Reunion.

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Bastò quella singola frase a far battere il cuore di Rachel come non aveva mai fatto in vita sua. La vista le si schiarì, e finalmente lo vide. Era in piedi davanti a lei, il viso smunto, la testa fasciata, un braccio bendato e un altro che reggeva una stampella, ma era lui. Rachel provò ad alzarsi, ma sia per la stanchezza sia per un paio di fili ancora attaccati alle sue braccia, non ci riuscì. Il ragazzo si avvicinò più velocemente possibile a lei, sedendosi sul lettino. Entrambi tremavano e respiravano a fatica.

"Ott...Ottaviano..." sussurrò Rachel accarezzandogli il viso. Ottaviano le strinse la mano, le lacrime che minacciavano di scendere.

"Sono io Rachel, sono qui." 

Si abbracciarono stretti, iniziando a piangere uno sulla spalla dell'altro. Finalmente lacrime di gioia, dopo tanti pianti per il dolore. Erano di nuovo insieme, e non avevano intenzione di lasciarsi. Si baciarono dolcemente, con delicatezza, quasi avessero paura di farsi male a vicenda.

"Rachel... Perchè l'hai fatto?" 

"Avevo paura che te ne andassi, che mi lasciassi sola. Avevano detto che probabilmente non ti saresti risvegliato."

"Ti ho promesso di non lasciarti più, ricordi? Non oso nemmeno immaginare cosa hai passato in questo lasso di tempo.

"Sei qui adesso, è questo l'importante."

"Ho aperto gli occhi qualche ora fa, i miei amici devono ancora arrivare e per ora ho visto solo i miei genitori. Era come se dovessi per forza svegliarmi, sentivo che dovevo farlo. Poi, mi hanno detto di te. Non subito, per paura che potessi avere una ricaduta. Mi sono alzato e sono corso qui." 

"Tu non immagini quanto io mi senta in colpa per averti lasciato andare quella sera..."

"Sono io a sentirmi in colpa. Perchè se quella sera ti avessi detto la verità è non me ne fossi andato così, niente di ciò sarebbe successo."

"Quale verità, Ottaviano? Hai qualcosa da dirmi su noi due?"

"No, non su noi due..." Ottaviano abbassò lo sguardo, mordendosi il labbro. Non voleva rovinare il suo presente per colpa del passato, non di nuovo. Rachel gli alzò il viso, guardandolo negli occhi, il verde e l'azzurro che si incontravano.

"Non importa, godiamoci questo momento. Me lo dirai un'altra volta, okay?"

"Si, va bene. Ti amo."

"Anche io ti amo."

"Tutti i tuoi amici sono qui. Penso che tra poco verranno a farti visita, é meglio che io vada." fece per alzarsi, ma Rachel lo trattenne.

"Quando ci saremo ripresi, lo diremo a tutti."

"Sei sicura? Non hai paura?" 

"Non ho paura se sto con te."


Il caso volle che proprio mentre gli amici di Rachel si stavano alzando per andar a far visita alla loro amica, arrivarono quelli di Ottaviano. Rimasero lì, in piedi nella sala d'attesa, a guardarsi per qualche secondo, non sapendo esattamente cosa dire. Poi Frank si fece avanti, andando verso Clarisse.

"Che ci fai qui?" chiese, non con il solito tono accusatorio che erano soliti usare tra loro, ma con voce delicata.

"Ottaviano... Si è svegliato." rispose la sorella, quasi piangendo di gioia. Frank sorrise, e proprio lì, davanti a tutti, Clarisse gli corse incontro, abbracciandolo. In pochi secondi, Clarisse abbassò le sue difese, rifugiandosi nelle braccia del fratello. Proprio quei due ragazzi, che vivevano insieme solo da pochi mesi, che avevano passato anni ad odiarsi, che ancora non erano abituati a considerarsi parenti, ruppero quei muri di rabbia che si erano creati intorni a quei ragazzi. Nessuno osò dire niente o muoversi, nessuno avrebbe avuto il coraggio di interrompere quella scena. Ma la tensione tra i due gruppi era percepibile. Ognuno di loro era rimasto sorpreso a quella scena, e non sapevano come reagire una volta che Frank è Clarisse si fossero divisi. Così, accadde un altro imprevisto. 

Piper stava guardando verso le sue sorelle da qualche minuto ormai, ma loro incontrarono il suo sguardo solo dopo. E la prima a partire, a farsi avanti, non fu Silena come tutti si sarebbero aspettati. Drew annullò la distanza tra lei e la sorella minore in pochi passi. Le si fermò davanti, le braccia incrociate e gli occhi bassi.

"Come... Come sta Rachel?" chiese accennando un sorriso. L'immagine del giorno prima, di Rachel distesa sul pavimento tra i vetri rotti, era ancora viva nella sua mente.

"Ora meglio." rispose Piper ricambiando il sorriso.

"RAGAZZE!" urlò alla fine Silena, buttandosi su entrambe fino a farle quasi cadere. 

"Sily! Stavi per buttarmi a terra." esclamò Piper ridendo. La maggiore si fermò all'improvviso, guardandola con le lacrime agli occhi.

"Non mi chiamavi così da anni."

"E tu non mi abbracciavi così da anni." 

Nel frattempo, Leo riuscì a affiancare Beckendorf, senza farsi notare.

"A quanto pare, manchiamo solo noi." disse con il suo solito sorriso furbo, che però usava raramente davanti al fratello.

"Io non ti abbraccio." 

"Dai fratello, sciogliti un pò!" esclamò Leo provando ad abbracciarlo, mentre Beckendorf cercava di allontanarlo.

"Ehi! Non mi stare appiccicato!" 

"Non potresti dirmi qualcosa di più affettuoso?"

Beckendorf sbuffò, ritrovandosi all'improvviso in imbarazzo.

"In realtà... Mi dispiace di essermi comportato così male con te. Non ho nemmeno provato a conoscerti."

"È tutto okay, ti riesco a capire." 

Alla fine, si abbracciarono davvero. 

Thalia e Luke non si spinsero oltre un sorriso. Non volevano scombussolare quella piccola tregua che si era creata con una notizia così grossa. Anche perchè se le famiglie si potevano dire riappacificate, il resto dei ragazzi non poteva dire lo stesso. Si guardavano ancora male tra di loro, come se non vedessero l'ora che tutto ciò finisse.
Ma forse, stavano facendo dei piccoli passo avanti.

Poco dopo che Ottaviano fu uscito, le infermiere le tolsero i fili dal braccio. Avrebbe dovuto riposarsi, ma il ragazzo piombò di nuovo nella sua stanza, con il respiro affannato.

"Amore, che succede?" chiese Rachel aiutandolo a sedersi.

"Non è che per caso ti sei già ripresa?" 

"Un pochino si... Perché?" 

"Quando sono uscito ho visto sia i tuoi amici che i miei nella sala d'attesa. Rachel... Non puoi capire cosa è successo."

"Oddio, non dirmi che hanno litigato."

"No! Al contrario! Clarisse ha abbracciato Frank davanti a tutti, Drew si è avvicinata a Piper e poi Silena le ha abbracciate entrambe, Leo e Beckendorf parlavano tranquillamente."

"Non ci credo. Stai scherzando?!"

"Giuro di no. Rachel, è il momento buono."

"Non c'è il rischio di dividerli proprio adesso che si stanno riappacificando?"

"Dobbiamo approfittare della situazione. E poi andiamo, siamo entrambi quasi morti, non avrebbero il coraggio di arrabbiarsi con noi."

Rachel scoppiò a ridere, come ormai non faceva da tempo, per poi baciare Ottaviano su una guancia.

"Effettivamente hai ragione. Facciamolo."



*ANGOLO AUTRICE*

Capitolo corto perché da adesso succederanno varie eventi che preferirei trattare bene. Già qui sono successe parecchie cose ahah. Spero vi piaccia lo stesso

-Fonissa

I hate you, don't leave me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora