo ammetto, avrei potuto scegliere un posto più accessibile (anche se che divertimento c'è nel rendere le cose semplici?), eppure qualcosa dentro mi diceva che quella panchina era proprio il posto giusto.
Ma nonostante tutto, non hai deluso le mie aspettative, e ora sei qui, leggendo queste scarne righe, aspettando un mio racconto o la prossima tappa del nostro percorso.
Stavolta voglio per prima cosa togliermi un peso, in modo da toglierlo anche a te.Quella volta sono stato picchiato, anche se penso che con la tua perspicacia tu l'avessi già capito. Qui, francamente, col cuore aperto, lo ammetto: non è stata la prima volta, ma non sarà nemmeno l'ultima.
Guren rimase interdetto. Rilesse il paragrafo una seconda e poi una terza volta, cercando il tranello, quel meccanismo letterario che gli facesse intendere di aver capito male.
Doveva aver capito male.
Ma non c'era niente. Era la cruda verità.
"E perché non hai fatto niente, tutto questo tempo?" pensò, addolorato. "Perché non hai reagito? Sei abbastanza forte da farlo!"Non ho reagito quella volta così come non ho mai mosso un muscolo in passato, fin dalla mia infanzia. Alla fine ci rimetterei e basta, quali vantaggi mi porta?
Ho sempre trovato che noi due in questo fossimo molto simili.
Tu venivi considerato inferiore da tutti, praticamente.
Io sarò anche stato importante in società, ma sono ancora disprezzato dalla famiglia che mi ha cresciuto.
A dieci anni ero troppo piccolo per protestare, e prendevo tutte le botte dei miei fratellastri con tutta la rassegnazione possibile.
Dopodiché scappavo. Andavo in giardino, mi nascondevo per ore, arrampicato in cima ad una quercia dalle foglie argentee.Guren guardò la chioma dell'albero che lo ospitava agitarsi e frusciare.
Erano gli stessi alberi che Shinya scalava, da bambino, per proteggersi ed isolarsi dall'ambiente terribile che lo circondava.
Provò una stretta al petto al solo pensiero.
Sfiorò il tronco, con delicatezza, sorprendendosi nel provare tenerezza all'idea di un bambino dai grandi occhi azzurri che si rifugiava tra quei stessi rami.Quando invece tirava brutta aria, e già avvertito gli sguardi pesanti su di me, desideravo scappare, allontanarmi il più possibile e fuggire via, uscivo dalla residenza e me ne andavo. C'è un passaggio di cui nessuno sa ritagliato tra le radici della quercia con un nastro blu legato alla punta di un ramo. Ce l'ho messo io, tempo fa.
Se mai fossi rimasto bloccato là dentro, usa quello ed esci. Non ti vedrà nessuno.
Ne ho parlato anche troppo, non volevo farla così lunga, mi dispiace.
Spero... Spero che non ti stia pesando troppo. È l'unica cosa che mi auguro.
Stai bene, vero? Stai mangiando regolarmente? Il caffè scorre sempre sl posto del sangue nelle tue vene?
Ti amo tanto, Guren, sentivo il bisogno di scriverlo subito. Ti prego, non consumarti, e se questa stupidata ti pesa, abbandonala. Non ce l'avrò con te.
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Gureshin || Back to the past
FanfictionBastano poche cose per far sentire Guren a casa. La pioggia, il caffè, e un sorriso. Il sorriso di Shinya. Eppure, in una fredda sera d'inverno, tutto scompare. Shinya svanisce nel nulla, lasciando un'unica traccia, un filo d'Arianna, che potrà ric...