Capitolo 26: "L'amore è... l'ultima àncora"

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La prima cosa che Marinette sentì quando riprese conoscenza fu il marciapiede duro sotto di se. Poi un dolore lancinante alla testa. Si mise a sedere barcollando e mettendo lentamente a fuoco quello che aveva intorno. Quando vide il corpo di Chat Noir disteso davanti a lei i ricordi la investirono in pieno. Gattonò verso di lui più rapidamente che poté. Quanto tempo era passato? Per quanto era rimasta svenuta? "Marinette!" La voce di Tikki la distolse dai suoi pensieri. "Tikki..." mormorò. Sentì gli occhi riempirsi di lacrime fino a bruciare. "Tikki cosa posso fare ora" disse, scoppiando in un pianto disperato. I capelli biondi di Chat Noir erano ormai tinti per la maggior parte di rosso, e sull'asfalto il sangue aveva creato un'ampia macchia scura. Prima che lei svenisse era ancora miracolosamente vivo ma ora... "Un modo ci sarebbe" disse Tikki. Marinette spalancò gli occhi e la incalzò "Avanti parla ti prego". Il kwami sospirò. "Teoricamente parlando il tuo miraculous ladybug dovrebbe essere in grado di riportare le cose alla normalità. Tuttavia questa è una situazione del tutto nuova... non era mai capitato nulla del genere quindi non so se funzionerà. E in più..." Si interruppe. "Tikki, cos'altro c'è ?" Chiese ancora la corvina impaziente. "Uno dei tuoi orecchini è rotto. Tentare di trasformarsi ora potrebbe essere estremamente pericoloso. Senza entrambi gli orecchini il potere non sarà equamente distribuito e potresti..." "Non ha alcuna importanza quello che potrebbe succedermi" la interruppe decisa Marinette. "Non lascerò che muoia, sono pronta a rischiare tutto" disse strofinando con il dorso delle mani le guance e asciugandosi le lacrime. Poi si alzò in piedi barcollando leggermente. "Marinette" tentò ancora Tikki "sei debole ti prego non..." "TIKKI" la interruppe di nuovo la ragazza "TRASFORMAMI". Lanciò un ultimo sguardo al kwami mentre veniva risucchiato verso l'orecchino, poi venne avvolta da una luce rosata. Pochi secondi dopo indossava la solita calzamaglia a pois. Non sembrava esserci nulla di diverso. Eppure... la ragazzo si sentì scossa da un tremito. Vide le mani cominciare a tremare senza che lei potesse fare nulla per fermarle. Qualcosa dentro di lei era instabile, come un'enorme costruzione a cui mancava un mattone nelle fondamenta. Barcollava, sul punto di crollare. No... No non poteva cedere, non prima di aver salvato Chat Noir. Strinse le dita intorno allo yoyo. Per la prima volta le sembrò pesante, come se fosse fatto di piombo. Lo afferrò più saldamente e si costrinse a guardare il ragazzo disteso ai suoi piedi. "Lo salverò..." mormorò "Giuro che lo salverò..." ripeté. Non ce la faceva, non riusciva a lanciare quel dannato yoyo. Per quanto facesse forza e stringesse l'oggetto, sembrava che su di esso la gravità fosse almeno tre volte maggiore del normale. "LO SALVERÒ CAPITO! LO SALVERÒ PERCHÉ LO AMO!" gridò esasperata verso il cielo dando sfogo a tutta la frustrazione che continuava a crescere dentro di lei. In quel momento sentì lo yoyo tornare per un secondo del suo peso normale. Era la sua unica occasione, pensò. Senza starci a pensare due volte lo lanciò in aria e gridò "MIRACULOUS LADYBUG". Fece in tempo a vedere una scia rosa saettare nel cielo verso il suolo e a sperare con tutta se stessa che funzionasse. Poi sentì di nuovo il corpo farsi pesantissimo e si lascio cadere.

