Celeste

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Sentimmo suonare il campanello, e andai ad aprire la porta: mi trovai davanti Noah.

-"Che ci fai tu qui?" gli chiesi subito.

-"Vorrei chiederti se, PER PURO CASO, ti sei scordata di dirmi che ho una FIGLIA!!" disse arrabbiato.

-"Abbassa il tono.. Aspetta!" dissi chiudendo la porta.

Andai in soggiorno e chiesi se potevano dare un'occhiata a Audree.
Uscii e mi chiusi la porta alle spalle.

-"Allora?" mi chiese.

-"Allora cosa?" dissi fissandolo.

-"È mia figlia o no?' È semplice la domanda!"

-"Non lo hai visto da solo?" risposi sprezzante.

-"Certo che l'ho visto. Ma ne voglio la conferma."

-"Si Noah, Audree è tua figlia, ma solo biologicamente, visto che non ci sei mai stato per lei!" dissi con le lacrime agli occhi.

-"Non ci sono mai stato? E come avrei potuto se non mi hai detto nulla? Sei partita senza dirmi niente! Mica potevo immaginarmi una cosa del genere!" urlò.

-"Ma piantala! Ti ho scritto una lettera, e quando tua madre mi ha vista una volta per strada che allattavo la bambina, mi ha dato della poco di buono.." dissi iniziando a piangere.

-"Non è vero!" disse indietreggiando.

-"Si che lo è! E dietro l'angolo c'era anche tuo padre.. Se ne sono andati ridendo!!!"

-"No no no.. Loro non lo sapevano.. E io nemmeno!"

-"Avevo messo la lettera nella buchetta! Come hai fatto a non leggerla?"

-"Non lo so! Non l'ho mai vista te lo giuro! Perchè non sei venuta da me, quando non hai visto risposta?"

-"Perchè ti avevo scritto di non farti più vedere se non accettavi la cosa.. Quindi ho immaginato.."

-"No non dovevi immaginare niente! Mi sono perso tre anni della vita di mia figlia! Tre anni! Mi sono perso la gravidanza, non ti sono stato vicino, non ho sentito la sua prima parola, non l'ho vista gattonare ne iniziare a camminare! Nulla! Non ho visto nulla! Mi sono perso tutto!" disse appoggiandosi allo stipite della porta con una mano.

Rimasi in silenzio. Aveva ragione. Di sua figlia non sapeva nulla, forse solo il nome.

-"Come hai potuto farmi questo?" iniziò a dire venendomi contro.

-"Io non ho fatto un bel niente! Prova tu a ritrovarti in un paese straniero, a 17 anni e mezzo, incinta di un ragazzo con cui stai da nemmeno un anno! Prova a metterti nei miei panni, poi ne riparliamo! Ti ho scritto una lettera perchè avevo paura! Cosa ne sapevo io che tu non l'avresti mai letta?"

-"Non potevi saperlo.." ammise.

-"Esatto!" dissi esausta.

-"Posso vederla?"

-"Ora non mi sembra il caso.. Vai a casi, datti una sistemata e vieni per cena.." gli concessi.

-"Cosa le hai detto di me?"

-"Che ti amavo tanto, ma che era finita, e che saremmo state solo io e lei.. Ha provato a fare qualche altra domanda, ma le ho sviate.."

-"Beh almeno non le hai detto che ero morto, o che non la volevo.."

-"Non le avrei mai mentito, ne detto qualcosa che potesse nuocerle.. Mai!" esclamai.

-"Ok.. Fammi capire una cosa.. Ricapitoliamo un attimo.. Hai scoperto di essere incinta prima di partire, mi hai scritto una lettera, non hai ricevuto risposta e sei tornata in Italia.. Giusto?"

-"Si.."

-"Sei tornata qui con la bambina.."

-"No la bambina è nata qui.."

-"Ok quindi sei tornata qui, hai partorito, mia madre ti ha visto, ti ha detto quello che ti ha detto, poi sei tornata in Italia.."

-"Esatto.."

-"E ora?"

-"Ora sono morti i miei nonni, e avevo bisogno di stare vicino alla mia famiglia.. Mi sono trasferita qui per studiare.."

-"Quindi resterai qui?"

-"Si.."

-"Bene.. Perché non mi perderò un giorno di più della vita di mia figlia.."

-"Non ho mai voluto tenertela nascosta.. Sennò non sarei tornata qui non credi?"

-"Hai ragione.. Ho bisogno di pensare.."

-"Ti aspettiamo alle 7:30 pm.."

-"Ok.. Ci sarò!" disse girandosi.

Entrai di fretta in casa, e mi accasciai piangendo contro la porta. Era stata colpa mia se non aveva saputo nulla. Aveva ragione, avrei dovuto andare da lui, ma ero troppo piccola e incerta.

-"Mammina che hai?" mi chiese Audree mettendomi le manine sulle guance bagnate.

-"Niente tesoro!"

-"Non si piange per niente! Lo dici tu!" disse stranita.

-"Hai ragione amore.. Non si piange per niente.. Vieni qui.." dissi prendendola in braccio.

-"Allora?" mi chiese proprio come aveva fatto suo padre dieci minuti prima.

-"Ti ricordi quando mi chiedevi del tuo papà?"

-"Si.."

-"Ecco.. Forse non saremo più solo io e te.. Il tuo papà è qui, e vorrebbe conoscerti.."

-"Mm.." disse sospettosa.

-"Che c'e?"

-"Papà ti fa triste?"

-"No amore non è così.. Papà mi fa felice.." dissi baciandole la fronte.

-"Allora anch'io sono felice!" disse abbracciandomi.

-"Oh tesoro mio.. Non sai quanto bene ti voglio!"

The second chanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora