Capitolo 1 "L'amore è... sguardi"

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Quel pomeriggio il cielo era terso e le nuvole galleggiavano nel cielo, leggere. Il sole splendeva e gli uccellini cinguettavano sugli alberi. Marinette posò la matita e alzò lo sguardo al cielo. Chiuse gli occhi ed ascoltò in silenzio i dolci cinguettii degli uccelli. Lasciò che il vento le accarezzasse il volto e le scompigliasse i capelli, legati in due morbidi codini che le ricadevano sulle spalle. Inspirò l'odore dell'estate. Lasciò vagare lo sguardo per qualche minuto. Il parco, che in inverno diventava triste e spoglio, si era riempito di colori e lasciava trasparire gioia e serenità. Come d'altro canto faceva l'intera città di Parigi. Marinette abitava lì sin da quando era bambina e aveva sempre adorato quella città. Adorava passeggiare per le vie, girare nei negozi, e soprattutto amava l'imponente struttura che rendeva Parigi davvero degna di attenzione: la tour eiffel. Sin da bambina il suo sogno era stato quello di salire fino in cima, ma non ne aveva mai avuto il coraggio. Ridestatasi dai suoi pensieri, Marinette aveva posato la matita con cui stava disegnando e aveva osservato il lavoro finito. Aveva disegnato un abito leggero ed elegante, che sprizzava gioia e felicità da ogni ricamo che adornava la gonna. "Ottimo lavoro Marinette, è proprio un abito che ti rispecchia!" Esclamò Tikki, il suo kwami, facendo spuntare la testolina a pois dalla borsetta di Marinette, dove era solita rifugiarsi. "Attenta a non farti vedere Tikki" disse Marinette guardandosi intorno con circospezione. "Sta tranquilla. E comunque davvero un bel lavoro" la rassicurò la piccola kwami-coccinella rituffandosi nella borsetta. Marinette rise poi spostò lo sguardo sulle panchine del parco. Su una di queste erano seduti una ragazza con i capelli mori e gli occhiali ed un ragazzo con un cappello da baseball e un paio di cuffie attorno al collo. Marinette li riconobbe all'istante: erano Alya, la sua migliore amica, e Nino, il migliore amico di Adrien, un suo compagno di classe per cui Marinette aveva un'enorme cotta. Alya e Nino si erano fidanzati da poco e adoravano passare i pomeriggi estivi nel parco, passeggiando mano nella mano. Marinette era felice per loro ma era anche moooolto invidiosa e gelosa. Anche lei avrebbe voluto che ci fosse qualcosa di più di un'amicizia fra lei e Adrien e inoltre ora che c'era Nino, Alya era spesso con lui o con la testa fra le nuvole ed il tempo che passava con Marinette era sempre meno. Marinette ebbe un tuffo al cuore quando si immerse in quei pensieri. Una specie di torpore la invase. Venne risvegliata quando qualcuno le appoggiò delicatamente le mani sulle spalle. Sussultò e si girò, per ritrovarsi davanti il ragazzo dei suoi sogni. Adrien Agreste. Proprio lui. "Ciao" disse Adrien sorridendo. Marinette avvampò e sorrise imbarazzata. "Ciao Adrien" disse. "Sono Alya e Nino quei due laggiù?" Chiese lui incuriosito. "Gia... da quando stanno insieme non fanno altro che fare romantiche passeggiatine mano nella mano e tutte quelle altre cose che fanno le giovani coppie innamorate..." disse Marinette, accorgendosi troppo tardi di aver lasciato trasparire tutta la sua frustrazione. "Ehh si sa..." disse Adrien con lo sguardo perso nel vuoto "l'amour..." pronunciò quella parola con un accento molto marcato, e con un espressione sognante come se stesse pensando a qualcuna. Marinette se ne accorse e si rabbuiò. Ma bastò che Adrien le puntasse addosso quei suoi magnifici occhi verdi, per farle tornare il sorriso. "Ti va un gelato?" Chiese lui "conosco una gelateria qui vicino che fa un gelato sublime." Marinette accettò l'invito di buon grado. Così chiuse il suo album da disegno e lasciò che Adrien le posasse un braccio attorno alle spalle, conducendola gentilmente per le strade della capitale francese. Dopo aver comprato i gelati, i due quindicenni si sedettero sui tavolini di metallo che erano disposti in maniera ordinata fuori dalla gelateria. Mangiarono il gelato in silenzio. Quando finirono Adrien si accorse che Marinette aveva il labbro sporco. "Hai del gelato qui" commentò