Il piano di Rachel era quello di mettersi a letto e crollare visto che si sentiva uno straccio, ma appena chiudeva gli occhi le si presentava davanti l'immagine di Ottaviano in ospedale. Si girò più volte nel letto, ma il sonno non sembrava volerle fare visita. Si alzò sospirando, infilando le ciabatte e andando in cucina. Prese un bicchiere d'acqua fredda e si appoggiò con la schiena contro il frigorifero, sperando che Will non si svegliasse in quel momento. Non era per niente nelle condizioni di inventare chissà quali bugie. Ridacchiò piano, guardando il bicchiere di vetro di fronte a sè. Già, le bugie, quelle su cui ultimamente si basava il proprio rapporto con gli amici. Odiava dover nascondere una parte così importante della sua vita, soprattutto a persone a lei care, ma cosa avrebbe potuto fare? Non erano pronti a sapere la verità, lo notava dai loro sguardi e dalla piccola frecciatine che ancora rivolgevano all'altro gruppo. La sua mente andò a Will, a cosa aveva detto il giorno prima e a come aveva parlato di Piper. Forse qualcuno era già pronto. Rachel sospirò, posando il bicchiere al suo posto e risalendo nella camera che la ospitava per quella notte. Ci provò ancora, cercando di addormentarsi fino a quando non sentì la sveglia del telefono, puntata alle otto. Si alzò di nuovo, stropicciandosi gli occhi e sbadigliando. Non era riuscita a dormire per tutta la notte. Andò nel bagno, portandosi dietro i suoi vestiti. Non appena si guardò allo specchio per poco non urlò. Aveva il viso pallido e smunto, palesemente stanco. Le occhiaie le circondavano gli occhi verdi che sembravano essersi fatti più scuri. Perfino i capelli parevano meno gonfi e ricci rispetto al solito. Si sciacquò il viso, il che non fece molta differenza, poi con un elastico si legò i capelli in una crocchia disordinata. Si mise gli stessi vestiti che aveva il giorno prima, andando in cucina dove trovò Will già a fare colazione.
"Buongiorno. -esclamò un ragazzo, abbozzando un sorriso che sparì non appena vide in faccia l'amica- Rachel, ti senti male? Stai da schifo."
Rachel sospirò, scuotendo la testa.
"Tranquillo, è tutto apposto. Non sono riuscita a dormire molto questa notte, tutto qui."
"È successo qualcosa?" chiese Will mentre la rossa di sedeva a fianco a lui. Rachel non aveva voglia di mentire in quel momento. Guardò il tavolo, dove erano stati messi cereali, muffin e latte e decise che non aveva fame. Poi riportò lo sguardo sull'amico.
"Will, mi credi se ti dico che ora non posso dirti nulla ma che presto lo saprete tutti? Solo... Non preoccuparti, davvero."
Will rimase stupito, ma annuì deciso. Se Rachel gli aveva chiesto una cosa del genere, doveva esserci non motivo serio. Non era il tipo da tenere segreti con gli amici.
"Va bene, rispetto la tua decisione. Ma ricordati che per qualsiasi cosa io e gli altri ci siamo."
"Si, lo so. Siete i miei migliori amici."
Restarono qualche minuto in silenzio, e non appena Will ebbe finito di fare colazione si offrì di accompagnare Rachel a casa sua. La ragazza ne fu grata, non sapeva se le sue gambe avrebbero retto tutta quella distanza. Non appena fu a casa le cameriere la salutarono con dei falsi sorrisi, per poi parlare tra di loro sulle sue condizioni alle sue spalle. Rachel non ci fece nemmeno caso e andò a chiudersi in camera sua. Chrystal bussò dopo pochi minuti.
"Signorina, ha bisogno di qualcosa?" chiese sottovoce, con sguardo preoccupato.
Rachel ridacchiò senza gioia, Certo che aveva bisogno di qualcosa. Aveva bisogno di sfogarsi, di dire tutto a qualcuno. Aveva bisogno che i suoi amici sapessero. Aveva bisogno di Ottaviano a fianco a lei. E infine, aveva un bisogno urgente di dormire.