Chat Noir aprì gli occhi di scatto e prese aria come se fosse riemerso in superficie dopo una lunga apnea. La prima cosa che vide fu il cielo sopra di lui. Lentamente, con la testa che girava, si mise seduto, puntellandosi con le mani sull'asfalto. Era sicuro di essere morto. Eppure... portò una mano davanti a sé e mosse lentamente le dita. Poi si guardò intorno. Era nel punto in cui era caduto. Aveva fatto un volo notevole, come poteva essere ancora vivo? In quel momento però un altro pensiero si fece largo nella sua mente sbaragliando tutti gli altri. Marinette. Che cosa le era successo? Come stava? Portò lo sguardo alla sua mano. L'anello era ancora al suo posto... ma allora... In quel momento vide la ragazza stesa a pochi metri da lui. Indossava la calzamaglia rossa e portava un solo orecchino, che ora lampeggiava emettendo un bip bip. La ragazza fu avvolta dalla luce, poi Chat Noir vide Tikki uscire dall'orecchino e cadere verso il suolo. Fece appena in tempo a tendere la mano cosicché il kwami cadde nel suo palmo. Con la mano libera si frugò nella tasche della tuta, trovando solo un pezzo di camembert. Tikki sembrava estremamente debole, così glielo offrì comunque. "Ho solo questo... prendilo, ti sentirai un po meglio" mormorò. Il kwami non sembro quasi farci caso e lo mangiò in un paio di bocconi. "Grazie" disse. "Tikki... cosa è successo?" Chiese a quel punto Chat Noir, un certo tono di urgenza nella voce. L'esserino gli spiegò per filo e per segno tutto l'accaduto, fino a quando Marinette si era trasformata per usare il miraculous ladybug e salvarlo. "Marinette..." mormorò il biondo toccando con la punta delle dita quelle di lei. La ragazza sembrava svenuta. Respirava piano e regolarmente, ma non sembrava svegliarsi. "Hai sconfitto papillon eh? Non finisci mai di stupirmi..." mormorò sorridendo dolcemente. Papillon... In un attimo gli tornò alla mente una vagonata di ricordi che avrebbe voluto volentieri dimenticare. Papillon... Non era altri che suo padre. Se solo fosse riuscito a svegliare Marinette sarebbero potuti andare a catturarlo e tutto sarebbe finito. Per un attimo il pensiero di combattere e arrestare suo padre gli provocò la nausea. Ma subito si costrinse a richiamare alla mente tutti il male che aveva provocato, non solo a lui e alla ragazza che amava ma a tutti i suoi amici, a tutta la sua città. Anche se era suo padre, Papillon andava fermato. Su questo non si potevano avere dubbi. "Come posso risvegliarla?" Chiese il ragazzo con voce risoluta rivolgendosi a Tikki. Ma il kwami scosse la testa. Questa non ci voleva... pensò Chat Noir. In quel momento lo sguardo gli cadde sul secondo orecchino, sull'asfalto a circa mezzo.metro da lui. Il miraculous ladybug aveva riparato anche quello. Il ragazzo lo prese in mano e se lo rigirò fra le dita. Forse... "Tikki, cosa succederebbe se glielo rimettessi?" Chiese. "Non saprei dirti con certezza" rispose il kwami. "In questo momento la situazione di Marinette è delicata. Nel momento in cui qualcuno riceve un miraculous, una parte del potere che esso porta con sé si deposita permanentemente nel portatore. Tuttavia se il miraculous viene danneggiato o, nel caso sia composto da più parti come quello di Marinette, separato, il potere all'interno del portatore diventa instabile. È possibile che rimettendole l'orecchino il potere si stabilizzi di nuovo, ma potrebbe anche accadere che le conseguenze siano impreviste e inaspettate." Concluse. Chat Noir sentì un groppo formarglisi in gola. Le dita gli tremarono leggermente. "Devo rischiare..." mormorò. Tikki non disse nulla, probabilmente neanche lei aveva idea di cosa sarebbe stato giusto fare. Chat Noir prese Marinette fra le braccia, poggiando il capo di lei sulle sue gambe. Le accarezzò i capelli. "Giuro che qualsiasi cosa succeda non ti lascerò andare" le sussurrò. Poi con le dita che ancora tremavano, le infilò l'orecchino. Per un momento non successe nulla. Poi i due vennero investiti da una luce fortissima. Chat Noir chiuse gli occhi e si piegò su di lei stringendola forte a sé e dicendo, ancora una volta "Non ti lascio andare".

Spazio autrice

Lo so, lo so, sono passati secoli da quando ho aggiornato l'ultima volta ma non mi linciate plsss. Semplicemente non sono entrata su wattpad da tantissimo tempo e in più non avevo assolutamente idee su come andare avanti. Comunque ora eccomi qui e... niente spero vi sia piaciuto ❤

Tempo d'amore - le avventure di Ladybug e Chat NoirDove le storie prendono vita. Scoprilo ora