sorridendo e indicandole il punto. Marinette tentò imbarazzata di pulirsi ma non ci riusci. Così Adrien allungò dolcemente la mano e le puli il labbro. Quando lo sfiorò, il ragazzo provò l'irresistibile impulso di baciare la ragazza che aveva davanti. Ma riuscì a scacciare quel pensiero pensando a Laduybug. Era assolutamente certo di avere una cotta per lei ma in quel momento era come se una forza più grande di lui lo spingesse ad assaporare quelle labbra e a carezzare quel viso dolce e innocente che aveva davanti. Cacciò il pensiero e prese Marinette per mano. Lei arrossi ed ebbe un fremito ma non si sottrasse. I due cominciarono a camminare mano nella mano per le belle strade di Parigi. In quel momento chiunque li avrebbe potuti scambiare per una felice coppia innamorata. Oh quanto Marinette avrebbe voluto che fosse vero. Pochi minuti dopo Adrien ruppe il silenzio : "Che farai quest'estate Marinette?" le chiese. "Credo che andrò al mare con i miei, ad Agosto" rispose lei. Lui annuì. "Tu?" gli chiese Marinette, curiosa e innocente. Quello era un tasto dolente per il ragazzo. "Mio padre ha detto che ha 'numerosi e necessari incontri di lavoro' e ha deciso che rimarremo tutta l'estate a Parigi... ed io che speravo in una bella vacanza." Marinette notò la delusione stampata sul volto del ragazzo. Un'idea assurda si fece largo fra i suoi pensieri. La voce le uscì da sola : "Potremmo passare i pomeriggi insieme, mentre sono a Parigi e poi potresti partire con me" esclamò entusiasta. Poi si accorse delle assurdità che aveva detto e aggiunse "sempre che ti vada, ovviamente..." abbassò lo sguardo e arrossi. Il volto del ragazzo si illumino ed un sorriso cominciò a farsi strada sul suo viso "È un'idea fantastica Marinette!!!" esclamò lui sorridendole e guardandola negli occhi. Fu in quel momento che tra loro si creò una specie di legame, un filo invisibile, un filo di sguardi. In quel momento non solo Adrien desiderava baciare Marinette ma anche la ragazza provava quell'impulso irrefrenabile. Si fermarono lì, in mezzo al marciapiedi affollato di Parigini che si preparavano alle vacanze e di turisti già in vacanza. Qualcuno li urtò e si allontanò gridando loro di non fermarsi in quel modo. Ma loro non se ne curarono. Erano come rinchiusi in una bolla, tutto al di fuori di essa scompariva. Erano solo loro due. La ragazza timida e combinaguai e il ragazzo bello e talentuoso che aveva tutte le ragazze ai suoi piedi. In quel momento agli occhi di Adrien l'immagine di Marinette si sovrappose a quella di Ladybug. Lo stesso agli occhi di Marinette l'immagine di Adrien si sovrappose all'immagine di Chat Noir. I due si avvicinarono sempre di più. I loro volti si sfioravano. Potevano percepire i respiri dell'altro sulle labbra. Era un momento magico. Ma quel momento fu rotto da un allegro motivetto proveniente dalla tasca dei jeans di Adrien. Fu come se la bolla scoppiasse. Ad un tratto alle orecchie di Marinette giunsero di nuovo tutti i rumori della caotica Parigi. I due si guardarono imbarazzati. Adrien fu quasi certo di notare una nota di delusione e rimprovero nello sguardo della ragazza. Rispose a malincuore al cellulare : "Salve Nathalie... si lo so non sono tornato... mio padre? Ho solo ritardato mezz'ora... tra cinque minuti? Ma... insomma... ok ok... d'accordo a tra poco...". Riaggancio la telefonata. Poi spiegò a Marinette "Mio padre mi aveva detto di tornare a casa subito dopo scuola, ma me ne sono dimenticato... mi spiace ma devo proprio andare..."disse. "Tranquillo va pure..." gli rispose Marinette tentando invano di nascondere la delusione. Adrien si avvicinò a lei e le diede un leggero bacio sulla fronte "A domani Marinette" le disse, allontanandosi verso la Senna. E Marinette rimase li, sulla strada, con la sensazione che lui fosse ancora li, sul punto di baciarla, e con il calore delle sue labbra ancora e per sempre impresso sulla fronte.

Spero che il primo capitolo vi piaccia.😉 Ditemi se vi è piaciuto nei commenti e non fatevi scrupoli nel correggere eventuali errori di grammatica ☺ grazie

Tempo d'amore - le avventure di Ladybug e Chat NoirDove le storie prendono vita. Scoprilo ora