"Sonniferi." disse alla fine, sprofondando la testa nel cuscino.
"Scusi, che ha detto?"
"Sonniferi! Ho bisogno di qualcosa per dormire." ripetè a voce più alta, forse anche troppo.
"Non credo che abbiamo qualcosa del genere... Posso andare a comprarlo."
"Vai. E per favore, non dire nulla a mio padre."
"Sarà fatto."
Chrystal tornò solo venti minuti dopo, ma a Rachel sembravano essere passate due ore. Non appena vide la cameriera rientrare con un bicchiere d'acqua in una mano e una pillola nell'altra, le si precipitò incontro, rischiando di cadere, e subito mandò giù la pillola.
"Ho chiesto alla farmacista qualcosa per una ragazza che soffre d'insonnia... Mi ha chiesto se sapevo quali erano le cause e le ho risposto che era per lo stress. Mi ha dato queste compresse a base di Melatonina, dovrebbero fare effetto in mezz'ora." spiegò Chrystal, quando ormai Rachel già aveva inghiottito la compressa. Poi la salutò educatamente e se ne andò, con il petto pieno di preoccupazione per quella ragazza che solo qualche giorno prima sembrava così allegra. Chrystal aveva aiutato Rachel a far entrare Ottaviano di notte. Non aveva chiesto niente, ma aveva intuito che tra i due c'era qualcosa. Quando aveva visto quella notizia al telegiornale, il suo primo istinto era stato quello di portare Rachel lontano da ciò, ma sapeva che non poteva farlo, che prima o poi la rossa avrebbe dovuto affrontarlo. Sospirò pesantemente, andando a prendere pezze e detersivo per il suo incarico del giorno: pulire la cucina. Per tutto il tempo ebbe il mente solo l'immagine del viso esausto di Rachel. Chrystal aveva solo trentacinque anni, ma era una delle cameriere più longeve di casa Dare, praticamente conosceva Rachel da quando era nata. Aveva conosciuto anche la madre di Rachel, ma non ne aveva mai parlato con la ragazza. Quello non era compito suo.
Effettivamente, dopo mezz'ora, Rachel riuscì a chiudere gli occhi, abbandonandosi a un sonno senza sogni. Quando si svegliò, erano ormai le cinque del pomeriggio. Aveva saltato sia la colazione sia il pranzo quel giorno, eppure il suo stomaco ancora non ne risentiva. Si mise a sedere sul letto, prendendo il suo cellulare e scorrendo i messaggi. Le ragazze si stavano organizzando per andare tutte a casa di Annabeth, ma Rachel declinò l'invito. Non era ancora il momento di fingere che fosse felice. Con sua grande sorpresa, anche Piper rifiutò. In altre occasioni l'avrebbe contattata e le avrebbe chiesto se c'era qualcosa che non andava, ma in quel momento non era proprio nelle condizioni giuste per ascoltare anche i problemi degli altri. Poggiò la testa sulle mani, sospirando. La mattina dopo sarebbe andata di nuovo in ospedale. Sapeva che era inutile, che la sua presenza non avrebbe cambiato di molto la situazione, ma non poteva farne a meno. Doveva sentire un minimo di contatto con Ottaviano. Perché in quei due giorni di agonia, l'unico momento in cui si era sentita viva era accanto a lui.
*ANGOLO AUTRICE*
È da un po' che non faccio un angolo autrice qui :D
Questa storia sta andando davvero bene, ne sono super felice! Ma secondo voi, cosa succederà ora?
Cosa farà Rachel? Come andrà la situazione tra i due gruppi? E quella sera prima dell'incidente, cosa aveva reso Ottaviano tanto pensieroso da farsi investire?
Sono curiosa di sapere cosa ne pensate!P.S.= cercasi qualcuno per fare una copertina più decente, quella mi ha stancato AHHAHAHA
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I hate you, don't leave me.
Random[OttavianoxRachel] [AU|Highschool] [Accenni: Percabeth, Jasper, Frazel, Solangelo, Tratie, ClarissexChris, Charlena, Thaluke, Caleo] Tutta la scuola sa che ci sono due gruppi che si disprezzano. Il primo è formato dai classici amici che amano ridere...